Scopriamo Torino in famiglia
A Torino con i bambini per un fine settimana? Sarà un piacere poiché la metropoli, grazie alla profonda trasformazione subita negli ultimi anni da città industriale a città turistica, è oggi tra le più baby friendly d’Italia. Vi portiamo dunque un po’ a spasso, segnalandovi cosa, secondo noi, non potrete assolutamente perdervi in un fine settimana da trascorrere in famiglia.
1. Palazzo Madama
Come prima attrazione, vi suggeriamo Palazzo Madama, perché l’imponente museo riassume in sé tutta la storia di Torino: da porta romana si trasforma nel Medioevo in un fortilizio, nel Quattrocento diventa il castello dei principi d’Acaia, tra Sei e Settecento le Madame Reali di Savoia lo scelgono come propria residenza, per poi ospitare nell’Ottocento la Regia Pinacoteca e il primo Senato del Regno, poi d’Italia, fino al 1934, quando il palazzo diventa sede del Museo Civico d’arte Antica di Torino. Il percorso si sviluppa su quattro piani, con un itinerario attraverso il tempo. Nel museo si può entrare con passeggini e carrozzine, si possono fare fotografie, leggere libri, portare fogli e matite per colorare, raccontare storie ed anche fare una sosta per l’allattamento.
2. I Musei
I musei adatti anche ai bambini sono moltissimi: dal celebre Museo Egizio al Museo nazionale del cinema, ospitato all’interno della Mole Antonelliana, monumento bizzarro e affascinante simbolo della città, alla Gam – Galleria d’arte moderna, fino al Mao – Museo d’arte orientale. In tutte le strutture l’offerta di attività e laboratori per i più piccoli è ampia e molto interessante. Tuttavia, se cercate proposte meno convenzionali, eccovi accontentati con il Musli – Museo della scuola e del libro per l’infanzia: attraverso due percorsi, uno dedicato alla scuola e uno al libro, potrete scoprire cosa significava stare in classe e studiare per i bambini di fine Ottocento e inizio Novecento (per visite guidate c’è GuidaTO).
Per un itinerario nella Reggia di Venaria, nei Musei Reali di Torino, leggi anche questo articolo!
3. Museo A come Ambiente
Ancora sui musei: tra le proposte più nuove, nel caso il vostro sia un ritorno e non una “prima volta” a Torino, c’è A come Ambiente, in corso Umbria. È una struttura interattiva e multimediale di educazione ambientale adatta a tutte le età, che sorge nel Parco Dora, cuore della grande trasformazione di una vastissima ex area industriale di Torino, oggi sede di nuovi insediamenti abitativi e commerciali (dal centro con i mezzi pubblici circa 20 minuti). Ogni weekend viene proposto un diverso laboratorio tematico, di attualità e di gioco.
4. Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
La trasformazione della città, la sua capacità di reinventarsi a misura di cittadino, grande e piccolo, è una costante: la si può assaporare anche visitando la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, che si trova sul tetto del Lingotto, sede della prima grande fabbrica della Fiat, e oggi ospita in via permanente la collezione di opere d’arte appartenute all’Avvocato e alla moglie. Lo “scrigno”, come lo chiama Renzo Piano che l’ha progettato, accoglie 25 straordinari capolavori che spaziano dal Settecento alla metà del Novecento. La proposta di attività è per tutti: dai laboratori per le famiglie inseriti nell’iniziativa la Domenica in Pinacoteca ai workshop per adulti, fino alle visite guidate per scoprire le opere esposte.
5. Una sosta da Guido Gobbino
La cultura fa venire appetito, soprattutto ai bambini: per premiarli (e premiarvi) di tanta attenzione non risparmiatevi una sosta… in uno dei paradisi del cioccolato torinese, come quello di Guido Gobino, dove potrete assaggiare un cioccolato davvero da favola (cremino al sale, tourinot maximo, cioccolata calda, bicerin in versione estiva… ce n’è per tutti i palati!).
6. Il Borgo e la Rocca medievale
Un’altra attrattiva di Torino sono il Borgo e la Rocca medioevale, una sorta di sito archeologico e monumentale sorto nel Parco del Valentino, come padiglione dell’Esposizione internazionale che si svolse a Torino dall’aprile al novembre del 1884. Il borgo è una riproduzione fedele di un tipico borgo tardo medievale in cui sono ricostruite vie, case, chiese, piazze, fontane e decorazioni dell’epoca, circondato da mura e fortificazioni e sovrastato da una rocca: successo assicurato con i più piccoli.
7. Museo Nazionale dell’Automobile
Avete ancora un po’ di energie per mettere in calendario un altro museo, che molto probabilmente piacerà soprattutto ai papà? Se sì, ecco il Museo nazionale dell’automobile, recentemente rinnovato. Tre le sezioni da visitare: l’automobile e il Novecento, l’automobile e l’uomo, l’automobile e il design.
Il museo mette a disposizione i suoi ampi spazi, luminosi e accoglienti, anche solo per un pit-stop: i bagni al piano terra, liberamente accessibili, sono attrezzati con morbidi fasciatoi per cambiare i bambini e negli spazi della caffetteria è possibile fermarsi per fare la merenda e allattare, godendo dalle ampie vetrate del meraviglioso panorama della collina.
8. Le librerie per ragazzi
Torino città di auto, mummie, cioccolato e… libri: ogni anno a maggio la città ospita il Salone del libro, ma è patria anche di meravigliose librerie per ragazzi. Grandi, come le Feltrinelli, o piccole come Il gatto immaginario, sapranno regalarvi un libro meraviglioso da portare a casa in ricordo di un magico, intenso weekend.
9. Villaggio Leumann
Il Villaggio Leumann è un quartiere operaio edificato alla fine dell’Ottocento a Collegno, alle porte di Torino. Oggi è un ecomuseo che testimonia la vita in un villaggio operaio.
10. Brunch a misura di bambino
E per finire, un indirizzo per un brunch a misura di bimbi: tra le realtà torinesi che dedicano una particolare attenzione alle famiglie, nella periferia nord della città vi segnaliamo La Bottega Aperta, nata dall’idea di una giovane mamma. A La Bottega Aperta, una sala su tre è interamente dedicata alle famiglie con libri per bambini, giochi da tavolo, la vasca con le palline, lo scivolo e il biliardino. Inoltre, c’è una piccola stanza relax con dei pouf a disposizione per il pisolino pomeridiano e l’allattamento. Il locale è frequentato praticamente da tutte le etnie presenti nel quartiere e si finisce per chiacchierare tra genitori, confrontandosi sui metodi educativi tipici della propria cultura mentre i piccoli giocano e litigano… come tutti i bambini del mondo!
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