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sonno dei bambini ai tempi del covid

Disturbi del sonno nei bambini

da Psicologia per bambini

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Aumento dei disturbi del sonno, come frequenti risvegli notturni e difficoltà ad addormentarsi? Come aiutare i nostri piccoli? Lo abbiamo chiesto a Sara Sainaghi, psicologa specializzata nel sonno dei bambini presso il Policentro Pediatrico di Milano.

Il sonno dei bambini

Il sonno dei bambini è un argomento che da sempre desta innumerevoli preoccupazioni tra i genitori e tra tutte quelle figure di riferimento che si occupano di infanzia. Dormire è uno dei bisogni primari ed è importante avere una buona routine e qualità del sonno fin da piccolissimi, ai fini di un sano sviluppo psicofisico. Dormire poco e male è infatti uno dei primi segnali di malessere fisico o psicologico che il bambino può presentare.
Tuttavia periodi di difficoltà del sonno possono rientrare nel normale percorso di crescita.  Ansia da separazione dai genitori, cambiamenti importanti nella quotidianità come l’ingresso a scuola o la nascita di fratellini, eccitazione per le nuove conquiste, incubi e paure, possono influire sulla qualità del sonno, alterandone il ritmo e le caratteristiche. Genitori attenti e presenti, in questi casi, hanno il compito di aiutare i bambini a superare questi momenti e ristabilire un sano equilibrio.

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Il sonno e l’esposizione a stress

Abbiamo visto come il sonno sia influenzato da svariate variabili e come la sua qualità sia direttamente proporzionale al grado di benessere psicologico ed emotivo che il bambino respira durante le sue giornate. Detto ciò, è evidente come l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus abbia prodotto un impatto molto forte sui bambini, alterandone molte abitudini tra cui quelle del sonno.

Partiamo dal periodo di lockdown, quando l’organizzazione della giornata dei nostri bambini ha subito uno stravolgimento, creando un importante cambio delle abitudini e influenzando notevolmente il riposo notturno. Oltre ai cambiamenti della routine, la situazione di isolamento ha determinato una condizione di stress con ripercussioni importanti sulla salute emozionale – psichica dei genitori e conseguentemente dei figli. Sappiamo bene infatti come questi ultimi siano delle spugne e tendano ad assorbire gli umori familiari. Si è assistito quindi nei piccoli e nei giovani ad un aumento dell’irritabilità e dell’ansia così come ad un aumento dei problemi del sonno, quali frequenti risvegli notturni e difficoltà di addormentamento.

Ritorno a scuola

Ad oggi il reingresso in comunità e il ritorno a scuola con regole e restrizioni sta avendo anch’esso un impatto importante sull’emotività e la psiche del bambino. Ai nostri bambini e ragazzi è richiesto un triplice sforzo, che comporta in primis la necessità di ripristinare una routine fatti di orari e impegni a cui non sono più abituati. Secondo è richiesto loro di separarsi dalla famiglia dopo un lungo periodo insieme, con le conseguenti difficoltà legate all’ansia da separazione. Infine la sfida più grande, il riabituarsi ad un contesto comunità nel rispetto di restrizioni, quali l’utilizzo della mascherina e il distanziamento.

Queste poco si sposano con la natura e le caratteristiche del bambino, che per natura ha bisogno di vicinanza e contatto fisico con adulti e coetanei.
Tutte queste variabili risultano essere in molti casi fonte di ansia, irritabilità, stress e di conseguenza stiamo purtroppo assistendo ad un intensificarsi di alcune problematiche comportamentali e anche delle problematiche del sonno.

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Come ripristinare una buona qualità di sonno

Davanti a questo scenario è necessario recuperare il benessere, sostenendo i più giovani e facendoli sentire sicuri e forti. Bisogna aiutarli ad essere consapevoli e responsabili di fronte all’emergenza, che è comunque ancora in corso. Al tempo stesso concedere l’opportunità di “tornare ad una sorta di normalità”, fatta di interazione diretta tra coetanei, strumento essenziale per lo sviluppo emotivo e l’acquisizione di competenze.

È necessario rassicurare sempre bambini e ragazzi rispetto a quanto stiamo vivendo e sulla transitorietà di questo periodo.
Genitori e insegnanti devono essere disponibili all’ascolto, creando uno spazio in cui il bambino possa sentirsi libero di esprimere dubbi, perplessità e domande. Lasciar fluire le emozioni e i pensieri dei bambini darà ai genitori e agli altri caregivers la possibilità di affrontare ansia e preoccupazione emergente. Si otterrà così gradualmente un generale senso di benessere e un riequilibrio della routine del sonno, con un miglioramento della sua qualità.

Leggi anche l’articolo

Rientro a scuola: i consigli del Policentro Pediatrico

Sara Sainaghi

Sara Sainaghi

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