Come affrontare al meglio questo inizio di scuola complicato? Lo abbiamo chiesto alla pediatra Elisa Sabbioni del Policentro Pediatrico di Milano.
Come aiutare i bambini a vivere questo inizio della scuola
Settembre 2020 sarà un mese che i nostri figli non scorderanno facilmente. Quest’anno come non mai il rientro a scuola si accompagnerà a un turbinio di emozioni contrastanti: da una parte tanta voglia di incontrare nuovamente compagni e insegnanti, dall’altra un po’ di timore per questo famigerato virus di cui i bambini hanno tanto sentito parlare.
I nostri figli si troveranno davanti a una scuola un po’ diversa da quella che conoscono: aule spoglie, con rigide disposizioni dei banchi e molte procedure da ricordare.
Le nuove regole devono essere recepite in famiglia
A pochi giorni dalla riapertura le singole scuole avrebbero già dovuto provvedere ad informare le famiglie sulla nuova organizzazione ed è molto importante che le regole vengano discusse e recepite dai bambini in famiglia, in modo da limitare il senso di smarrimento che potrebbe sopraggiungere non appena varcata la soglia.
Non sarà facile cambiare le nostre abitudini e non sempre saranno accettate di buon grado le regole igieniche imposte, ma partiamo dal presupposto che i nostri bambini hanno tante risorse e sicuramente saranno meglio predisposti ad affrontare la nuova situazione se riusciremo a spiegarla loro con tranquillità e positività.
La collaborazione tra famiglie e scuola è fondamentale
Quest’anno più che mai sarà necessario avere un rapporto diretto e di fiducia con le maestre, che dovranno sorvegliare la classe e invitare i bambini a essere diligenti. Il mio consiglio è quello di mantenere sempre un dialogo attivo con la scuola, in modo da riuscire a venire incontro alle esigenze del singolo alunno, senza mettere a repentaglio la salute della comunità-classe.
Ai genitori mi sento di chiedere molta pazienza: è la prima volta che ci troviamo a gestire una situazione così complessa come il rientro in comunità di migliaia di bambini e non possiamo prevedere l’andamento delle infezioni. Dovremo agire con prudenza, ma anche cercare di consentire ai bambini una scuola in presenza per il tempo più lungo possibile. Ci aspetta un periodo complesso e dobbiamo lavorare tutti insieme, famiglie, pediatri ed istituzioni scolastiche, per garantire ai ragazzi e ai bambini una stabilità emotiva ed un benessere psicologico, non solo la salute fisica.
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