Roma da sempre è la città dell’acqua. Gli antichi romani avevano convogliato in città ben undici acquedotti che, approvvigionandosi dalle copiose sorgenti naturali dei territori limitrofi, rifornivano terme, case private, naumachie e le numerose fontane di Roma di cui oggi non rimane quasi nulla. L’unica memoria che conserviamo si trova nelle aiuole all’ombra del Colosseo, dove é ancora visibile la base della Meta Sudans un’ antica fontana di epoca flavia che fu barbaramente distrutta in epoca fascista.
Oggi quali sono le fontane assolutamente da vedere a Roma?
Scopriamole insieme ai bambini per una visita alternativa della città eterna.
I nasoni di Roma
Dissetarsi a Roma non è un problema, si può semplicemente utilizzare una delle 2500 fontanelle che i romani amano chiamare “nasoni”. Il simpatico appellativo nasce dalla forma ricurva del cannello dal quale sgorga la fresca acqua, mentre la conduttura idrica è nascosta all’interno di un cilindro in ghisa poco più alto di un metro.
Per dissetarsi è necessario tappare con le dita la parte inferiore del cannello, affinché la pressione faccia fuoriuscire il getto d’acqua dalla piccola fessura posizionata al centro dello stesso, tutto questo cercando di non bagnarsi.
Il divertimento è assicurato, provare per credere!
La fontana della Barcaccia
Al centro di Piazza di Spagna, a qualche passo dalla celebre scalinata incontriamo una delle fontane più bizzarre della città: la barcaccia. La tradizione racconta che, a seguito di una delle frequenti piene del Tevere, una barchetta fu portata fin qui, lasciando i romani dell’epoca di stucco. Fu questo inconsueto episodio che portò la creativa collaborazione tra Pietro e Gianlorenzo Bernini a progettare una simile architettura.
La fontana dei Quattro Fiumi
Al centro di Piazza Navona, l’antico stadio di Domiziano, si erge la scenografica Fontana dei Quattro Fiumi. Ideata da Gianlorenzo Bernini per sublimare la potenza di papa Innocenzo X, grazie all’attenta visione delle quattro maestose sculture, è possibile intraprendere un viaggio negli angoli più remoti della terra.
Girando intorno alla fontana si possono notare numerosi animali, che insieme alla vegetazione e ai dettagli iconografici presenti su ogni scultura, permettono di riconoscere le personificazioni dei quattro fiumi degli allora quattro continenti scoperti. Partendo dal lato destro della chiesa di Sant’Agnese in Agone in ordine cronologico troviamo: il Rio de la Plata adagiato su una cascata di monete, il Danubio che sorregge lo stemma papale, il Gange con un lungo remo in mano ed infine il Nilo con il volto coperto.
La fontana delle Tartarughe
A Piazza Mattei, uno degli angoli più suggestivi del Ghetto di Roma, troviamo la fontana delle Tartarughe.
Il nome è dovuto alle quattro testuggini, posizionate in prossimità della vasca superiore pronte ad abbeverarsi. La costruzione della cinquecentesca fontana è legata ad una romantica leggenda. Si narra che il duca Mattei, proprietario del palazzo affacciato sulla piazza, per stupire il futuro suocero, contrario a concedergli la mano della figlia, in una sola notte fece realizzare l’intera fontana.
La fontana di Trevi
Resa iconica dal celebre film “La Dolce Vita” di Fellini, la fontana di Trevi è senza dubbio uno dei luoghi più visitati della città.
Il fragore dell’acqua è udibile già passeggiando nei vicoletti circostanti, ma è solo giungendovi davanti che il vero spettacolo è messo in scena.
I personaggi scolpiti riassumono magistralmente il mondo marino, che può mostrarsi calmo o agitato come i due cavalli cavalcati dai tritoni che affiancano la gigantesca statua di Oceano posizionata nella nicchia centrale. Scendendo le scale è possibile raggiungere il lato destro della fontana dove sono presenti due getti d’acqua che s’incrociano. Questa fontana è dedicata agli innamorati poiché la tradizione popolare racconta che bevendo l’acqua rispettivamente uno dalle mani dell’altro, i due amanti rimarranno insieme per sempre.
Prima di salutare la fontana non lasciatevi scappare l’occasione di gettare una moneta nella vasca per esprimere il desiderio di tornare a visitare la città eterna.
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