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MUSE Trento Mostra per bambini Wild City. Storie di natura urbana

La nuova mostra al MUSE di Trento: Wild City. Storie di natura urbana

da Trento per bambini

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Da sempre condividiamo le nostre città con altre specie animali, che con strategie e soluzioni adattative spesso sorprendenti, sono riusciti ad insediarsi in questo ambiente di origine antropica.

Fino al 5 novembre 2023, le vicende, le opportunità e le criticità di questa coesistenza sono raccontate all’interno della mostra “Wild City. Storie di natura urbana”, ideata dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento, con visite guidate, laboratori ed eventi dedicati alle famiglie con bambini e ragazzi.

Wild City. Storie di natura urbana: temi affrontati

La mostra affronta quattro temi fondamentali per comprendere il nuovo ecosistema urbano: le minacce e gli ostacoli che la città pone agli esseri viventi non umani; le opportunità che la città offre; l’ambiente cittadino come driver dell’evoluzione; le interazioni positive, conflittuali e di coesistenza tra l’essere umano e le altre specie in contesto urbano.
Ogni nucleo tematico viene esplorato attraverso esempi significativi.

MUSE Trento Mostra per bambini Wild City. Storie di natura urbana (4)

MUSE: Inaugurazione mostra Wild City. Storie di natura urbana

1 – Le minacce dell’urbanizzazione

Il primo blocco tematico si concentra sulla nascita e l’evoluzione delle città come spazi a misura e necessità dell’essere umano, con la conseguente estromissione di tutto quello che non era gradito o utile alla nostra specie. Numerose specie sono del tutto scomparse in conseguenza all’urbanizzazione, altre sono minacciate per distruzione, diminuzione o frammentazione dell’habitat, persecuzione diretta, inquinamento.

Come il lori lento, un piccolo primate originario dell’isola di Giava (Indonesia), a rischio estinzione a causa del commercio illegale e della distruzione del suo habitat; il riccio, in pericolo per antiparassitari e road killing lungo le strade; falene e lucciole, quasi scomparse dalle città a causa dell’inquinamento luminoso.

2 – Storie di opportunità urbana

Il secondo nucleo tematico della mostra racconta come diverse specie vivano bene in città, approfittando di nuove opportunità alimentari, condizioni ambientali meno proibitive e siti di riproduzione.
Ad esempio, il falco pellegrino, che spesso trova in città condizioni particolarmente favorevoli, perché ricche di cibo (piccioni) e di siti per nidificare (cornicioni e tetti dei grattacieli); il ratto delle chiaviche, che ben si adatta alle più diverse situazioni; il parrocchetto dal collare (scelto anche come immagine copertina della mostra), che, scappato dalla cattività, si è stabilito con successo in numerose aree urbane al di fuori del suo areale di origine; i gabbiani, arrivati anche in molte città dell’entroterra, richiamati dai rifiuti.

MUSE Trento Mostra per bambini Wild City. Storie di natura urbana (7)

Visual ufficiale della mostra

3 – Storie di evoluzione urbana

Il terzo nucleo tematico della mostra affronta il tema delle città come fattore determinante di trasformazioni e nuovi adattamenti anatomici, fisiologici e comportamentali.
Ad esempio, tra le specie che hanno modificato alcuni dei loro caratteri morfologici per adattarsi ai contesti urbani troviamo Biston betullaria, la famosa falena che in seguito all’inquinamento da carbone ha sviluppato un morfotipo scuro (modificazione del colore della propria livrea).
Oppure la cornacchia nera orientale, che ha imparato a lasciare cadere le noci sulle strisce pedonali di alcune metropoli del Giappone, aspettando di recuperare il contenuto durante l’accensione del semaforo verde per i pedoni.

4 – La percezione della biodiversità per l’essere umano: storie di convivenza

L’ultima parte della mostra è dedicata alle coesistenze, tra paure, attriti ma anche interazioni positive.
Tra le storie più emblematiche c’è quella dei cinghiali e delle loro incursioni nei centri urbani in cerca di cibo e dei disagi che recano. C’è la storia dei leopardi, spesso protagonisti in India di “visite” non gradite e, talvolta, di qualche attacco predatorio alle persone anche a causa dell’espansione della metropoli.
Ma ci sono anche molte specie selvatiche sempre più accettate nell’ecosistema cittadino.
Come le api, che vedono molte metropoli in prima fila per il loro ripopolamento.

Il messaggio, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, è che la coesistenza spesso è possibile e va praticata, soprattutto in previsione del fatto che le città del futuro occuperanno una superficie sempre maggiore: avere città bio-diverse significherà contribuire sempre più alla conservazione della biodiversità globale.

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Cinghiali, Berlino: ©F. Moellers

Wild City. Storie di natura urbana: il percorso espositivo a misura di bambino

La mostra si sviluppa al secondo piano del museo, in un’area di oltre 400 metri quadrati. L’esposizione – un progetto originale dello staff del MUSE, realizzato con il sostegno di Itas Mutua, Montura e Ricola, prende forma attorno alle quattro isole tematiche sopra citate, anticipate da un ingresso immersivo sonoro, che trasporta il pubblico da un ambiente naturale di foresta a uno urbanizzato.

Ogni nucleo tematico è corredato da apparati video-interattivi, installazioni multimediali, fotografie e reperti delle collezioni del museo, molto coinvolgenti per bambini e ragazzi.

La mostra è realizzata secondo il principio dell’inclusività: offre testi tradotti in easy to read, in CAA (comunicazione aumentativa alternativa), e in trilingue. L’allestimento grafico è opera dell’illustratrice Nadia Groff.

La curatela scientifica conta un Advisory Board d’eccezione, composto da Telmo Pievani, Luigi Boitani e Menno Schilthuizen.
Nel corso dell’anno, la mostra e gli spazi del museo si arricchiranno di una serie di eventi collaterali: conferenze, incontri a tema, performance, dibattiti e attività open air negli orti e nel biotopo MUSE.

Tutte le domeniche e i festivi alle ore 11 sono previste visite guidate alla mostra (3 euro a partecipante).

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