In Salento, tra un bagno nelle acque caraibiche e una passeggiata sulle candide spiagge, una puntatina con i bambini alle città Lecce e Otranto è d’obbligo.
Rimarrete incantati dalle esuberanti facciate barocche di chiese e palazzi, impreziosite da fregi, capitelli, rosoni. La pietra utilizzata, un calcare chiarissimo e particolarmente malleabile, col passare del tempo assume un caldo colore dorato, e all’ora del tramonto acquerella i centri storici di un bellissimo giallo paglierino.
A Lecce con i bambini
Scenografico e fantasioso, il centro storico di Lecce è un tripudio di decori, plasmati da maestri scalpellini locali fra Sei e Settecento, tra strutture architettoniche tradizionali ed eleganti innovazioni ornamentali.
La città vecchia presenta caratteristiche tipiche di un borgo medioevale, con strade, vicoli, archi, corti, chiese, palazzi, piazzette e lussureggianti giardini segreti.
Il barocco leccese
Nel 1539 Carlo V promuove Lecce a capoluogo della Puglia. Inizia così un periodo di pace e ricchezza, in cui fioriscono conoscenza ed arte: la città diventa un vero e proprio cantiere. Si amplia e viene riprogettata secondo un’urbanistica più razionale. Ordini religiosi e nobiliari, ma anche la nuova ricca borghesia, sono impegnati in una gara di creatività, per abbellirla di chiese, conventi e palazzi.
Il risultato di questo prospero periodo è l’esplosione del barocco leccese, uno stile impregnato dagli schemi nazionali, ma anche influenzato dal gusto teatrale della cultura spagnola e reso unico dalla duttilità della pietra locale.
Piazza Sant’Oronzo
È il cuore, il salotto buono della vita cittadina.
L’aspetto attuale della piazza è restituito dalla scoperta, a inizio Novecento, di un anfiteatro romano del secondo secolo dopo Cristo. Scavato nella roccia calcarea, di forma ellittica, in origine aveva due ordini di gradinate. Al momento è visibile solo un terzo dell’intera costruzione, in quanto la rimanente porzione è ancora intrappolata nel sottosuolo della piazza, al di sopra della quale si innalzano alcuni edifici e la chiesa di Santa Maria della Grazia.
Castello di Carlo V
Edificato nel XII sec. d.C., il castello di Carlo V deve la sua struttura definitiva al rifacimento cinquecentesco del re spagnolo Carlo V. Il progetto fu commissionato all’architetto militare Gian Giacomo dell’Acaya, “Ingegnere Generale del Regno”.
La fisionomia del castello è quadrangolare, con bastioni ai rispettivi angoli, collegati da un’imponente cortina muraria. Attorno correva un profondo fossato, interrato alla fine dell’Ottocento.
Al suo interno è presente un museo dedicato alla cartapesta artistica, una tecnica artistica di notevole pregio in territorio salentino. Inoltre vengono organizzati laboratori e attività per i piccoli visitatori.
Duomo
Piazza Duomo è uno dei rari casi urbanistici di “piazza chiusa“, cioè completamente serrata da edifici su tre lati, con un solo accesso. Per la singolare posizione a latere del fronte del Duomo rispetto a quest’unico ingresso alla piazza, è stato maggiormente sviluppato il prospetto nord dell’edificio, rendendolo l’ingresso principale che accoglie i visitatori. La facciata a nord, ricca e scenografica, costruita sulla lunghezza della navata laterale, sovrasta e bacia la splendida piazza.
Basilica di Santa Croce
È considerata il simbolo del barocco leccese. Iniziata nel 1549, i lavori si protrassero per oltre un secolo. L’interno della chiesa, a croce latina, è caratterizzato da un profondo presbiterio e da preziosi capitelli. Osservateli con i bambini: ognuno presenta un fiore centrale che si apre per fare posto, in mezzo ai petali, alla testa di un apostolo.
Villa Comunale, il parco giochi per bambini
Questo è il principale parco pubblico della città di Lecce. Nel cuore della città, a due passi da Piazza Sant’Oronzo, è il luogo perfetto per una pausa nel verde.
Nel bel giardino all’italiana, tra aiuole fiorite, viali alberati e fontana con giochi d’acqua, il parco giochi potrà essere l’ambito premio per i bambini dopo la visita alla città. Magari assaporando il dolce più famoso del Salento, il pasticciotto leccese, morbida pasta frolla riempita di crema pasticcera.
Festa di Sant’Oronzo
Ogni anno a Lecce dal 24 al 26 agosto si celebra, con una solenne processione, la festa in onore dei Santi Patroni: Oronzo, Giusto e Fortunato. In questa occasione una serie di manifestazioni religiose e laiche vivacizza l’intero centro urbano.
Potrete assistere a processioni, giochi, spettacoli pirotecnici e soprattutto alle scenografiche luminarie dell’arredo urbano. Gli impianti, vere cattedrali di luci in movimento, sono allestisti da maestri paratori e raggiungono altezze considerevoli.
Il tour a misura di bambino con il trenino turistico di Lecce
Per un tour del centro storico di Lecce, a misura del bambino (o genitore!) più svogliato, potrete salire a bordo di Multivision. Il trenino vi permetterà di visitare i luoghi iconici della città, evitando gli spostamenti a piedi tra un’attrazione e l’altra. Con un biglietto valido 24 ore, il servizio hop-on hop-off vi accompagnerà nei luoghi strategici e potrete salire o scendere in qualsiasi punto del percorso, per spingervi in autonomia del dedalo di vicoli e piazzette.
A bordo l’audioguida illustra i monumenti che si vedono passando, in maniera abbastanza semplice sintetica.
Otranto con i bambini
A circa trenta chilometri da Lecce, rinomata per il mare turchese e per la splendida posizione nel lembo più orientale dello stivale, Otranto è una città dal fascino e dalle origini antiche.
Dallo sperone roccioso a picco sul mare è sbocciata come città-porto vocata all’accoglienza, plasmata nel corso dei secoli dal passaggio di messapi, romani, bizantini, goti, normanni, svevi, angioini e aragonesi.
Dalla Porta Alfonsina, dopo la passeggiata sui lastroni di bianchissima pietra leccese del Lungomare degli Eroi, intrufolatevi in uno dei vicoletti che convergono verso la Cattedrale.
Cattedrale Santa Maria Annunziata
Realizzata in epoca normanna, la Cattedrale di Otranto presenta caratteri tipici dell’architettura e scultura pugliese del XII secolo.
Il suo destino si intreccia a un tragico episodio storico: nell’agosto del 1480 i turchi, che avevano conquistato la città, sterminarono barbaramente clero e fedeli, che si erano rifugiati nella chiesa. Furono trucidate ottocento persone in pochi giorni.
Per i bambini, solitamente inclini al macabro, sarà interessante vedere nella navata destra, conservati in sette grandi teche, i resti (teschi e ossa) di questi ottocento martiri. Dietro l’altare è deposto il cippo utilizzato per la loro decapitazione.
La chiesa venne trasformata in moschea e furono distrutti tutti gli affreschi risalenti al XIII secolo. L’anno dopo la città fu liberata ad opera di Alfonso V di Aragona e la cattedrale restituita al rito cristiano.
Altro elemento rilevante della Cattedrale è il mosaico pavimentale raffigurante l’Albero della Vita, che ricopre tutta la navata principale.
Il mosaico, ideato e realizzato dal monaco Pantaleone tra il 1163 e il 1165, si compone di oltre 600.000 tessere calcaree. Una vera storia di pietra che racconta la lotta tra il Bene e il Male, ispirata alle fonti sacre e profane del sapere medievale.
Castello Aragonese
Percorrendo il gomitolo di vicoli in pietra bianca, vi imbatterete nel Castello Aragonese, conosciuto anche come il “Forte a Mare”. Quello che si ammira oggi è ad opera dei Viceré spagnoli, i quali, dopo aver liberato la città dai turchi, lo resero un vero capolavoro di architettura militare.
Tutto l’impianto architettonico è delimitato da un profondo fossato, dotato di un ponte in pietra.
L’imponente struttura ha una pianta pentagonale che si estende verso il mare fino alla Torre Matta, la cui scoperta risale a pochi anni fa in quanto inglobata in uno dei bastioni.
A zonzo per Otranto con Apetour
Con i bambini, se il caldo non vi dà tregua, approfittate del giro in Apetour, un veicolo a tre ruote che con pochi euro vi farà fare il giro del borgo tra i più belli d’Italia.
Il circuito vi permetterà di ammirare una carrellata di palazzi e scorci mozzafiato senza versare una goccia di sudore!
Per la tua vacanza in Puglia, scopri anche Bari e dintorni con i bambini.
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