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Genitori su Whatsapp: le regole base

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Le chat di gruppo da strumento utile possono diventare un inferno. Ecco le nostre regole per sopravvivere e partecipare educatamente alle conversazioni con le altre mamme e papà dei compagni di classe dei nostri figli.

Mamme, papà e Whatsapp: un terzetto strano che ai nostri nonni potrebbe apparire assai incomprensibile. Ma un terzetto ormai ben reale. Le abitudini sono cambiate enormemente nel modo di comunicare: oggi non si può prescindere dai social network e tra questi annoveriamo certamente proprio Whatsapp, la app di messaggistica istantanea. E per un genitore è quasi un passaggio obbligato entrare nella chat di gruppo di mappe e papà dei compagni di classe del figlio, che sia asilo, scuole elementari o medie. Spesso però queste chat diventano un’arma a doppio taglio.

Se il gruppo genitori diventa un problema

è proprio di questi giorni l’appello dei presidi delle scuole a dire alt ai gruppi dei genitori su Whatsapp, perché spesso possono diventare una cassa di risonanza micidiale e pericolosa per problemi che tali non sono: in tanti scrivono con leggerezza, senza riflettere sulle conseguenze. Se a volte le chat possono essere indispensabili per organizzare, per esempio, il regalo della maestra, per risolvere alcune questioni inerenti la scuola, altrettante volte possono diventare davvero insopportabili. È stato condiviso decine di migliaia di volte da questa estate il post di Alfredo, alias Fox per chi lo conosce nel mondo del web, che nel suo Back to the Blog ha stilato la top ten del gruppo mamme della scuola elementare, dopo essere stato per 5 anni l’unico componente maschio della chat. Facendo, quindi, un bilancio di quell’esperienza definita traumatica, ma a tratti divertente, Alfredo con una buona dose di ironia ha individuato i dieci comportamenti/episodi maggiormente significativi in cui molte mamme, fra l’altro, si sono riconosciute. Ecco quindi che si comincia con i messaggi di Buongiorno! Buon pranzo! Cosa state cucinando? Buonanotte!, ai quali ovviamente tutti rispondono, oppure si chiede consulenza per svolgere un esercizio di matematica, o si decide il regalo per il compleanno di turno e così via. Quando però si esagera con il numero dei messaggi, il troppo stroppia decisamente.

Le regole di Kid Pass

Potrebbe essere quindi necessario avere, diciamo così, delle norme di comportamento con Whatsapp e i gruppi di chat. Per avere un’esperienza sostenibile con questo strumento ed evitare fraintendimenti con altri genitori che possono provocare problemi ben più gravi. Ecco le nostre regole:

1. Ricordiamoci sempre che un messaggio innocuo può diventare una mina vagante. Non è infatti umanamente possibile che venti persone legate dal solo fatto di avere i bambini nella stessa classe possano tutte andare d’accordo. Attenzione perciò alle affermazioni che facciamo.

2. Le parole dette in classe vengono spesso riportate ed estremizzate, senza tener presente che ogni frase viene detta in un determinato contesto e con una specifica intonazione. Facciamo attenzione, quindi, e non rilasciamo subito commenti a caldo sulle questioni che ci arrivano e accertiamocene prima con i bambini.

3. Non è bello chiedere continuamente quali siano i compiti da fare per casa se nostro figlio non è stato attento in classe. Potrebbe trovare lo stimolo a continuare a non prestare attenzione se sa che la mamma, attraverso il gruppo Whatsapp, riempie le sue mancanze. Una sgridata per essere arrivato impreparato in classe può essere molto più educativa.

4. Scambiatevi solo informazioni di servizio e non spezzate un pensiero o una richiesta in cento messaggi.

5. Evitate pettegolezzi su maestre e insegnanti.

6. Rileggete almeno tre volte quello che scrivete per evitare che possa essere travisato (anche se può succedere lo stesso).

7. Usate la chat solo in caso di reale necessità o bisogno: la rete non deve essere un mezzo di protezione per i bambini. Possiamo rischiare di deresponsabilizzarli.

8. Se è gruppo non è una chat a due: per comunicazioni dirette a un singolo genitore, usate altri canali. Non serve informare tutti partecipanti del gruppo su questioni private.

9. Ogni tanto… silenziate il gruppo.

10. Usate il buon senso. Quello vince su tutto.

Maila Nuccilli

Maila Nuccilli

Giornalista pubblicista, fin da bambina affascinata del mondo dei mass media (tv, cinema, e giornalismo) e da sempre appassionata di comunicazione, campo nel quale lavora da oltre 15 anni. Ha iniziato a collaborare con Kid Pass dagli esordi. Attualmente, seguendo la sua passione per il cinema, cura in particolare la sezione sui film e le serie TV dedicate a bambini e ragazzi, oltre ad altri temi e consigli utili ai genitori.

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