La mostra su Canova a Roma
A Palazzo Braschi, in pieno centro storico a Roma, è in programma la grande mostra “Canova – Eterna bellezza”. Un percorso che svela il legame tra uno dei più grandi scultori dell’epoca noeclassica, e la città di Roma in cui lo stesso Canova si trasferì appena ventenne lasciando il Veneto. Una mostra che è già un successo per l’alta affluenza di pubblico raggiunta in poco meno di un mese e che ha già conquistato sia romani che turisti. La rassegna conta oltre 170 opere tra sculture in marmo, disegni, bozzetti, modellini e gessi che si susseguono nelle sale del museo per ripercorrere gli itinerari che Canova seguì con l’obiettivo di conoscere Roma per studiare tutte le opere monumentali già esistenti.
Un percorso quasi al buio per un’atmosfera a lume di torcia
Non potevamo perderci una esibizione così attraente. Ho pensato di coinvolgere anche mia figlia con la sua amichetta. A 10 anni (ma anche molto prima) si può scoprire l’arte e comprenderla. Se poi c’è anche il supporto di una guida specializzata per i piccoli come La Mage allora il gioco è fatto. E così, un pomeriggio di fine novembre, con la superguida dott.ssa Barbara, ci siamo goduti una visita suggestiva attraverso un percorso allestito in modo caratteristico, infatti eravamo quasi al buio. L’allestimento di grande impatto visivo è stato creato ad arte per rievocare la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine settecento, amava mostrare le proprie opere agli ospiti, di notte, nel suo atelier in via delle Colonnette.
La nostra visita in famiglia
Tutti i bimbi partecipanti alla visita sono stati dotati di cartellina-gioco-quiz, un modo simpatico e facile per farli entrare nel mondo dell’arte di Canova. A fine percorso poi, con tutte le informazioni ricevute, si sono divertiti tutti insieme a completare il gioco-quiz.
Opere e curiosità sul Canova
La nostra guida ci ha svelato qualche dettaglio in più su questo grande personaggio. Sapete perché Canova cominciava a scolpire dalla testa? Perché per completare l’opera doveva prima innamorarsene. Osserviamo la meravigliosa testa del genio della morte, opera presa in prestito all’Ermitage. E’ un viso di marmo di bellezza inestimabile. Canova, era già in fase avanzata con il lavoro, quando scoprì delle macchie scure che lo indussero a ripetere da capo la scultura con altro blocco di marmo. Verosimilmente la testa del “Genio della Morte” che è in mostra, è parte della statua rifatta che si trova all’interno della basilica di San Pietro. Un’attenzione dell’artista piena di passione per i suoi capolavori.
La “danzatrice con le mani sui fianchi” sembra pavoneggiarsi, gira su stessa grazie ad un motore nascosto nel piedistallo, sotto la base di marmo. Non è una forzatura, ma la realizzazione del desiderio di Canova per il quale le sue statue dovevano muoversi perché dovevano essere ammirate da tutti i punti di vista.
La semplicità delle opere canoviane
Le opere di Canova si contraddistinguono per l’eleganza delle forme, per la bellezza e la semplicità delle sue figure. L’artista veneto infatti abbandona i drappeggi eccessivi e lo sfarzo delle opere barocche, spoglia la figura umana di tutti gli orpelli per restituirla in tutta la sua purezza al fine di ricavarne la sua essenza nel candore del marmo. “L’amorino alato” proveniente dal museo dell’Ermitage è perfetto nella sua bellezza immortale.
Canova era solito ricoprire con della cera colorata le sue opere in marmo, per fornire negli occhi di chi guarda una vista completa. Per i corpi umani per esempio, veniva utilizzato un colore rosa molto leggero. La riproduzione della statua di “Amore e Psiche”, posta all’entrata del museo è stata stampata in 3d da un robot e viene proposta con una illuminazione di luce rosea proprio per dare l’idea di come l’aveva pensata Canova. Ecco, molti storici dell’arte, dopo il restauro che ebbero i marmi di Canova dichiararono quanto fossero troppo bianchi!
Antonio Canova si è dedicato anche alla pittura, arte che coltivava come piacere personale, evitando di rendere pubbliche le sue creazioni.
Ho spoilerato poco, non posso raccontare tutto, dovete andare. La mostra è in programma fino al 15 marzo 2020, evento da non perdere!
Le mostre permanenti del Canova nella capitale
Per chi non lo sapesse, Canova è in mostra permanente a Roma! Lo troviamo in diversi luoghi: dal Palazzo del Quirinale, alla Basilica di San Pietro in Vaticano, e in tanti altri monumenti ma se volete ancora di più, dovete passare all’angolo di Via del Babuino con Via dei Greci. In questa zona di Roma tradizionalmente animata dalle botteghe degli artisti del ‘700/’800 si trova oggi un bar ristorante , il “Canova-Tadolini” che per anni è stato lo studio ad uso scultura del grande Canova e poi del suo allievo prediletto Tadolini. Fateci un salto e rimarrete estasiati!