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Ferrara Castello Estense, siti Unesco in Emilia Romagna

5 siti UNESCO da visitare con i bambini in Emilia Romagna

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Tutti i tesori riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità da scoprire in Emilia-Romagna

L’Italia offre infinite possibilità di incontro con la storia, con l’arte e con la natura: il riconoscimento di ben 53 siti Unesco, ci permette di identificarne diversi e di poter costruire splendidi itinerari tematici con i bambini. Ogni regione custodisce tesori inestimabili e in questa terza tappa del nostro viaggio alla scoperta dei luoghi riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità ci soffermiamo sulle bellezze dell’Emilia-Romagna. Qui, tra sorprendenti testimonianze del genio umano e paesaggi mozzafiato, si celano cinque perle da conoscere e proteggere: dai mosaici più belli del mondo al carsismo evaporitico, una delle manifestazioni più stupefacenti della natura. Senza dimenticare le Riserve di Biosfera MAB Unesco.

Segnaliamo inoltre che in Emilia Romagna sono attivi sei Club per l’Unesco: a Bologna, Carpineti, Ferrara, Forlì, Modena e Reggio Emilia. Gruppi di persone che condividono e diffondono gli ideali Unesco nel proprio territorio, ai quali è possibile rivolgersi per ricevere maggiori informazioni sui programmi Unesco e sulle iniziative che coinvolgono i siti che si desiderano visitare.

1. Ferrara, il Delta del Po e le Delizie estensi

Ferrara è una città che incanta con la sua atmosfera medievale, i palazzi rinascimentali e le maestose mura ed è stata inserita nel Patrimonio Unesco nel 1995. Percorrere le vie del centro storico è come intraprendere un viaggio nel tempo, immergendosi nelle opere di grandi artisti, tra i quali il rinomato architetto Leon Battista Alberti. Il simbolo della città è sicuramente il celebre Palazzo dei Diamanti: a proposito, sapete perché si chiama così? Invitate i bambini ad osservarne le facciate e a formulare delle ipotesi!

L’attrattività di Ferrara non si limita solo alle tracce storiche, la città è anche un punto di partenza per esplorare il meraviglioso Delta del Po. Compreso nel Patrimonio Unesco nel 1999 insieme alle Delizie estensi, le antiche residenze di corte edificate tra la fine del Medioevo e il Rinascimento nel territorio ferrarese come luoghi di svago per principi e cortigiani). Il Delta del Po si presenta come un vero e proprio paradiso naturale da esplorare: con passeggiate in bicicletta lungo i sentieri, gite in barca tra i canali e osservazione degli uccelli, i bambini avranno l’opportunità di imparare l’importanza della conservazione ambientale in modo divertente e coinvolgente.

2. Monumenti paleocristiani di Ravenna

Ravenna, entrata a far parte del Patrimonio Unesco nel 1996, è una città intrisa di storia e spiritualità, con i suoi otto monumenti paleocristiani risalenti al V e VI secolo che raccontano storie antiche di fede e arte. Tra i più celebri ci sono il Mausoleo di Teodorico, la più importante costruzione funeraria realizzata dagli Ostrogoti in Italia, e la Basilica di San Vitale, una delle testimonianze più felici dell’intera produzione artistica figurativa dell’età di Giustiniano con i suoi meravigliosi mosaici.
Per i bambini visitarli può diventare un’avventura entusiasmante: organizzate una “caccia al particolare” tra i mosaici, lasciando che i più giovani si immergano nel mondo colorato e affascinante dell’arte bizantina.

3. Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande

La città di Modena, Patrimonio Unesco dal 1997, incanta con la sua architettura medievale: rappresenta un capolavoro del genio creativo dell’uomo poiché è espressione dell’attività di due personalità d’eccezione, l’architetto Lanfranco e lo scultore Wiligelmo, ed è stata un modello per tutto il periodo Romanico padano. Il complesso composto dalla Cattedrale, dalla Torre Ghirlandina e dalla piazza è un importante esempio di insediamento urbano legato ai valori della civiltà comunale. Per i bambini la visita alla Torre può trasformarsi in un’avvincente avventura: salendo i 200 gradini si potrà non solo per godere di una vista panoramica mozzafiato sulla città, ma anche imbattersi in un curioso antico secchio di legno, la secchia rapita protagonista del poema seicentesco di Alessandro Tassoni che narra le guerre tra Bologna e Modena, di cui saranno curiosi di conoscere la storia (è necessario prenotare l’orario di ingresso).

Modena, Cattedrale, Torre civica e Piazza Grande, sito Unesco Emilia Romagna

4. Portici di Bologna

Bologna, già dichiarata nel 2006 Città Creativa della Musica, è famosa per i suoi portici, che si snodano attraverso la città creando un’atmosfera unica e affascinante e che nel 2021 sono entrati a far parte del Patrimonio Unesco. Da dieci secoli i portici di Bologna sono protagonisti dell’ospitalità e del buon vivere bolognesi: concepiti in origine come spazi coperti privati e oggi divenuti pubblici, sono un simbolo di sostenibilità e contemporaneità, oltre che un elemento identificativo della città. Per i bambini esplorare i portici può essere un’occasione per una divertente caccia al tesoro, cercando dettagli nascosti e curiosità lungo il percorso. È piacevole dedicare un po’ di tempo ad una passeggiata tra gli archi, lasciando che i piccoli esploratori si immergano nell’atmosfera vivace di Bologna.

portici di Bologna

5. Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale

L’Emilia Romagna non è solo arte e gastronomia: l’Appennino settentrionale cela nel sottosuolo affascinanti tesori, con grotte e formazioni carsiche che invitano all’esplorazione. Inserito nel Patrimonio Unesco nel 2015, il sito è parte di un bene seriale, composto in tutto da 7 siti nell’Appennino Settentrionale che includono al loro interno oltre il 90 per cento delle rocce evaporitiche che affiorano sul territorio. Si tratta del primo fenomeno di carsismo evaporitico studiato nel mondo e include alcune delle cave di gesso più profonde: l’eccezionalità è legata alla combinazione unica di fattori geologici e climatici che coesistono in questo territorio. Visitare le grotte per i bambini rappresenta un’opportunità per imparare come è avvenuta la formazione delle rocce e scoprire quali creature curiose e straordinarie abitano gli ambienti sotterranei. Per maggiori informazioni, visita il sito Ente Parchi e Biodiversità Romagna.

Le Riserve di Biosfera MAB Unesco

In Emilia Romagna sono presenti anche cinque Riserve MAB Unesco, aree inserite nel programma intergovernativo Unesco “L’Uomo e la Biosfera (MAB) che mira a creare una base scientifica per il miglioramento del rapporto tra popolazioni e ambiente.

La Riserva dell’Appennino Tosco Emiliano e la Riserva del Delta del Po

Dal 2015 tra i patrimoni Unesco dell’Emilia Romagna rientrano la Riserva dell’Appennino Tosco Emiliano e la Riserva del Parco Delta del Po. La Riserva dell’Appennino Tosco Emiliano copre il crinale dell’Appennino Tosco Emiliano, dal Passo della Cisa al Passo delle Forbici, e ospita circa il 70 per cento delle specie presenti in Italia. La Riserva del Delta del Po, situata alla confluenza dei principali rami del fiume, comprende sistemi di dune costiere e formazioni sabbiose, lagune, paludi, canali e pinete, vaste zone umide salmastre e terre coltivate per la produzione di riso. Ospita oltre 360 specie di uccelli, come l’airone viola e i fenicotteri rosa, e il cervo della Mesola, un cervo rosso riconosciuto geneticamente distinto dalle altre popolazioni in Europa.

Le Faggete Vetuste del Parco delle Foreste Casentinesi e della Riserva Integrale di Sasso Fratino

Nel 2017 sono invece state inserite nella lista Unesco le Faggete Vetuste del Parco delle Foreste Casentinesi e della Riserva Integrale di Sasso Fratino, che si unisce al riconoscimento già attribuito alle faggete dei Carpazi e di altri 11 paesi europei: si tratta dell’area di maggiori dimensioni tra quelle designate in Italia e uno dei più estesi complessi forestali vetusti d’Europa.

L’Area del Po Grande

Altro inserimento nelle Riserve MAB Unesco dell’Emilia Romagna, nel 2019, è infine l’area del Po Grande, il tratto centrale del fiume Po, un mosaico di sistemi ecologici,  tra isole fluviali, foreste ripariali, territori agrari e di bonifica, dominato da due specie arboree prevalenti, il salice e il pioppo. La ricchezza di parchi, flora e fauna consente di pensare anche ad un weekend o a una vacanza naturalistica in Emilia Romagna, alla scoperta di una natura inaspettata e sorprendente che di certo saprà riempire gli occhi e i cuori dei bambini.

Altri riconoscimenti Unesco

Tra i vari riconoscimenti Unesco esistenti, alcuni siti ed edifici dell’Emilia Romagna sono inseriti in speciali Registri. Scopriamo quali:

Il MIC di Faenza, tra i Monumenti Testimoni di una cultura di Pace

Il MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza nel 2000 è stato inserito nel Registro dei Monumenti Testimoni di una Cultura di Pace in quanto espressione dell’arte ceramica nel mondo. I monumenti e siti testimoni di pace rientrano esclusivamente nel programma per la cultura di pace, e si differenziano, pertanto, dai Siti Patrimonio Mondiale protetti dall’Unesco nel rispetto della World Heritage Convention (1972). Fondato nel 1908, il museo raccoglie circa 60 mila opere che testimoniano le produzioni ceramiche di ogni epoca e continente, dai reperti dell’Antica Mesopotamia a quelli dei più grandi artisti contemporanei, da Picasso a Matisse, Chagall, Fontana. Un colorato e affascinante viaggio nel tempo attraverso una delle più antiche attività artistiche dell’uomo, cogliendo assieme ai bambini le differenze tra i manufatti di epoche diverse.

La Biblioteca Malatestiana, nel Registro Unesco Memoria del Mondo

La preziosa Biblioteca Malatestiana di Cesena è l’unico luogo in Italia a essere stato inserito, nel 2005, nel Registro Unesco Memoria del Mondo (volto a facilitare l’accesso e la conservazione del patrimonio documentario mondiale). La biblioteca monastica, costruita nella metà del XV secolo, detiene due primati assoluti: è stata la prima biblioteca civica d’Italia e d’Europa ed è l’unico esempio di biblioteca monastica umanistica perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria. Conserva 287 incunaboli, circa 4.000 cinquecentine, 1.753 manoscritti e oltre 17.000 lettere. Secondo gli storici, il fatto che la Biblioteca Malatestiana fosse di proprietà pubblica ma custodita dai frati francescani l’ha preservata da danneggiamenti e saccheggi nei secoli. La biblioteca è un luogo in cui i bambini si sentono a casa e poter visitare insieme a loro la Biblioteca Malatestiana permette di avvicinarsi insieme alla storia dei libri, della loro circolazione e della loro enorme importanza per la diffusione della cultura.

Parma, Città Creativa della Gastronomia

Infine, la città di Parma nel 2015 è stata riconosciuta dall’Unesco Città Creativa della Gastronomia (rientra nella Rete delle Città Creative dell’Unesco), per la sua antica e raffinata tradizione culinaria. Insieme a tutta la Food Valley, è universalmente conosciuta per la sua capacità di custodire un’eredità gastronomica senza rivali: da secoli regalano al mondo prodotti come il Parmigiano Reggiano o il Crudo di Parma, molto amati anche dai più piccoli, che visitando la città potranno scoprire nuove prelibatezze.

Che Tesoro! I siti Unesco raccontati ai bambini

Per conoscere meglio i siti Unesco assieme ai più piccoli, Kid Pass ha promosso il progetto Che Tesoro! I siti Unesco raccontati ai bambini con i fumetti: un percorso iniziato tra le pagine di Kid Pass Magazine n.4, che invita i ragazzi della scuola primaria a seguire i protagonisti della storia, i piccoli Leone e Vera e i loro nonni Mara e Giorgio, alla scoperta delle meraviglie riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Visitare i siti Unesco in Emilia Romagna: un’esperienza per tutta la famiglia

In conclusione, i siti Unesco in Emilia Romagna offrono un’esperienza educativa e culturale per tutta la famiglia. Attraverso la storia, l’arte, la natura e la cultura, questi luoghi invitano grandi e piccini a esplorare, a imparare e a costruire insieme ricordi indimenticabili. Preparatevi per un’avventura che stimolerà la mente, solleticherà la curiosità e rafforzerà le relazioni mentre vi immergete nella bellezza e nella diversità di questa regione straordinaria. Buon viaggio!

Leggi gli articoli e scopri altre splendide cose da fare a Ferrara e Ravenna con i bambini.

Ilaria Tonetto

Ilaria Tonetto

laria Tonetto è una giornalista pubblicista e un’esperta nella comunicazione di progetti culturali e di promozione territoriale, dal 2007 dirige l’agenzia trevigiana Koiné Comunicazione. Se ne intende di luoghi, ma anche di bambini: la maggior parte delle sue avventure nell’ultimo decennio le ha condivise con le figlie, di 12 e 8 anni, potendo sperimentare personalmente tutte le modalità di “viaggio con la famiglia”. È una delle firme storiche di Kidpass.it, per il quale si occupa di raccontare gli itinerari di viaggio con i più piccoli in Italia, mixando l’esperienza di giornalista e lo spirito di sopravvivenza di mamma, e di selezionare e segnalare appuntamenti con l’arte per tutte le età.

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