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Punture di insetto nei bambini, cosa fare?

da Consigli del pediatra

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Capita spesso che la pelle dei nostri bambini sia cosparsa di tante lesioni rosse e pruriginose causate dalle punture degli insetti. Cosa è meglio fare quando vediamo una puntura soprattutto quando nel bambino si manifestano anche dei sintomi?

Lo abbiamo chiesto alla pediatra dottoressa Elisa Sabbioni del Policentro Pediatrico e Donna di Milano.

Cosa fare per le punture di zanzara

Come si manifestano

Le zanzare sono gli insetti che maggiormente ci infastidiscono quando siamo in città. Le loro punture si manifestano con irritazione, prurito e gonfiore.

Quali rimedi

In caso di reazione locale intensa può essere utile applicare del ghiaccio ed assumere terapia antistaminica per via orale per placare il prurito.

Come prevenire

E’ buona norma cercare di evitare il contatto con questi insetti dotando le nostre abitazioni di zanzariere e, se il bambino dorme ancora nel lettino o nella culla, procurandoci una zanzariera da applicare sopra il letto (si trovano comunemente in commercio nei negozi che vendono prodotti per bambini). Sopra i tre anni di età possono essere utilizzati repellenti chimici da applicare direttamente sulla pelle, evitando la zona perioculare e le mani. Per i bimbi più piccoli esistono invece in commercio prodotti a base di sostanze naturali quali geranio, citronella, lavanda e timo.

Cosa fare per le punture di api, vespe e calabroni

Come si manifestano

Un po’ più insidiose sono invece le punture di api, vespe e calabroni: si forma una chiazza gonfia, rossa e dolente che può durare anche due giorni.

Quali rimedi

Bisogna rimuovere il pungiglione con una pinzetta, disinfettare la parte e applicare ghiaccio per alleviare il dolore. Se c’è prurito o gonfiore può essere necessario assumere antistaminico per via orale ed applicare creme cortisoniche.

Se le punture sono numerose possono presentarsi vomito, diarrea, mal di testa e febbre. Questi sintomi possono essere dovuti alla grande quantità di veleno inoculata, ma a volte sono espressione di una vera e propria allergia. Per questo motivo se la sintomatologia non è limitata ad una reazione locale o se siamo in presenza di una allergia nota a veleno di imenotteri è necessaria una valutazione medica tempestiva in pronto soccorso.

Allergia alle punture di imenotteri

I soggetti a cui è stata già posta una diagnosi di allergia alle punture di imenotteri devono prestare massima attenzione per evitare i contatti con questi insetti. In particolare è buona norma tenersi lontani da frutteti, vigneti, cespugli in fiore ed alveari. Se si lavora in giardino o in campagna coprirsi adeguatamente con cappelli, guanti, pantaloni lunghi, camicie a manica lunga e idonee calzature. I cosmetici profumati come deodoranti, creme solari e shampoo, così come gli alimenti e le lattine di bibite aperte possono attirare gli imenotteri.

In generale in presenza di api, vespe o calabroni è fondamentale cercare di mantenere la calma, evitare movimenti bruschi e allontanarsi lentamente.

Elisa Sabbioni

Elisa Sabbioni

La dottoressa Elisa Sabbioni è Medico Chirurgo Specialista in Pediatria. Fondatrice del Policentro Pediatrico e Donna di Milano: uno studio medico dove un’equipe di professionisti si dedica interamente alla cura del periodo materno infantile.

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