Il territorio a sud di Padova dai Colli Euganei fino alle antiche città che li circondano, sono una meta da scoprire con i bambini per una gita fuori porta, un weekend o più giorni in Veneto. Cosa vedere nei Colli Euganei e nei dintorni di Padova con i bambini? Grazie al tour per famiglie organizzato dal Gal Patavino abbiamo provato in prima persona la scoperta di quest’area ricca di storia, oltre al paesaggio naturale di rara bellezza. Perfino per chi pensa di conoscere la zona, ci sono tante cose da scoprire, nascoste tra i boschi e le antiche mura delle cittadine dove in età Romana scorreva il fiume Adige, come Este, tappa finale e bellissima del nostro tour.
Visitare i Colli Euganei con i bambini
Si può scegliere se andare in auto per girarli in lungo e in largo oppure se arrivare in treno a Montegrotto, noleggiare le bici e fare il giro ad anello lungo la pista ciclabile sterrata che circonda i colli, senza dislivelli impegnativi. In ogni caso il paesaggio circostante è meraviglioso, tra vigneti, ulivi, castagni e giuggioli e i paesi che si attraversano sono caratteristici e di grande interesse storico.
Per organizzare la vostra visita, vi consigliamo di visitare il portale del Gal Patavino, dove si possono trovare anche le date per partecipare alle visite guidate gratuite alla scoperta dei territori del GAL che comprende i Colli Euganei e 44 Comuni della Bassa Padovana.
Torreglia, visita alla fonte Rina
Raggiungendo Torreglia in auto potete visitare, come abbiamo fatto noi durante il tour, la Fonte Rina (Regina), le cui origini risalgono ai Romani che realizzarono un sistema di tubature in pietra in grado di collegare direttamente le sorgenti alle abitazioni. Basterà addentrarsi per poche centinaia di metri nel bosco per scendere alla fonte. Qui i bambini si divertiranno a saltellare sulle pietre lungo il piccolo corso d’acqua e può essere anche il punto perfetto per organizzare un pic-nic, grazie alla piccola area attrezzata con panche e tavoli.
Valnogaredo, visita alla sorgente Buso della Casara
Proseguendo fino a Valnogaredo tra piccole stradine circondate da vigneti e ulivi, si arriva a un punto di interesse per gli amanti della storia: il Buso della Casara, una piccola sorgente, raggiungibile attraverso una ripida discesa tra gli alberi, che i Romani sfruttarono per rifornire d’acqua l’antica città di Ateste (Este), attraverso un sistema di oltre 100 metri di gallerie e cunicoli scavati nella roccia. Qui è visibile la vasca delle lavandare,
Per completare il tour delle sorgenti d’acqua si possono visitare anche le fonti vicino a questi punti di interesse: Villa dei Vescovi, Abbazia di Praglia, Este e Valsanzibio.
I Colli Euganei sono famosi per i tanti e ottimi agriturismi e trattorie che propongono piatti tipici, per cui avrete l’imbarazzo della scelta per scegliere dove mangiare.
Este e il Museo Nazionale Archeologico Atestino
Una tappa fondamentale è il Museo Nazionale Archeologico di Este, che merita sicuramente di essere visitato insieme ai bambini per ammirare reperti di grande pregio conservati per oltre 2 mila anni.
Informazioni per visitare il museo
Il museo si trova lungo la cinta muraria nel centro di Este, vicino all’ingresso alle mura che conduce allo splendido giardino e al parco giochi. E’ aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30, tranne il 25 dicembre e il 1 gennaio. Il biglietto intero costa 5 euro, mentre bambini e ragazzi sono gratis fino a 18 anni. Vi sono inoltre diverse tipologie di biglietti a costo ridotto e la prima domenica del mese da ottobre a marzo l’ingresso al museo è gratuito. Il museo è accessibile anche con il passeggino e per i disabili ed è dotato di ascensore. E’ un museo accogliente, completamente ristrutturato, che espone le testimonianze della vita degli antichi Veneti a partire dall’età preistorica fino all’età romana.
Caccia al tesoro per famiglie al museo
Durante il nostro tour abbiamo partecipato all’attività didattica proposta dal museo, una caccia al tesoro “alla ricerca dei reperti provenienti dalle sorgenti euganee”. I bambini di diverse fasce d’età si sono divertiti a risolvere gli indovinelli dell’archeologa che ci ha accompagnati, trovando le risposte direttamente nei reperti davanti ai loro occhi incuriositi: mosaici, anfore, pozzi, vasi e tanti oggetti d’uso quotidiano in epoca Romana hanno ripreso vita facendo un balzo indietro nel tempo di oltre 2 millenni. Per finire una tappa nell’aula didattica per incidere il proprio nome e sigillare il bottino di preziosi indizi raccolti durante questo gioco da piccoli archeologi che ci resterà nel cuore.
0 commenti