Insieme al Fai, il team di Kid Pass ha ideato una visita molto speciale al gioiello cinquecentesco nel cuore dei Colli Euganei, giocando ai piccoli Romani.
Vi raccontiamo la storia di una visita molto speciale, che ha visto la luce questo weekend. Immaginatevi un gruppo di quaranta persone con sacchi a pelo e tappetini, dove potrebbero andare così attrezzati? A dormire nel piano nobile di una residenza cinquecentesca del Fondo ambientale italiano (Fai): Villa dei Vescovi, un edificio imponente e raffinato, a Luvigliano di Torreglia (Pd, nei Colli Euganei), che domina una collina circondata da antichi vigneti. All’esilarante film Notte al museo si è ispirata un po’ anche questa iniziativa, già sperimentata in alcuni musei: un format esperienziale, che unisce il divertimento dell’avventura all’occasione di conoscere la storia e l’arte in modo più coinvolgente e, di conseguenza, indimenticabile.
Il viaggio nel tempo
Questo viaggio nell’antica Roma è iniziato dal palato assaggiando antiche ricette servite da un legionario ed è proseguito con un percorso immersivo che ha coinvolto i bambini dai 5 agli 11 anni con tutti i cinque sensi, tra cui anche mio figlio Federico di 9 anni. Ad accompagnarci all’inizio c’era l’archeologa Anna, vestita per l’occasione come se avesse appena lasciato gli scavi: il ritrovamento di una misteriosa pergamena induceva a un viaggio nel tempo alla ricerca dell’elmo e dello scudo perduti da un centurione nell’anno 285. Creato magicamente un varco temporale, ecco apparire proprio il centurione Quinto, che si presenta con il saluto “Ave” e invita i bambini a seguirlo. Per prima cosa, bisogna vestirsi in modo consono alle usanze dell’epoca per affrontare questo viaggio misterioso: le mamme e i papà aiutano quindi i figli a indossare una fascia rossa, una cintura di corda e una corona di alloro mentre salgono l’entusiasmo e la curiosità nei loro occhi.
I piccoli Romani incontrano una dea
Saliti tutti in fila al piano nobile, avviene presto un incontro inatteso per i bambini: appare una bellissima dea vestita di bianco munita di arco e frecce. È la dea Diana, che si offre di accompagnarli e proteggerli durante questo viaggio: non perde l’occasione di raccontare di sé e vantarsi degli affreschi che la raffigurano nella splendida Sala delle figure all’antica. Qui succedono anche strani fenomeni: il gladio del centurione Quinto prende vita, e via! Tutti i piccoli Romani in fila a inseguire dove li condurrà. Non vogliamo svelarvi come va a finire per lasciare la suspense a chi, leggendo questo articolo, non resisterà alla curiosità di provare questa visita speciale che sarà proposta anche di giorno la prima domenica di ogni mese.
I giochi e le terme romane
Come giocavano i bambini nell’antica Roma? Lungo il tragitto la dea Diana e il centurione Quinto hanno diverse cose da mostrare ai bambini, tra cui alcuni giochi come la dama, figure in creta, biglie, soldatini, una rudimentale palla. I più curiosi erano gli astragali: ossa che venivano lanciate in aria e dovevano atterrare nel modo giusto per vincere. Non poteva mancare il gioco testa o croce con una moneta raffigurante l’imperatore. Molti giochi sportivi erano praticati alle terme, ci raccontano le nostre guide, insieme ad altri aneddoti sugli usi e costumi legati all’acqua, in una zona come quella delle Terme Euganee, che è la più grande stazione termale d’Europa. Villa dei Vescovi si trova infatti a pochi minuti d’auto da Montegrotto e Abano Terme. La visita interattiva prosegue con altri racconti e attività e si conclude con un banchetto di frutta, dolci, tisana e camomilla, mentre le nostre guide in costume colgono l’occasione per farci conoscere anche cosa e come mangiavano all’epoca: strano per i bambini sapere che a quel tempo non si conoscevano ancora patate e pomodori.
In sacco a pelo nel piano nobile
Riusciranno i nostri piccoli romani, ormai tornati alla nostra epoca e agli abiti moderni, così carichi di adrenalina e allegria ad addormentarsi tutti insieme? Non è stato facile, soprattutto per chi, come mio figlio, aveva vicino anche un amico o un compagno di classe con cui condividere quest’esperienza eccezionale. Ormai a luci quasi del tutto spente il programma della serata aveva ancora in serbo un’ultima cosa: i racconti mitologici.
Qualche suggerimento pratico per chi pernotterà alla prossima Notte al museo del 30 aprile (seconda e per ora unica data in programma già sold out): sotto il sacco a pelo non accontentavi di un tappetino da palestra dei più fini se non vorrete svegliarvi con le ossa ammaccate, e non dimenticate tappi per le orecchie o cuffie con la musica per chi ha difficoltà a conciliare il sonno in presenza di qualche rumore.
Non disperate: se volevate provare la Notte al museo potrete sempre rifarvi con la versione estiva. La notte in tenda nel parco della villa con visita, barbecue e storie attorno al fuoco (1 giugno, 7 luglio e 14 agosto). E per provare la visita-gioco a tema “antichi Romani“ potete prenotarvi di giorno ogni prima domenica del mese provando anche i laboratori dai 4 anni in su.
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