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Firenze con i bambini vista su Ponte Vecchio

8 cose da fare a Firenze con i bambini

da Ago 1, 2024Itinerari in città per bambini, Toscana

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Alla scoperta delle cose più belle da vedere a Firenze in famiglia

Raccontare la Firenze dei bambini in poche righe è impresa ardua. Culla della lingua italiana e del Rinascimento, la città ha infinite attrazioni: per volontà di principi illuminati e artisti geniali, cominciarono a sorgere mirabili chiese e sontuosi palazzi. Nelle botteghe si dipingevano o scolpivano opere meravigliose, che oggi impreziosiscono musei di tutto il mondo e che avrebbero regalato nuovi canoni alla storia dell’arte.

Questa straordinaria concentrazione di meraviglie ha reso il capoluogo della Toscana tra le città più visitate al mondo. In questo articolo scopriremo 8 cose da fare.

1 – Stupirsi di fronte a Santa Maria del Fiore, il Duomo di Firenze

Arrivando dalla stazione lungo via Panzani, l’impatto con la magnifica costruzione è suggestivo.
Non solo per le dimensioni (finita di costruire, nel Quattrocento, era la più grande chiesa al mondo, mentre oggi è la terza in Europa), ma anche per la varietà di colori della sfarzosa decorazione esterna a marmi policromi.
Bianco con il marmo di Carrara, verde con quello di Prato, rosso con il marmo di Siena e Monsummano.

Duomo di Firenze

È un’opera collettiva di tanti artisti che si sono succeduti nei centoquaranta anni occorsi al suo completamento. Tra i più conosciuti, Arnolfo di Cambio, Giotto e infine Brunelleschi, con il suo innovativo progetto della grandiosa cupola.
Ci vollero sedici anni per completare quella che all’epoca sembrava un’impresa impossibile.

L’unico precedente noto era infatti la cupola del Pantheon, ma non c’erano documenti che attestassero la modalità di costruzione. Osservando la struttura interna e studiando le proporzioni dell’antico tempio, Brunelleschi fu sicuramente ispirato per il suo progetto arditissimo.

All’epoca si costruivano cupole circolari, ma i committenti volevano cupola a otto spicchi, senza un sistema di sostegno centrale.
Brunelleschi progettò due cupole concentriche, tenute insieme da giganteschi archi di mattone verticali e anelli di pietra e di legno orizzontali. Come i cerchi di una botte, gli anelli avrebbero impedito alla cupola di cedere alla spinta laterale.

Anche lui, come i maestri architetti romani del Pantheon, non ha lasciato traccia del suo progetto.

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2 – Salire sulla torre di Palazzo Vecchio

Percorrendo via dei Calzaiuoli , con le più belle boutique della città, arriverete in Piazza della Signoria, un museo a cielo aperto per le sue imponenti sculture, come la copia del David di Michelangelo, quella di Giuditta e Oloferne di Donatello, la Fontana del Nettuno e naturalmente lui, il cuore pulsante di Firenze, Palazzo Vecchio.

Da sempre emblema del potere politico, prima della Repubblica, poi dei Medici, oggi è sede comunale e museale. Nel Cinquecento era invece la corte di Cosimo I de Medici, di sua moglie Eleonora de Toledo e dei loro undici figli. Passeggiando nelle sale del museo potrete contemplare la splendida residenza, tra saloni, corridoi e meravigliosi decori.

L’Associazione Mus.e, che cura la valorizzazione del patrimonio dei Musei Civici Fiorentini, organizza stimolanti attività didattiche alla scoperta di questo (e altri) musei. (Scoprite tutti i musei del circuito Mus.e!)

Ad esempio, vi conduce oltre una porta segreta, nascosta tra gli armadi della Sala delle Mappe Geografiche, dalla quale potrete accedere a scale, corridoi e sale che non sono parte del percorso di visita classico. La passeggiata più elettrizzante? Forse è quella sul camminamento di ronda e in cima alla splendida Torre di Arnolfo, dalla quale godere di uno splendido skyline sulla città.

Palazzo Vecchio partecipa all’Art Project del Google Cultural Institute, con tre esposizioni online.
Molto interessante la celebre Veduta della Catena, non solo per chi è curioso di scoprire l’assetto urbano di Firenze nella seconda metà del Quattrocento, ma anche come immagine accattivante da mostrare ai nostri piccoli turisti.

Leggete il nostro articolo sulla visita a Palazzo Vecchio con bambini!

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Muse Firenze attività didattiche

3 – Raccogliere fiori visitando gli Uffizi

Questa visita è tra le prime cose da fare a Firenze: ormai anche i giovanissimi conoscono gli Uffizi. Il direttore, Eike Schmidt, ha puntato molto sui social, in particolare su Tik Tok, per attrarre le nuove generazioni e in qualche modo far loro “assaggiare” le straordinarie collezioni di sculture antiche e di pitture (dal Medioevo all’età moderna).
È in questa prospettiva che dovremmo condurre i nostri piccoli agli Uffizi: offrire loro un assaggio, una passeggiata nella Bellezza, senza pretendere visite estenuanti a tutto il museo.

La cosa migliore, secondo noi, è affidarsi ai professionisti, educatori museali, che creano percorsi tematici ad hoc, riuscendo a coinvolgere i visitatori e a stabilire una connessione tra loro e l’opera d’arte.
Ma, nel caso in cui si preferisca una visita in autonomia, il Museo offre due pdf scaricabili, che permettono di passeggiare attraverso le collezioni grazie ad un itinerario floreale (per i più piccoli) o una caccia ai mostri (per i più grandicelli).

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Firenze Uffizi in famiglia

4 – Darsi un bacio sul Ponte Vecchio

È il ponte più antico della città, edificato nel punto in cui le rive dell’Arno sono più vicine e ha sempre avuto un ruolo centrale nel sistema viario cittadino. Oggi è uno dei luoghi iconici di Firenze, dove gli innamorati si scambiano baci e promesse d’amore. E quale amore può essere più intenso di quello che proviamo per i nostri cuccioli?

Nel tempo, in corrispondenza delle arcate, furono costruiti piccoli edifici su ambo i lati, adibiti nel 1442 a botteghe di ortofrutta e macellai. Era usanza disporre queste tipologie di negozi lungo le vie d’acqua, per la facilità nello smaltimento degli scarti, lanciandoli nel fiume.
Nel 1565 Giorgio Vasari realizzò su committenza di Cosimo I il corridoio vasariano, per collegare la residenza privata dei Medici, Palazzo Pitti, con Palazzo Vecchio, centro governativo.
In seguito, per allontanare il commercio popolano e soprattutto gli odori sgradevoli sotto le finestre del corridoio, gli spazi commerciali del ponte furono ceduti a orafi e gioiellieri.

Firenze cosa vedere con bambini Ponte Vecchio

5 – Immergersi nella natura tra i giardini di Firenze

Sono tanti i giardini nascosti a Firenze, dove riposarsi dal trekking urbano, distendersi su un prato, osservare statue antiche e esplorare grotte, come al Giardino di Boboli quella del Nettuno e dell’OceanoKaffeehaus. Nel Cinquecento, infatti, era di gran moda progettare nelle residenze nobiliari il giardino all’italiana; all’interno di questi armoniosi complessi verdi non doveva mancare la “grotta”, su imitazione di quelle naturali, ma con l’aggiunta di statue, pitture, fontane, giochi d’acqua. Sempre a Boboli, cercate le ghiacciaie, veri e propri frighi dell’antichità. Si tratta di due piccole cupole, parzialmente interrate, in cui venivano conservate le vivande, grazie alla neve che veniva reperita nelle montagne dei dintorni.

All’Orto Botanico potrete divertirvi con una caccia… alla pianta! Grazie alla mappa del giardino i bambini potranno rintracciare le piante presenti in totale autonomia.

Al Giardino dell’Orticultura entrate nella bellissima serra liberty, in ferro e vetro. Anche se non più utilizzata, mantiene intatto il suo fascino.

6 – Scoprire storie antiche di bambini al Museo degli Innocenti

Per i bambini, scoprire le vicende di loro coetanei al Museo degli Innocenti, sarà un’esperienza coinvolgente. Istituito nel Quattrocento, lo Spedale degli Innocenti è stato il primo brefotrofio (istituto che accoglie neonati abbandonati) specializzato in tutta Europa e una delle prime architetture rinascimentali al mondo, basato su progetto iniziale di Filippo Brunelleschi. Per la prima volta un luogo di assistenza era dedicato unicamente ai bambini abbandonati.

La narrazione della vita quotidiana di nocentine e dei nocentini, attraverso i percorsi di vita di sessanta bambini, ricostruiti dai documenti dell’Archivio, vi accompagnerà in un viaggio nel passato emozionante.
A volte tra le fasce dei neonati abbandonati, le madri lasciavano un segno di riconoscimento, in caso di possibile futuro ricongiungimento.
Questi piccoli oggetti, testimonianza di un amore spezzato, sono ancora custoditi in piccole teche estraibili. Su ogni cassettino c’è il nome del nocentino a cui apparteneva quell’oggetto e tutta la sua storia è consegnata ad un archivio digitale touch screen, che i bambini possono sfogliare.

Le audio guide dedicate ai piccoli sono coinvolgenti, con un linguaggio comprensibile. Infine, il family kit, offre comodi materiali da utilizzare durante il percorso.
Al Museo degli Innocenti ha sede anche la Bottega dei Ragazzi: un grande spazio dedicato a bambini dai tre agli undici anni, dove vengono organizzati laboratori didattici e creativi.

bambini al Museo degli Innocenti

7 – Volare tra le stelle al Planetario

Al Planetario di Firenze c’è una novità: un proiettore video full dome, che proiettando le immagini su tutta la superficie a cupola semisferica del planetario, produce un’esperienza coinvolgente che riempie il campo visivo dello spettatore.
L’esperienza è fortemente immersiva: si ha la sensazione essere abbracciati dallo spazio e di navigare fra stelle e galassie.
Bambini e genitori assimilano senza fatica le principali nozioni di astronomia e astrofisica.

Planetario di Firenze

8 – Mangiare una bella bistecca alla fiorentina

Evviva, siete arrivati alla fine, e allora vi siete meritati un piatto tradizionale fiorentino, la bistecca, alta almeno cinque centimetri e rigorosamente al sangue. (Attenzione, potreste essere bonariamente redarguiti dall’oste alla richiesta di una fiorentina ben cotta!)
Per i vegetariani consigliamo invece la ribollita (zuppa a base di cavolo nero, fagioli cannellini, tanto aglio, pane tostato e olio in abbondanza) o golosissimi tortelli di patate. Buon appetito!

Visita a Firenze con la Pimpa, guida per bambini

Fatevi aiutare nella visita a Firenze con i bambini da una simpatica guida che non ha bisogno di presentazioni. Pimpa va a Firenze, con la sua lievità prenderà per mano i piccoli visitatori, aiutandoli nella scoperta con spiegazioni semplici, tanti giochi, stickers e naturalmente, gli iconici fumetti di Altan.

Leggete anche l’articolo sulla nostra visita a Santa Maria Novella.

 

 

Teresa Scarselli

Teresa Scarselli

Autrice, editor e SMM del portale Kid Pass, si occupa di comunicazione, promozione e fruizione dei Beni culturali. È convinta che qualsiasi viaggio possa essere un’esperienza a misura di bambino… e genitori! Il suo obbiettivo è raccontare e rendere appagante la visita a borghi, città d’arte e musei per tutta la famiglia.

4 Commenti

  1. Buona sera, se ho capito bene organizzate viaggi con famiglie. Volevo chiedere se in questi giorni organizzate qualcosa. Grazie. Gloria

    Rispondi
    • Marianna Vianello

      Buongiorno, non organizziamo viaggi ma siamo un portale di informazione per le famiglie.

      Rispondi
  2. dove si recupera la guida della pimpa di Firenze?

    Rispondi

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