Il tema della comunicazione con i bambini pone una serie di dubbi e di domande rispetto alle strategie migliori e funzionali.
Vi sono argomenti più condivisibili tra genitori e figli, come raccontare una bella esperienza, bambini più predisposti al racconto e nell’esprimersi, ma, pur con buone intenzioni, non sempre lo scambio risulta efficace e soddisfacente.
Abbiamo chiesto alla dottoressa Angelica Irene Dragone, Psicologa Psicoterapeuta del Policentro Pediatrico e Donna di Milano di spiegarci quali siano le strategie che possono aiutare l’adulto e in particolare mamma e papà, a promuovere in modo positivo questo aspetto della relazionale così importante.
1 – Ascoltare il bambino
Il dialogo e la comunicazione sono condivisione, cura e scambio. Sono aspetti imprescindibili per un buono sviluppo psicofisico del bambino, nella sua relazione con il mondo.
Prima di tutto è fondamentale un atteggiamento di ascolto. Ascolto da parte dell’adulto, avere voglia e interesse nell’ascoltare ciò che il bambino ha da dire, comportamento che viene percepito e apprezzato, che favorisce apertura e fiducia.
2 – Essere certi che il bambino sia in ascolto
Ascolto anche da parte del bambino. Quando dobbiamo comunicare con lui dobbiamo essere certi che anche sia in ascolto. Il bambino che gioca, che è preso da altro, immerso nel suo mondo non è detto che sia nelle condizioni di ascoltare, capire, e interiorizzare ciò che gli state dicendo. Assicurarsi di avere la sua attenzione è la base per evitare frustrazioni date da ripetizioni infinite cadute nel vuoto.
3 – Comunicazione chiara
Accertarsi che il bambino abbia con voi un’attenzione condivisa sullo stesso oggetto, argomento, che abbia la possibilità di partecipare con comprensione e attenzione alle vostre parole. La comunicazione dell’adulto deve essere chiara, comprensibile, alla portata del bambino. Il bambino è in grado di capire moltissimo. Il linguaggio, il vocabolario e la forma però devono essere adeguati all’età e alle sue specifiche capacità.
4 – Comunicazione empatica e sincera
I messaggi devono essere quanto più sinceri, lineari possibili; comunicazioni ambigue o smentire ciò che è stato detto crea confusione, ansia e chiusura.
Cercare di avere e promuovere una modalità assertiva ed empatica, aperta all’espressione dei propri pensieri ed emozioni è importante per sostenere e migliorare l’autostima e la propria individualità già nello sviluppo.
5 – Volume della voce adeguato e attenzione al linguaggio del corpo
È bene non trascurare aspetti pratici, come mantenere un volume di voce adeguato e accompagnare il dialogo con una comunicazione non verbale, postura, sguardo, linguaggio corporeo adeguato, partecipe, in linea con ciò che viene verbalizzato per evitare fraintendimenti e ambiguità. È bene ricordare che i bambini imparano e interiorizzano anche attraverso il nostro esempio.
Promuovere apertura ed empatia non significa dare sempre ragione.
6 – Non interrompere il bambino
Limitare, interrompere una comunicazione o un comportamento inadeguato aiuta a dare senso del limite e un esame di realtà.
7 – Osservazioni sul comportamento, non sul bambino
Per non minare l’autostima e lo sviluppo individuale bisogna fare attenzione affinché le osservazioni riguardino però il comportamento e non il bambino.
Leggi anche l’articolo sulla funzione del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE)
0 commenti