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Siena con bambini passeggiata

A Siena con i bambini, guida per vedere la Bellezza

da Feb 3, 2023Itinerari in città per bambini, Toscana

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La bellissima, l’intima, la florida Siena è immobile nella sua perfezione al passare del tempo e dei viandanti: uomini, donne, bambini e bambine sono rapiti dalla sua immutabile bellezza.

Perdetevi con la famiglia tra le prospettive verticali che si infrangono in strade perfette, lastricate in pietra, e vi ritroverete d’improvviso dinnanzi a magnificenti monumenti e opere d’arte.

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta delle cose più belle da vedere a Siena da una piazza aperta come una conchiglia. Qui ogni anno dal 1683, si rompe quel tranquillo fluire del tempo e delle genti, per riempirsi di frenesia e di gaiezza.

Piazza del Campo e il Palio di Siena

Per i turisti è il luogo più iconico della città, da cui si diramano le principali vie; per i senesi è semplicemente “Il campo” e, due volte l’anno, l’ippodromo più esaltante e prediletto. Il Palio di Siena non è soltanto una corsa equestre, ma molto di più: è una delle competizioni più vissute e partecipate dalla popolazione, che vede coinvolte le diverse Contrade della cittadina che qui si sfidano.
Per cui segnatevi le date del 2 luglio e 16 agosto, e i giorni appresso a queste: per partecipare al grande evento (se amanti del trambusto e della folla) o per evitarle come la peste, se volete godervi una Siena pacata e meno gremita.

Attenzione: ai bambini sotto i 12 anni, la partecipazione agli eventi principali in Campo è vietata, e considerate sempre che anche con i più grandicelli può essere difficoltosa, dovendo stare quattro/sei ore in mezzo alla gente, senza bagno e sotto il sole.

Una volta lì, guardatevi attorno: tra i palazzi che abbracciano la piazza non potete perdervi il Palazzo Comunale e la Torre del Mangia.

Torre del Mangia e 400 scalini verso il cielo

Anche i bambini più pigri non rinunciano alla scalata della Torre del Mangia, da cui godrete uno dei panorami più belli della città. Salendo i 400 gradini, per ben ottantasette metri di altezza, raccontate ai piccoli che la torre civica prende il nome del suo primo campanaro, Giovanni di Balduccio. Costui era noto per il vizietto di sperperare denaro, e per questo soprannominato Mangiaguadagni, abbreviato Mangia.

Museo Civico di Siena e come un affresco diventò un’icona

Il Museo Civico di Siena è una tappa imperdibile a Siena, perché conserva una delle opere affrescate più famose della storia dell’arte, che popola copertine di libri e manuali scolastici: l’Allegoria del Cattivo e del Buon Governo, di Ambrogio Lorenzetti.

Gli affreschi furono commissionati nel 1337 dal Governo della Città di Siena, che in quegli anni era governata da nove cittadini, il Governo dei Nove, che rimanevano in carica un periodo di tempo limitato, per lasciare poi il posto ad altri nove cittadini.

Il Governo dei Nove incaricò il pittore di decorare la sala di rappresentanza con un affresco il cui tema rappresentasse gli ideali che guidavano il Governo di Siena, come la Giustizia e i Bene Comune. Per la prima volta nella storia dell’arte, si dipinge un ciclo pittorico in cui il tema non è religioso, ma laico. Un vero e proprio manifesto di comunicazione politica nell’Italia del Trecento, che è diventato un messaggio universale.

Prendendo via dei pellegrini, raggiungiamo il Duomo!

Duomo di Siena e il pavimento svelato

La facciata del Duomo di Siena è un merletto tricolore in marmo bianco, con punti di rosso di Siena e serpentino di Prato. Fu edificata in due momenti diversi, tanto che la parte inferiore, realizzata da Giovanni Pisano, è riferibile a uno stile romanico-gotico; quella superiore, opera di Camaino di Crescentino è in gotico fiorito.

Ma i bambini, degli stili, non avranno memoria. Ciò che ricorderanno è senza dubbio la magnificenza dei bassorilievi e delle sculture che animano la facciata, e, se avrete la fortuna di entrare nella cattedrale senese tra giugno e ottobre, rammenteranno il meraviglioso pavimento marmoreoil più bello…, grande e magnifico… che mai fusse stato fatto.” Parola di Vasari! (I mosaici sono coperti per la maggior parte dell’anno per preservarli dall’usura).

Ma anche la sua preziosa selva di pilastri a fasce bianche e nere e le opere di Donatello, Nicola Pisano, Michelangelo e Pinturicchio.
E dopo aver fatto il pieno di Bellezza, siete pronti a scoprire un altro luogo unico nella storia di Siena.

Santa Maria della Scala, da ospedale a museo d’arte dei bambini

Il complesso di Santa Maria della Scala è uno dei più antichi ospedali d’Europa. Sorto lungo la via Francigena di fronte alla scalinata del Duomo (da qui il nome), è oggi un importante centro museale che raccoglie opere d’arte d’inestimabile pregio.
Non perdetevi la sala del Pellegrinaio: il ciclo pittorico che ospita è un archetipo dell’arte pittorica del 1400, e permette di comprendere la storia e l’importante funzione di welfare svolta da questo istituto.
Una testimonianza iconografica unica in Europa sulla vita ospedaliera dell’epoca.

In seno al museo, vi invitiamo a scoprire anche il Museo d’Arte dei bambini, uno spazio il piccolo visitatore diventa protagonista e artefice dell’esperienza museale, attraverso laboratori didattici e visite guidate coinvolgenti e interattive.
E adesso, tutti in orto a giocare e… a mangiare!

santa maria della scala siena

Orto dei Pecci, un progetto virtuoso

L’Orto de’ Pecci è un frammento di campagna toscana nel cuore di Siena. Ci troverete tutte le piante che facevano parte dell’alimentazione quotidiana nel Medioevo, ma anche quelle tintorie e medicinali, e simpatici animali da cortile.
L’Orto dei Pecci fa parte di un bellissimo progetto di inclusione, che coinvolge persone con disabilità e altre con difficoltà sociali. C’è chi lavora la terra, chi accudisce gli animali e chi si occupa del ristorante e della pizzeria. Sì, perché qui potrete anche fare la vostra sosta pranzo, con un servizio cordiale e informale, spazi verdi per far giocare i bambini e vista della città.

I colorati dintorni: Terre di Siena

Morbide colline di verde vestite in primavera, diventano gialle in estate e brulle in inverno, quando vengono arate. I cipressi disegnano percorsi antichi, che portano a casolari sperduti, o a piccoli villaggi.
Vi trovate nelle Terre di Siena, le stesse che compongono e hanno dato il nome al pigmento degli affreschi medioevali, ancora oggi utilizzato in pittura.
Qua ogni scorcio è un prezioso dipinto verista, immergetevi nel vostro!

Se volete scoprire altre piccole preziose cittadine in Toscana, visitate anche Arezzo con i bambini!

Teresa Scarselli

Teresa Scarselli

Autrice, editor e SMM del portale Kid Pass, si occupa di comunicazione, promozione e fruizione dei Beni culturali. È convinta che qualsiasi viaggio possa essere un’esperienza a misura di bambino… e genitori! Il suo obbiettivo è raccontare e rendere appagante la visita a borghi, città d’arte e musei per tutta la famiglia.

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