Il Museo prende il nome dal suo ideatore Stefano Bardini (1836-1922), il più autorevole antiquario italiano, che dopo anni di intensa attività commerciale, decise di trasformare la propria collezione in museo e di donarla al Comune di Firenze.
Il palazzo, sede del museo, fu acquistato e ristrutturato dallo stesso Bardini nel 1881 per svolgere la propria attività antiquariale. Con alcune modifiche strutturali e con l’impiego di pezzi autentici, quali timpani, portali e scale, l’antiquario Bardini trasformò il vecchio edificio, un tempo chiesa e convento di San Gregorio della Pace, in un suggestivo palazzo neorinascimentale, adatto ad ospitare oltre alla galleria di esposizione, una serie di laboratori, da cui le opere d’arte uscivano restaurate e pronte per essere vendute. Il Museo è accessibile dall'ingresso di Via dei Renai 37.
Per i visitatori con disabilità locomotorie l'ingresso è invece da Piazza de' Mozzi 1.
Il Museo è fruibile dai disabili in tutte le sue parti, fatta eccezione per la Sala d'armi.
Via dei Renai, 37 (Ponte alle Grazie), 50122, Firenze, Toscana, Italia