Mangiare pesce e in particolare quello crudo va bene per i bambini? Da che età? Abbiamo risposto a queste domande con il supporto della specialista del Policentro Pediatrico di Milano.
Perchè è importante mangiare il pesce
Il pesce apporta nella nostra alimentazione proteine di elevata qualità nutrizionale, vitamine del gruppo B e minerali e rappresenta una significativa fonte di acidi grassi polinsaturi della serie omega 3, di cui sono ricchi soprattutto i pesci più grassi e che vivono in acque fredde (salmone, merluzzo, aringa e sgombro), ma anche i pesci del Mar Mediterraneo (pesce azzurro, orate e spigole) e i pesci d’acqua dolce come la trota. Per tutti questi motivi, secondo le più recenti linee guida nutrizionali, è opportuno consumare il pesce 2-3 volte alla settimana, e queste raccomandazioni valgono sia per gli adulti che per i bambini.
Sushi sì o no per i bambini?
Negli ultimi anni si è diffusa la moda anche tra i più piccoli di consumare il pesce sotto forma di “sushi”, piatto tipico della cucina giapponese, che tutto sommato rappresenta un piatto equilibrato e sano dal punto di vista nutrizionale. Tuttavia occorre tener conto della sua salubrità, soprattutto per quanto riguarda i bambini, visto che si tratta di cibarsi di un alimento crudo di origine animale.
I rischi di mangiare pesce crudo, soprattutto sotto i 3 anni d’età
Il rischio principale derivante dal consumo di pesce crudo è quello di contaminazione da batteri (salmonelle, listeria, escherichia coli), virus ( virus dell’epatite A e norovirus) e parassiti (anisakis). Ciò può provocare infezioni alimentari e intossicazioni, con sindromi gastroenteriche. Nei bambini più piccoli, al di sotto dei 3 anni di età, un’infezione di questo tipo può causare importante disidratazione e compromissione delle condizioni di salute del bambino e l’infezione può avere un decorso più complicato, per cui sarebbe preferibile evitare il consumo di pesce crudo in questa fascia d’età.
Come mangiare pesce in modo sicuro
Per evitare queste contaminazioni, oltre alla cottura e al rispetto della catena del freddo, il pesce crudo deve essere congelato a -20° C per un minimo di 24 ore con un abbattitore; in alternativa, se lo si conserva in casa, anche a una temperatura superiore (-15°C), ma per un periodo di almeno 3-4 giorni.
Attenzione alla scelta dei ristoranti dove mangiare sushi
Tutto ciò non significa che mangiare sushi comporti sempre un rischio per la salute, ma che bisogna essere assolutamente certi di consumarlo in ristoranti che rispettino le norme igienico-sanitarie previste dalla legge (la normativa europea obbliga infatti a congelare il prodotto da servire crudo).
Limitare il consumo di tonno e salmone per i bambini
Inoltre, anche la tipologia di pesce che scegliamo è importante. Molto spesso, nella preparazione del sushi vengono utilizzati tonno e salmone, pesci di maggiori dimensioni per cui più a rischio di accumulare metalli pesanti (soprattutto mercurio, piombo e cadmio); il consumo di questi pesci andrebbe quindi molto limitato, in particolare nei bambini.
Leggi anche l’articolo su Alimentazione e difese immunitarie
0 commenti