Se vi trovate nelle vicinanze di Lignano Sabbiadoro, dopo lunghe giornate di sole, mare, gelati e tramonti sulla battigia, vi consiglio una camminata al Parco Zoo Punta Verde, per trascorrere una giornata di svago a contatto con la natura.
Il parco si presenta infatti come un ambiente piacevole, lontano dai rumori e dal traffico, con spazi ampi, adatti anche a chi passeggia con carrozzina o passeggino. In una superficie di 10 ettari, sono ospitati circa 1000 animali con più di 100 specie diverse.
Cosa vedere al Parco Zoo Punta Verde
Il percorso di visita inizia attraversando un laghetto di fiori di loto dalle foglie giganti, che sembra uscito dalle favole: impossibile non fermarsi, catturati dalla loro bellezza. Una piccola curiosità: le foglie di questa pianta sono idrofobiche, impossibile bagnarle! (Effetto loto)
I fenicotteri rosa
Proseguiamo e il rosa dei fenicotteri ci attira, sembrano uscire da un dipinto di Rousseau, ce ne sono davvero tanti comodamente adagiati su una zampa sola.
Le giraffe flessuose
Ci mettiamo tutti nella stessa posizione cercando di imitarli, ma la gara finisce presto perché ci distrae una coppia di giraffe alte almeno 4 metri che sfogliano i rami degli alberi. Dicono che i colli lunghi sono ideali per abbracci molto, molto lunghi e ne abbiamo la conferma: che tenerezza vedere come le giraffe si coccolano.
I cammelli aggraziati
Pochi passi e ci troviamo faccia a faccia con una famigliola di cammelli. Passi aggraziati e lunghe ciglia, ci guardano ruminando, come non adorarli! Spieghiamo ai bambini che questi curiosi animali possono stare una settimana senza bere, ma attenzione: le gobbe non sono “cisterne d’acqua” bensì depositi di grasso una specie di combustibile da utilizzare durante i periodi di carestia!
Le voliere
Entriamo, attraversando una tenda, in un paesaggio ricco di vegetazione. Qui ci accompagnano anatre, gibboni, cicogne, piccoli fenicotteri rossi, beccaccia di mare, gru e ibis. Siamo in mezzo alla voliera europea e a quella sudamericana.
Scopriamo i pellicani che con un’andatura curiosa e goffa, si mettono in posa per farsi fotografare. Non sembrano infastiditi dalla nostra presenza, così proviamo a imitarne i movimenti e ci inoltriamo verso la zona dei felini.
I felini in siesta
Siamo entusiasti, leggiamo la cartellonistica descrittiva, cerchiamo i felini.
Con questo caldo sono tutti appisolati e ben nascosti, è una bella sfida riuscire a scovarli!
Numerosi giochi, sacchi appesi, palle, copertoni delle ruote, popolano gli habitat, i bambini sono sorpresi, anche questi animali feroci “giocano”?
Con questo caldo, i felini preferiscono oziare, cerchiamo di scovarli ed è interessante vedere una ferocissima tigre dormire zampe all’aria con l’aria di un piccolo gattino. Abbiamo la fortuna di vedere sveglio il re della foresta, il maestoso leone accompagnato da una leonessa.
Lungo le pareti delle gabbie ci sono dei fori posizionati a “misura bambino” che permettono loro di osservare gli animali anche in quei tratti dove non c’è il vetro.
Le otarie ballerine
È arrivato il momento di conoscere gli ospiti più esibizionisti del parco, le otarie, che in coppia nuotano nella vasca attirando l’attenzione dei visitatori con richiami, piroette e salti. Rimaniamo stupiti nel vedere che uscendo dall’acqua si siedono e si mettono in posa guardandoci.
Il pigro bradipo
Ogni ambiente è progettato nel rispetto delle esigenze di vita degli animali che ospita, per ogni specie vengono tenuti in considerazione le abitudini sociali, alimentari e comportamentali.
Abbiamo la fortuna di vedere un bradipo che lentamente (molto lentamente) si avvicina ad una carota per portarsela (sempre lentamente) alla bocca.
Il boa e il drago barbuto
Pervasi da questa tranquillità, ci avviciniamo alla teca del boa costrittore. Nascosto tra i rami ha un aspetto ingannevolmente innocuo.
Rispolveriamo quindi il significato di mimetismo, bambini occhi aperti, dobbiamo scovare il drago barbuto, trovarlo non è facile, come non lo è definire il colore che ha assunto!
Le scimmiette acrobatiche
Ci lasciamo catturare dalle scimmiette (macao, leontopiteci, tamarin) e dalle loro acrobazie, chissà perché questi allegri animaletti ci ricordano i bambini che teniamo per mano! Si rincorrono, saltano, si siedono vicine per poi farsi i dispetti!
Lungo il percorso abbiamo incontrato anche dei pappagalli dal piumaggio sgargiante, così abbiamo continuato la camminata al ritmo di “Per mille dobloni” “Avanti ciurma!” “All’arrembaggio!”
La fattoria
Ed eccoci arrivati alla fattoria, qui si respira aria di casa, anche se in realtà ci troviamo davanti a delle caprette tibetane. Con qualche monetina è possibile acquistare del mangime, loro lo sanno e sono tutte ammassate nella staccionata facendo a gara con spintoni e scornate per mangiare dalle manine dei bambini. Qui incontriamo anche galline, conigli e un bue che con la sua lunga frangia sembra appena uscito dal parrucchiere.
Gli ippopotami
Usciamo dalla fattoria ed eccoli! Tondi, enormi, lucidi, sorretti da zampe apparentemente corte, sono loro, gli ippopotami! Con andatura lenta e pesante si avvicinano all’acqua. Il loro nome significhi cavallo di fiume, data la sua “doppia” vita fuori e dentro l’acqua.
Le zebre e altri ospiti dello zoo
Possiamo anche ammirare un grande recinto con le zebre, ce ne sono parecchie, e nessuna è identica all’altra, ognuna con strisce uniche e distintive.
Vediamo anche canguri, struzzi e testuggini delle Seychelles davvero giganti, intente a mangiare peperoni e zucchine. Ci sono anche i cani delle praterie indaffarati a scavare numerose gallerie.
La capanna Zulu
Molto interessante è la capanna Zulu, dove troviamo riproduzioni di escrementi animali, orme e crani, per imparare che osservare attentamente può darci numerose informazioni sugli animali.
Dove mangiare al Parco Zoo Punta Verde
Abbiamo pranzo e bibite al sacco, così, anche se il Parco Zoo Punta Verde ha un ristorante self-service e un bar, approfittiamo delle comode aree picnic e poi facciamo una breve pausa nell’area giochi.
Al Parco Zoo Punta Verde per imparare ad osservare
Questa visita è stata un’esperienza di “osservazione” che ci ha permesso di stare a contatto con la natura e di vedere, grazie ai fiocchi appesi ai cartelloni descrittivi, che lo zoo accoglie molte nuove nascite, in un ambiente che rispetta le abitudini di tutti gli animali.
Il tempo necessario è di circa 2 ore e mezza, ma io vi consiglio di trascorrere qui più tempo assaporando tutto quello che il parco offre.
Leggi anche la nostra Guida sui Parchi Faunistici in Veneto per famiglie.
0 commenti