Il 24 gennaio si celebra la Giornata Mondiale dell’Educazione. La domanda sorge spontanea: ce n’era bisogno? Praticamente ogni giorno ci viene ricordato che è la giornata Internazionale di qualcosa: degli UFO, degli Hamburger, del Backup (si, tutte queste “ricorrenze” esistono). La giornata dell’Educazione però è una cosa diversa: e, si, ce n’era e ce n’è ancora bisogno.
Dovremmo saperlo bene. L’Italia ha una lunga tradizione pedagogica e un ricco patrimonio educativo composto da figure storiche come Maria Montessori, Bruno Munari e Gianni Rodari, per citarne solo alcune.
Da Maria Montessori a Gianni Rodari: la tradizione pedagogica in Italia
L’educazione prescolare secondo Maria Montessori
Maria Montessori, per esempio, ha rivoluzionato il mondo dell’educazione infantile con il suo approccio centrato sul bambino. Le sue idee, che promuovono l’autonomia, l’autoapprendimento e l’importanza dell’ambiente fisico nell’apprendimento, hanno ispirato generazioni di educatori e continuano ad essere un punto di riferimento nell’educazione prescolare.
L’educazione artistica secondo Bruno Munari
Analogamente, Bruno Munari ha lasciato un’impronta indelebile nel campo dell’educazione artistica. Con la sua enfasi sul gioco creativo e sull’esplorazione sensoriale, Munari ha mostrato come l’arte possa essere un potente strumento per lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini.
L’educazione alla fantasia e alla creatività secondo Gianni Rodari
Gianni Rodari, con la sua prolifica produzione letteraria per l’infanzia, ha insegnato l’importanza della fantasia e della creatività nel processo educativo. Le sue storie, ricche di allegorie e di lezioni morali, hanno formato generazioni di giovani lettori, stimolando la loro immaginazione e il loro senso critico.
Che cosa si intende con il termine educazione?
Queste “lezioni” devono ricordarci che con la parola Educazione non si intende solo l’essere bravi e zitti seduti tra i banchi di scuola, o il sapere-come-ci-si-comporta-a-tavola. Personaggi come quelli che abbiamo citato ci ricordano che l’educazione non si limita alla pura trasmissione di conoscenze, ma che mira a sviluppare il pieno potenziale di ogni individuo: una pratica a tutto tondo che deve coinvolgere attivamente gli studenti, stimolando la loro curiosità, la loro capacità di pensiero critico e la loro creatività.
Cos’è la Giornata Mondiale dell’Educazione?
Una Giornata Mondiale non serve solo a celebrare le cose: spesso le ricorrenze hanno lo scopo di ricordarci quello che ancora c’è da fare in un certo campo. L’istruzione, oggi più che mai, è vista come una chiave per affrontare sfide globali come le disuguaglianze sociali, la crisi climatica e il divario digitale. Questo richiede un impegno concreto per garantire l’accesso universale a un’educazione di qualità e l’adattamento dei metodi didattici alle esigenze del XXI secolo.
Il nostro mondo richiede ragazzi consapevoli, attenti, critici, pronti alle sfide del mondo digitale: ed è difficile costruirsi queste competenze in uno scenario dove il divario digitale è ancora così ampio e spesso le infrastrutture dedicate alla formazione (le scuole ma non solo) sono sovraffollate e a malapena operative.
In questo contesto, è fondamentale riconoscere e celebrare il ruolo indispensabile degli educatori. Ogni giorno, professionisti dedicati affrontano sfide immense che vanno dalla banale burocrazia fino alle nuove complessità dell’istruzione digitale, il tutto mentre navigano (come noi tutti) in questo periodo di grandi turbolenze sociali e ambientali.
La Giornata Mondiale dell’Educazione è anche un momento per riconoscere il loro impegno e per dire loro ‘Grazie’.
L’educazione è a 360 gradi negli articoli della nostra rubrica Educazione e scuola: troverai riflessioni sui temi più attuali, regali educativi, corsi online, campi estivi, e tante altre guide utili.
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