Ciao Marianna! Grazie per aver collaborato a questo progetto con una delle tue strepitose illustrazioni! Presentati ai lettori di Kid Pass!
Sono Marianna Balducci, illustratrice freelance. Il disegno è il mio lavoro e il mio modo preferito di esplorare il mondo. Mi piace sperimentare linguaggi visivi diversi (spesso mixo disegno e fotografia), strumenti analogici e digitali. Lavoro per la pubblicità e l’editoria per bambini e ragazzi.
Abbiamo anticipato che sei Romagnola, in che città dell’Emilia Romagna vivi e cosa rappresenta di più la tua terra?
Sono nata e vivo a Rimini, una cittadina affacciata sull’Adriatico piena di contraddizioni ma anche di slanci creativi. Difficile sintetizzare la ricchezza di una regione come l’Emilia Romagna in poche parole, ma tra i suoi innegabili vanti di sicuro ci sono prodotti enogastronomici da leccarsi i baffi (come la pasta fatta in casa, il parmigiano reggiano, la piadina,…), l’università più antica del mondo occidentale (l’Alma Mater studiorum di Bologna), tanta arte (da quella antica dei mosaici bizantini di Ravenna a quella custodirà tra le note di Toscanini a Parma,…). Da riminese non posso poi non pensare a un personaggio come Fellini, un visionario che ben sintetizza la vitalità e la forza di carattere (anche nei suoi aspetti controversi) della mia terra.
Il mondo è in ginocchio a causa di questa pandemia, com’è vivere questo momento storico nella tua regione?
Siamo una delle 4 regioni più colpite dall’epidemia, le misure restrittive per il contenimento dei contagi sono arrivate molto presto qui dopo le prime zone rosse del nord Italia. Come in molti altri territori più interessati, ci sono state non poche incertezze sull’interpretazione delle misure, ma anche un sistema sanitario solido ed efficiente, stando ai bollettini giornalieri. Per quel che riguarda il mio piccolissimo osservatorio riminese, tra le preoccupazioni economiche maggiori c’è quella della stagione turistica, non solo risorsa per interi settori professionali ma anche occasione di connessioni nuove tra idee e persone. Non so cosa ci riserva il futuro, ma confido nel fatto che la vivacità di pensiero e azione della mia terra si riveli non solo una romantica consolazione per gli animi, ma soprattutto una risorsa strategica determinante.
Ci hai fatto dono di un’illustrazione straordinaria: una bambina in una clessidra. Come hai scelto il soggetto?
Ho disegnato questo personaggio nella clessidra mentre ascoltavo la diretta Instagram di Giovanni Boccia Artieri e Paolo Labichino, due professionisti della comunicazione che hanno aperto un osservatorio quotidiano sulla comunicazione ai tempi del covid19. Si parla sempre di molte cose, quella sera si parlava del tempo in lockdown e di come le generazioni più giovani vivessero questa apnea in modo totalmente diverso rispetto agli adulti. Il mio personaggio somiglia a una bambina, ma in fondo siamo tutti noi (bambini e adulti), indifesi, alle prese con un tempo nuovo con cui fare i conti che un po’ ci opprime, un po’ ci congela, un po’ ci offre nuovi strumenti per costruire qualcosa di nuovo.
Quale frase sceglieresti per accompagnare la tua illustrazione?
Il tempo era tutto. Il tempo è cambiato. Cosa state facendo del vostro tempo ora?
E’ arrivato il momento di congedarci, certi di poterti ritrovare tra le pagine dei tantissimi libri che hai illustrato e a cui stai lavorando. Manda un saluto ai piccoli lettori di Kid Pass!
In un’intervista, l’astronauta Samantha Cristoforetti ha detto che dobbiamo provare a vivere questo periodo di reclusione come se fosse una missione a lunga permanenza. Quindi, bambini, siamo in missione, concentrati e coraggiosi proprio come gli astronauti e ci verranno nuove idee luminose come le stelle.
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