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Il teatro è la metafora della vita

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Insegnante di recitazione, improvvisazione e movimento, Stefania Martinelli racconta come è possibile avvicinare i ragazzi a questa arte.

Insegnante di teatro, regista, drammaterapista, docente di tecniche e strategie creative presso il MIP, la School of Management del Politecnico di Milano. Da sempre impegnata nel teatro e nella formazione, anche per ragazzi: ci racconti brevemente il suo percorso.

Ho iniziato a studiare teatro a 8 anni. Trent’anni fa era un’attività di nicchia solo per veri appassionati ed io ero una di quelli. Talento e passione mi hanno portata avanti e da allora non ho mai smesso di “stare” nel teatro, dapprima come attrice poi come insegnante e regista. Ho studiato molto all’estero e ho avuto la fortuna di formarmi alla pedagogia teatrale attraverso la scuola russa che è una delle migliori. Il teatro è molte cose, non solo andare in scena. Ho sempre trovato interessante conoscere ed usare tutte le potenzialità di quest’arte. Così ho fatto e faccio ogni giorno nei vari ruoli che ricopro.

E’ insegnante di recitazione, improvvisazione e movimento scenico presso il Centro Teatro Attivo di Milano, realtà iscritta nel nostro portale Kid Pass: qual è l’offerta che dedicate ai ragazzi?

La migliore offerta possibile! Il Centro Teatro Attivo nasceva 30 anni fa proprio come scuola di teatro per bambini e ragazzi e da sempre si caratterizza come la migliore realtà lombarda del settore. Al CTA i ragazzi possono studiare recitazione a tutti i livelli, musical, doppiaggio e spesso alcuni allievi bambini sono diventati poi dei seri professionisti del teatro e io ne sono la testimonianza vivente, infattiIl mio primo corso di teatro all’età di 8 anni lo feci proprio al CTA!

Come e perché ha deciso di dedicarsi al teatro per bambini e ragazzi?

Avevo 21 anni, ero appena tornata da New York dove avevo studiato Acting alla N.Y. University nel Dipartimento delle Arti e dello Spettacolo (TISCH), fu lì che Nicoletta Ramorino e Annina Pedrini, direttrici del CTA, mi chiesero di fare una prova per guidare un corso di recitazione per bambini. La prova andò bene, il corso anche, lo spettacolo finale andò benissimo e così iniziai… E la soddisfazione in termini di rapporti umani e artistici che i bambini e i ragazzi mi danno è il motivo per cui non ho ancora smesso.

Come si avvicinano i bambini al teatro e allo spettacolo dal vivo?

Sono curiosi, eccitati, chiassosi ma anche molto responsabili rispetto al progetto di spettacolo finale, per esempio. I bambini si divertono tantissimo ma al contempo imparano che si tratta di un’attività regolata da leggi precise senza le quali non si farebbe più teatro ma solo vaghe fantasie. E’ infatti un’arte che pone al confronto con sé stessi, la relazione con l’altro, la messa in azione delle idee, il riconoscimento dello spazio esterno ed interno a noi stessi, l’uso dell’immaginazione e della capacità di esprimersi attraverso le immagini. Il qui ed ora continuo, la concentrazione e tanto, tanto altro ancora che il bambino pian piano assorbe e fa suo.

Quali sono le tecniche che normalmente usate con i ragazzi per insegnare loro ad esprimersi liberamente?

Esercizi eterogenei che hanno come protagonisti principali il corpo e la voce. Il teatro è vita, metafora della vita, e la vita è pensiero in azione e il mezzo per trasformare un’ idea in azione è il corpo: un corpo espressivo è strumento fondamentale nel teatro che è luogo d’azione per eccellenza. E poi ovviamente la voce che è pensiero-intenzione e che nasce dal corpo. Attraverso il rapporto con la musica, l’improvvisazione, il mimo, la drammatizzazione portiamo i ragazzi ad esprimere il proprio potenziale creativo all’interno del gioco teatrale. Senza dimenticare il divertimento: per lasciarsi andare liberamente, non deve mai mancare.

Quali sono le differenze che maggiormente riscontra nell’insegnare ai bambini e ai ragazzi rispetto all’insegnamento rivolto agli adulti?

I bambini e i ragazzi hanno meno maschere quindi sono più liberi di indossarne di nuove per poi liberarsene più facilmente. Hanno meno blocchi, meno paure, sono più in contatto con la loro vera natura, sono meno giudicanti e hanno meno il timore del giudizio per cui sono più liberi di esprimersi attraverso il teatro. Ridono ancora molto e hanno ancora molta voglia di mettersi in gioco. Mediamente un bambino entra nel gioco del teatro buttandosi allo sbaraglio mentre un adulto porta nel teatro tutte le sue fragilità e va, paradossalmente, tenuto per mano come un bambino. Ciò che accade a tutti però dopo i primi due, tre mesi è che si comincia a godere dei meravigliosi privilegi che il teatro offre: presenza in se stessi pur immaginando di essere altro e altrove, rinnovamento continuo, contatto con le proprie emozioni e con quelle degli altri, creazione di parole, luoghi, oggetti, situazioni. Una vera magia che appassiona tutti.

Che progetti ha per il futuro?

Per tantissimi anni mi sono dedicata al teatro puro, chiamiamolo così, oggi pur continuando ad occuparmene ho la fortuna di insegnare anche presso il MIP, la School of Business dell’Università Politecnico di Milano che tre anni fa mi ha chiesto di creare un corso ad hoc per manager e imprenditori. Così ho creato “Get Creative” Creative Training for Creative Strategies2, un percorso che potenzia l’approccio creativo alla realtà personale ed aziendale ed insegna al businessman a risolvere creativamente e concretamente molteplici sfide e problemi. Perché senza una vita creativa non esiste neanche un business creativo, innovativo e competitivo! In Get Creative ho coniugato l’esperienza teatrale con l’esperienza di coach aziendale e gli studi fatti presso la Stanford University in materia di creatività ed innovazione. Per cui l’obiettivo del prossimo futuro è occuparmi di sviluppare le mie collaborazioni in materia di creatività e business con le Università e le aziende in Italia e all’estero. E ovviamente teatro e ancora teatro e sempre teatro!

Maila Nuccilli

Maila Nuccilli

Giornalista pubblicista, fin da bambina affascinata del mondo dei mass media (tv, cinema, e giornalismo) e da sempre appassionata di comunicazione, campo nel quale lavora da oltre 15 anni. Ha iniziato a collaborare con Kid Pass dagli esordi. Attualmente, seguendo la sua passione per il cinema, cura in particolare la sezione sui film e le serie TV dedicate a bambini e ragazzi, oltre ad altri temi e consigli utili ai genitori.

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