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Home » Bambini e salute » Psicologia per bambini » Dormire nel lettone: sì o no?

Fino a quando va bene far dormire i propri bambini nel lettone? E’ una domanda che molti genitori si pongono. La dottoressa Angelica Irene Dragone, Psicologa Psicoterapeuta del Policentro Pediatrico e Donna di Milano ci offre alcune importanti riflessioni sul tema e consigli utili per abituare il bambino a dormire nel suo lettino in autonomia.

Lettone o lettino? Psicologia: le considerazioni dietro questa scelta

Il tema del lettone è oggetto di dibattito poiché coinvolge molteplici considerazioni sul fronte pedagogico, educativo, psicologico e culturale. Prima di tutto ci tengo a chiarire che questi sono spunti di riflessione a carattere psicologico, senza nessun giudizio rispetto ad altre scelte dettate, ad esempio, dalla disponibilità ridotta di spazi.  

Tutelare la sicurezza del bambino: rischi del co-sleeping

Spesso, dopo le dimissioni ospedaliere, l’indicazione è quella che il bambino non dorma con i genitori, ma in un proprio lettino accanto a loro. Nonostante il bisogno di vicinanza, la comodità di avere il bambino accanto durante l’allattamento o per affrontare i risvegli notturni è opportuno, infatti, tutelare la sicurezza fisica, evitando potenziali pericoli come cadute o schiacciamenti.   

Proteggere le relazioni già esistenti: il lettone come luogo della coppia

Il ritorno a casa coinvolge completamente tutto il nucleo preesistente, l’equilibrio si deve ricostruire, in un reciproco adattamento che tuteli però le relazioni già esistenti, compresa quella di coppia e genitoriale: il lettone è il luogo della coppia, dei genitori, della loro intimità. Il bambino può avere un suo posto definito, prima accanto al lettone, successivamente passerà nella cameretta, il luogo dei bambini. 

Esplorare le motivazioni e i bisogni soddisfatti dalla scelta

Quando si decide se far dormire il bambino nel lettone o in un letto separato, è importante considerare quale bisogno si desidera soddisfare e quali motivazioni stanno dietro a questa scelta. Spesso è il genitore che, per comodità, paura, voglia di vicinanza, dinamiche di coppia, sceglie di accoglierlo nel lettone. 

Come abituare il bambino a dormire nel suo lettino

È importante accompagnare il bambino a vivere il suo letto e spazio in autonomia, incoraggiando gradualmente l’indipendenza e la gestione delle proprie emozioni legate al sonno. Le paure si affrontano insieme, questo è un bel messaggio da trasmettere. 

bambino dorme da solo nel lettino

Sviluppare l’autonomia del bambino: il letto come spazio identitario

È fondamentale riflettere sul fatto che il letto rappresenta un importante spazio identitario, e avere un lettone riservato ai genitori rinforza la coppia e favorisce il riconoscimento di ruoli, l’autonomia e l’indipendenza del bambino. Anche questo è un passaggio importante in cui il bambino deve essere accompagnato e attraverso il quale si trasmette un senso.

Questo può essere uno dei modi di restituire e riconoscere al figlio la sua identità di individuo completo e con un ruolo preciso. A volte nelle dinamiche di coppia, nelle separazioni o in casi di assenza di uno dei due genitori, il figlio “occupa” un posto che, dal punto di vista identitario e simbolico, non è il suo. Inoltre, preserva il bambino in caso di successivi cambiamenti, non sentirà di essere allontanato, ad esempio in caso di ricostruzione di una nuova coppia o del ritorno del genitore. 

Creare momenti di vicinanza alternativi con il bambino

Scegliendo l’opportunità di far dormire il bambino in un letto separato, e poi in un ambiente separato, è essenziale trovare altri momenti di vicinanza e connessione. Ad esempio, si possono stabilire rituali speciali come leggere una storia insieme prima di dormire, dedicare del tempo di qualità durante il giorno per giocare e interagire con il bambino.

storie della buona notte

Questi momenti aiutano a mantenere un legame affettivo forte e a supportare lo sviluppo emotivo del bambino e la sua capacità di introiettare le figure genitoriali. 

Tutti insieme nel lettone: l’eccezione che rende il momento speciale

Le eccezioni ci sono sempre, anche per il lettone, quando il bambino è malato, la mattina dei weekend: limitarle a momenti particolari permetterà a tutta la famiglia di viverle appieno e per quello che sono, momenti speciali, di condivisione intima e giocosa. 

Per approfondire, leggi anche: I disturbi del sonno

Angelica Irene Dragone

Angelica Irene Dragone

La Dottoressa Angelica Irene Dragone è una Psicologa e Psicoterapeuta del Policentro Pediatrico e Donna di Milano, specializzata in Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia. E' inoltre Specialista in Psicologia Giuridica e dell'Età Evolutiva.

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