Cucina vegana e vegetariana e bambini, un binomio possibile? Ne abbiamo parlato con il giovane chef padovano Martino Beria, co-fondatore del portale di ricette veg lacucinavegetariana.it
Toccare, assaggiare, annusare: è così che nasce nei più piccoli la consapevolezza del cibo e dei sapori. Senza dimenticare che a tavola l’esempio dei genitori è fondamentale. Queste le regole fondamentali per avvicinare i bambini alla cucina, anche vegetariana, secondo Martino Beria, che con il team di lacucinavegetariana.it conduce corsi e conferenze di cucina al 100% vegetale, collabora con diverse riviste e offre consulenze aziendali in ambito vegan. Per Martino la cucina è prima di tutto ricerca della giusta armonia tra sapore e ingredienti di qualità, nel rispetto del pianeta e di tutti gli esseri che lo abitano.
Cucina vegana e vegetariana: perché ha scelto questa specializzazione?
Sono diventato vegetariano di pari passo con il mio sposare la filosofia buddista e, dopo un anno di prova con questa alimentazione, ho sentito l’esigenza di spingermi oltre. Non poteva bastare eliminare la carne, volevo togliere anche i prodotti di origine animale. Ovviamente prima ho dovuto sperimentare su me stesso e studiare approfonditamente la dieta vegana dal punto di vista nutrizionale e poi, avendo certezza della fattibilità, ho iniziato ad applicarla in cucina a livello professionale. Avverto nel pubblico italiano un forte interesse per il cibo vegano di qualità: molti hanno l’esigenza di trovare chi possa prepararlo e spiegare loro come potersi arrangiare a casa, per affrontare scogli tecnici come la mancanza dell’uovo nella pasticceria. Così, per uno chef la cucina vegana dev’essere una sfida gastronomica, tecnologica e comunicativa, e insomma… a me le sfide piacciono sempre!
Quando è nato il suo amore per la cucina? Qual è il ricordo più bello legato al cucinare?
La mia passione nasce nella cucina di casa della nonna, dalla quale ho appreso il gusto per il buon cibo! Da piccolo ero molto schizzinoso, ma altrettanto curioso e creativo, così leggevo le riviste di gastronomia con la mamma e tentavo di sperimentare il più possibile. Sta di fatto che la cucina, oltre ad essere stata una passione e una curiosità, è stata anche una forte esigenza, come è sempre stato sin dall’inizio della storia umana: l’uomo ha fame, si mette in piedi, si muove e cerca di soddisfare il bisogno di alimentarsi. Così a 11 anni, tornavo da scuola e spesso mi preparavo il pranzo: la fame genera ingegno e movimento!
Dieta vegetariana e/o vegana anche per i bambini? Con quali accortezze?
Per i bambini, al di fuori del periodo di allattamento, lo svezzamento vegano è non solo possibile ma anche auspicabile. Ci sono delle accortezze alle quali attenersi, come evitare il glutine oppure gli alimenti integrali perché sono troppo difficili da digerire e quindi da metabolizzare dall’organismo del piccolo. Nella fase delicata dello svezzamento è consigliabile farsi seguire da un pediatra specializzato e preparato sulla dieta vegana: per fortuna in Italia ce ne sono sempre di più. E poi, senza entrare troppo nello specifico, consiglio di consultare le numerose fonti autorevoli che oggi possiamo trovare online e su carta stampata.
La maggior parte dei bambini, crescendo, attraversa una fase in cui rifiuta le verdure e i genitori faticano a far mangiar loro qualsiasi cosa sia “verde“: come si può spiegare questo fatto e come si può prevenire/affrontare?
Da chef ritengo che sia necessario abituare i più piccoli a conoscere ed esplorare il gusto e le consistenze dei diversi alimenti, tenendo presenti quelli che sono istinti primordiali insiti in ogni bambino: il rifiuto verso il colore viola o verde, ad esempio, è dovuto ad un istinto di protezione dalle piante velenose. Se siamo consapevoli di questo, potremo giocare con i colori in modo da stimolare la curiosità dei nostri figli e abbattere pian piano queste barriere istintive. E ricordiamo che noi genitori siamo il primo modello per i nostri figli. Non possiamo aspettarci che loro mangino e seguano abitudini che noi per primi non rispettiamo: Mio figlio mangia poca verdura!, si lamentano molti, ma poi sono i primi a non assumerne. Dare il buon esempio è il primo step in questa fase.
Che reazione hanno i bambini ai menu che proponi?
Portando un esempio da casa, il fratello più piccolo di mia moglie, otto anni e un testone di capelli biondi, non vede l’ora di venire a passare le giornate estive da noi e sperimentare nuovi sapori, nuovi piatti, spesso non “facili“. Direi che con i bambini la comunicazione è tutto. Bisogna sintonizzarsi con i loro interessi e le loro modalità di apprendimento e stimolare la loro fantasia, poi va da sé!
Ci suggerisce una ricetta semplice, veloce e sana a cui nessun bimbo potrà dire di no?
I bambini hanno bisogno di contatto con il cibo vero, quello preparato in cucina, con le loro mani: solo così avranno lo stimolo ad assaggiare, e l’assaggio è il culmine del lavoro portato a termine.
A proposito del colore verde, mi sento di proporre delle polpettine di zucchine e menta che saranno sicuramente curiose e di facile approccio, bellissime da preparare assieme!
Eccovi il link della ricetta: http://www.lacucinavegetariana.it/ricetta/polpette-di-zucchine/
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