Quando la famiglia è esigente e non si accontenta delle splendide spiagge della Sardegna sud occidentale, ma vuole conoscere più intimamente l’isola con i bambini, ci sono davvero tante cose da fare e vedere per una vacanza esperienziale, il cui ricordo rimanga scolpito nei piccoli cuori.
Noi ve ne suggeriamo otto, tra archeologia, arte e natura, per un’esplorazione a tutto campo.
1 – San Gavino Monreale
San Gavino Monreale è conosciuta per due motivi, la produzione dello zafferano, che potrete acquistare nei numerosi negozietti, e i murales che impreziosiscono il centro storico.
Il primo fu realizzato nel 2013 per commemorare un concittadino prematuramente scomparso, strappando al degrado una piazza importante della cittadina. Da lì la visione… la street art poteva fungere da strumento di riqualificazione urbana e volano per l’impresa turistica.
Ad oggi la cittadina è tappezzata di straordinarie opere di artisti sardi e internazionali.
2 – Nuraxi Barumini
Si tratta di un sito nuragico stratificato, in quanto è stato abitato continuativamente per 2000 anni. Nel 1997 è stato dichiarato Patrimonio UNESCO.
Il Nuraghe centrale a torre di forma tronco-conica è precipitato, probabilmente costruito a secco a protezione di un pozzo d’acqua. Successivamente gli furono costruite intorno quattro torri per rafforzarne la difesa. La visita guidata, obbligatoria, dura circa un’ora.
3 – Grotta di Su Mannau
Pronti a calarvi nella magia sotterranea dell’Iglesiente, tra rocce rosse, laghetti trasparenti, candide stalattiti e stalagmiti?
Le grotte di Su Mannau, nel territorio di Fluminimaggiore, sono un complesso carsico vecchio 540 milioni di anni, ma ancora in evoluzione, con due vaste aree: la sala archeologica e la sala speleologica.
La sala archeologica è un grande tempio ipogeo dell’epoca prenuragica, mentre la sala speleologica prevede un’escursione di un’ora, che si snoda su passerelle sospese su sale, cascatelle e laghetti d’acqua limpida.
4 – Galleria Henry
“Conta le gocce del mare, conta i granelli di sabbia, avrai contato i nostri sospiri nel cuore della terra”.
Con questi versi Manlio Massole, insegnante, minatore e poeta del Novecento racconta la fatica che ha segnato la storia e la vita delle persone di questa parte dell’isola, fino agli anni Settanta.
Il Parco geominerario del Sulcis Iglesiente è unico al mondo, un monumento alla tecnologia industriale e alla fatica degli uomini, lungo una costa straordinaria.
A Planu Sartu, Buggerru, la più importante opera mineraria è senza alcun dubbio la Galleria Henry.
Scavata nel 1865, consentiva il trasporto dei minerali per mezzo di una rotaia dai cantieri sotterranei alle distanti laverie. Posta a cinquanta metri sul livello del mare, al di sopra dell’abitato di Buggerru, attraversa per circa un chilometro il locale altopiano.
Il tunnel imponente di circa ottocento metri, messo in sicurezza, illuminato e dotato di indicazioni, è oggi accessibile con la guida in tutta tranquillità.
5 – La grotta di Santa Barbara
La grotta di Santa Barbara, situata all’interno della Miniera di San Giovanni a Iglesias, fu rinvenuta casualmente dai minatori nel 1952, durante lo scavo di un pozzo.
È fruibile nel primo tratto grazie a un trenino che attraversa la galleria, a quota 150 metri sul livello del mare, dopo un percorso di 700 metri lineari dall’ingresso.
Caratteristici i cristalli tabulari di barite bruno scuro, che ricoprono le pareti e le concrezioni candide e opalescenti di calcite, con stalattiti e stalagmiti alte fino a venticinque metri.
6 – Porto Flavia
Monumento di archeologia industriale, ma soprattutto rivoluzionario capolavoro di ingegneria, che migliorò le condizioni di lavoro dei minatori e ottimizzò tempi e costi di trasporto del minerale.
Prima della sua progettazione, i minerali erano caricati a mano su piccole imbarcazioni e poi trasportati al porto di Carloforte. Qui grandi navi li imbarcavano per distribuirli in tutto il mondo.
Dal 1924, grazie a Porto Flavia, il sistema mutò. I minerali, trasportati attraverso una ferrovia dentro la falesia, venivano poi scaricati dai vagoni dentro grandi silos. Un innovativo sistema di nastri trasportatori trasferiva i minerali direttamente all’interno delle stive delle grandi navi, ormeggiate proprio di fronte al promontorio.
Durante la visita guidata di Porto Flavia percorrete la galleria superiore, fino a raggiungere la terrazza da cui godere del panorama unico.
7 – Cala Domestica
Cala Domestica è una profonda insenatura, riparata dai venti, con una spiaggia di sabbia ambrata, soffice e compatta. Tutta intorno, la macchia mediterranea regala i tipici effluvi di rosmarino, elicriso e salvia selvatica. Davanti, si affaccia un mare tra i più belli della Sardegna del sud, dai colori turchese e azzurro, perfetto per semplici bagni o snorkeling esaltanti. La spiaggia di Cala Domestica è facilmente accessibile, è dotata di ampio parcheggio, area di sosta per i camper, punto di ristoro e passerella d’accesso.
Raggiungete anche la torre spagnola del XVIII secolo, per uno skyline indimenticabile.
8 – Area archeologica di Nora
Raccontate ai bambini le leggendarie origini di Nora, fondata – sembrerebbe- dal principe Norax, figlio del re dei Tertessi, un mitico popolo che viveva al di là dello stretto di Gibilterra. Norax qui approdò e fondò una prima colonia, conquistata prima dai Fenici, poi dai Cartaginesi e infine dai Romani. Proprio loro la resero grande e fiorente, costruendo templi, terme, il foro, acquedotti ed impianti fognari e tre porti.
La visita all’Area Archeologica di Nora può essere fatta sia in autonomia, con l’aiuto dell’App, ma anche con la guida, compresa comunque nel prezzo di ingresso al sito archeologico.
Già che siete nella Sardegna meridionale, pianificate anche una visita a Cagliari con i vostri bambini!
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