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In Trentino Alto Adige con i bambini, esperienze uniche

da Trentino Alto Adige

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Una vacanza in Trentino Alto Adige con i bambini è una garanzia di esperienze uniche! Il Trentino è infatti una delle regioni italiane più strutturate per offrire servizi di qualità alle famiglie. In questo articolo vogliamo accompagnarvi a caccia di avventure originali e coinvolgenti, dalla cima di una falesia alle viscere della terra. Per osare ed entusiasmarvi nella vostra prossima villeggiatura.

Arrampicata con i bambini in Trentino

Che siate provetti climbers o vogliate sperimentare una nuova emozionante disciplina con tutta la famiglia, il Trentino con le sue spettacolari falesie è il posto giusto per voi.
Se siete alla prima esperienza però, affidatevi a esperte guide alpine, per imparare ad arrampicare in tutta sicurezza.

La falesia al Muro dell’Asino

La falesia al Muro dell’Asino, a Laghel di Arco, ha un settore attrezzato con una decina di vie dedicate ai bambini. È stato creato infatti un piccolo Park su massi calcarei, con prese grandi, appigli e appoggi naturali che facilitano le prime avventure su roccia.

Dopo la salita, picnic per tutti nelle aree verdi dotate di tavoli e panche. Attenzione, non essendoci parcheggi ai piedi della parete è necessario lasciare l’auto al santuario di Santa Maria di Laghel e proseguire a piedi per circa venti minuti.

La Falesia Family San Martino

Nei pressi della falesia di Massone, la Falesia Family San Martino è organizzata nel settore Kids, con una parete inclinata con 9 linee di grado 3-4 dedicate ai personaggi di Ice Age, e nel settore Junior, con un muro sub verticale con 8 linee di grado 5-6 dedicata alle avventure di Harry Potter.
In cima alla falesia vi aspetta, come premio per la fatica fatta, un panorama suggestivo dalla meravigliosa terrazza belvedere.

Trentino arrampicata bambini

Andar per borghi fantasma con i bambini in Trentino Alto Adige

Siete mai stati in un borgo fantasma?  Magnetici e desolanti. Luoghi dai quali, solitamente per calamità naturali, la vita è migrata, lasciando case, chiese, palazzi vuoti. Interi centri sgombrati, caduti in rovina, invasi dalla vegetazione che si riappropria dei suoi spazi. Il passare del tempo e l’abbandono li ha trasformati in città fantasma, con tutto il loro carico di romanticismo e di mistero.

Irone

Nei pressi di Ragoli si trova Irone, un piccolo villaggio di origine medievale, che per anni è stato completamente abbandonato. Il borgo si spopolò durante la terribile pestilenza del 1630, la stessa raccontata dal Manzoni nei Promessi Sposi, congelando quindi a quell’epoca l’impianto urbanistico.

Oggi è in fase di recupero: d’estate si ripopola, vengono organizzati eventi di promozione delle tradizioni  e della cultura popolare locale.

Curon Vecchia

L’unico edificio rimasto dell’antico borgo medioevale di Curon Vecchia è il suo campanile, che emerge solitario dalle acque del Lago di Resia. Un’immagine iconica, diventata ormai un’attrazione turistica, che nasconde però una storia molto meno idilliaca.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, infatti, il paese fu raso al suolo (lasciando in piedi solo il campanile della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria) per realizzare l’invaso di un grande bacino idroelettrico. Gli abitanti, raggirati dai grandi gruppi industriali italiani, al fine di portare a termine il progetto, furono costretti a trasferirsi nel paese nuovo.
La costruzione della grande diga nel 1950 unificò i due piccoli laghi presenti all’epoca per creare il più ampio bacino artificiale del Lago di Resia.

Trentino Alto Adige Curon Vecchia

Fare il bagno al lago con i bambini in Trentino

Sono diversi i laghi balneabili in Trentino, e spesso sono anche attrezzati per praticare sport acquatici come sup, canoa, windsurf, vela.

Il Garda

Il Garda trentino con le spiagge più belle è racchiuso tra Riva del Garda e Torbole: una stretta lingua di terra circondata dalle montagne, con possibilità di balneazione libera o presso stabilimenti balneari.
Sabbioni è la spiaggia più spaziosa di Riva del Garda, in parte a prato e in parte ciottolosa, circondata da giardini e romantici salici piangenti. In un contesto paradisiaco si affacciano bar, parco giochi, campetti da beach volley e basket, e per la gioia dei bambini, una piattaforma galleggiante per tuffi e giochi in acqua.

Alla Baia Azzurra invece, molto più selvaggia, si arriva solo a piedi o in bicicletta, percorrendo la ciclabile panoramica che collega Riva del Garda a Torbole. È una spiaggia di sassi, libera, molto tranquilla e con una incantevole vista sulle montagne.

Lago di Molveno

La spiaggia del lago di Molveno, ai piedi delle bellissime Dolomiti di Brenta, offre molteplici attività dedicate alle famiglie. Dodici ettari di spiaggia con fresco prato all’inglese invitano al relax i genitori, mentre i bambini si lanciano nel Playa Park, il centro piscine con scivoli e giochi d’acqua, osano nel Pump Track, una pista modulare composta da gobbe e curve per imparare ad andare in mountain bike o si sfidano al minigolf.

Tra gli sport acquatici che potrete praticare, dalla canoa al sup, dalla vela al nuoto olimpionico, è presente anche quello per i più pigri: una rilassante pedalata su pedalò!

Lago di Caldonazzo

Il Lago di Caldonazzo è il più grande lago che fare parte integralmente del Trentino. Grazie alle temperature miti delle sue acque, che oscillano dai 18° ai 24°C, è tra i laghi più caldi d’Europa. Lungo le rive sono presenti sia spiagge libere che stabilimenti balneari attrezzati.

È inoltre possibile praticare vela, canoa, windsurf, canottaggio e addirittura sci nautico.

Trentino Alto Adige lago Caldonazzo sci nautico bambini

Visita a castelli infestati con i bambini in Trentino Alto Adige

Terra di confine sin dall’epoca dell’Impero Romano, il Trentino è ricco di castelli, fondamentali per tenere sotto controllo le vie d’accesso strategiche. Scopriamone due ancora infestati di streghe e fantasmi! Ghostbusters grandi e piccini, siete allertati!

Castello di Tures

Arroccato su uno sperone di roccia sopra Campo Tures, già dal suo aspetto fiabesco preannuncia magiche storie. La porzione originale del castello di Tures fu innalzata nel periodo romanico dai nobili von Taufers; successivamente fu ampliato e fortificato fino al 1504. Risale a quest’epoca l’attuale configurazione architettonica.

Al suo interno con la guida potrete accedere a circa un terzo del castello con i suoi sessantaquattro ambienti, rivestiti in gran parte in legno, dotati di preziose stufe in maiolica e l’originale mobilio.
Il giardino, il cortile interno, il maschio e la ghiacciaia sono visitabili anche in autonomia.

Con i bambini è assolutamente consigliata la visita guidata, grazie a guide preparate e abituate a interagire con i più piccoli. Molto interessante (soprattutto per loro) la stanza delle torture e la spettacolare armeria; in epoca precovid le guide inscenavano una piccola rappresentazione con i piccoli visitatori, facendo indossare loro veri elmi e reggere spade originali.
Ma veniamo al fantasma!
La leggenda narra che a un giorno dalle nozze contrastate dalla famiglia, il promesso sposo di Margarethe von Taufers, ultima erede della famiglia Taufers, venne assassinato da una freccia avvelenata. La ragazza, sconvolta dal dolore, pianse sconsolata per sette anni,  finché si suicidò, gettandosi dalla finestra.
Ancora oggi è possibile udire i gemiti del fantasma della ragazza, tra gli scricchiolii del legno e il fruscio della foresta circostante.

Trentino Alto Adige bambini Castello Tures (1)

Castello del Buonconsiglio di Trento

Il Castello del Buonconsiglio è il più grande complesso monumentale del Trentino-Alto Adige. Residenza dei principi vescovi di Trento dal secolo XIII fino alla fine del XVIII, è costituito da un’aggregazione di fabbricati non coevi, racchiusi entro una possente cerchia muraria.
Al suo interno è custodito il meraviglioso Ciclo dei Mesi di torre Aquila, uno dei maggiori esempi di Tardo Gotico internazionale.

Questo ciclo affrescato è un prezioso racconto della vita cortese e di quella popolana, alla fine del Trecento nel territorio trentino. I mesi, infatti, per la prima volta non vengono rappresentati tramite una singola attività o elemento, come era in uso, ma attraverso una descrizione articolata e realistica, nella quale, all’interno di preziose scenografie di paesaggi che cambiano con le stagioni, si alternano scene di vita contadina e nobiliare.

Raccontate ai bambini che il castello in origine aveva un nome diverso, Castello del Malconsiglio.
La leggenda narra che in un lontano passato, le streghe abitassero nella parte più antica del castello e la relativa Torre d’Augusto. Volavano sulle loro scope, in preda a riti e danze oscure.

Con il Concilio di Trento, nel 1500, vescovi, prelati e delegati le confinarono nella lontana Val Genova.
I trentini finalmente liberati, come buon augurio per la città, chiamarono il castello “Buonconsiglio”.
Siamo sicuri però che qualche streghetta solitaria non si aggiri ancora nei sotterranei del maniero?

Leggende a parte, la motivazione del cambio del nome è molto più semplice! Il termine “Malconsiglio” deriva dalla fusione delle parole latine mallus publicus e consilium (adunanza pubblica). Quando il castello divenne residenza vescovile, venne modificato in “Buonconsiglio”.

Trentino bambini Castello Buonconsiglio

In miniera con i bambini in Trentino Alto Adige

Visitare una vecchia miniera in disuso con i bambini sarà un’esperienza appassionante, perché i piccoli esploratori sono naturalmente sedotti da percorsi sotterranei, gallerie e caschetti da indossare. Inoltre, può essere un modo per raccontare non solo la nostra memoria storica, ma anche la triste attualità dei bimbi che lavorano nelle miniere di Cobalto in Congo.

La miniera di Predoi

La miniera di Predoi è stata attiva dal 1400 fino agli inizi del ventesimo secolo, per l’estrazione della calcopirite, un minerale contenente rame, metallo duttile e particolarmente pregiato in questa zona.
La vecchia ferrovia della miniera è stata restaurata e conduce i visitatori (equipaggiati di caschetto e mantella) nei primi 940 metri della galleria Sant’Ignazio; la visita guidata prosegue a piedi lungo altre gallerie su due livelli per circa 360 metri.

Durante il percorso la guida racconta ai piccoli visitatori la dura vita dei minatori del passato, le tecniche di estrazione e alla fine con il martello da geologo scalfisce un parete e dona un pezzo di minerale. Esperienza eccitante e istruttiva!

La miniera dell’Erdemolo

La miniera dell’Erdemolo De Gruab va Hardimbl si trova nei pressi del sentiero diretto al Lago di Erdemolo. (Dal parcheggio si procede per circa due chilometri a piedi).

Armati di impermeabili e caschetti, con la guida ci si addentra a piedi tra scale scoscese, cunicoli, antichi passaggi. Gli stessi che dal 1400 al 1600 i minatori percorrevano ogni giorno, a caccia di minerali.
Entravano in miniera all’età di dieci anni. Si suppone che per questo rimanessero molto bassi di statura.

La visita dura circa mezz’ora, ma fuori dalla miniera i bambini possono scatenarsi alla ricerca di minerali nel torrentello sotto la fontana.

Trentino Alto Adige bambini miniera dell'Erdemolo

Siete una famiglia con piccolissimi al seguito? Leggete il nostro articolo Sulle Dolomiti con il passeggino: escursioni a misura di bambino

 

Teresa Scarselli

Teresa Scarselli

Autrice, editor e SMM del portale Kid Pass, si occupa di comunicazione, promozione e fruizione dei Beni culturali. È convinta che qualsiasi viaggio possa essere un’esperienza a misura di bambino… e genitori! Il suo obbiettivo è raccontare e rendere appagante la visita a borghi, città d’arte e musei per tutta la famiglia.

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