Guardiamo ancora il mondo #congliocchideibambini insieme a Candia Castellani e la sua straordinaria regione: la Toscana!

Ciao Candia! Grazie per aver dato voce ai bambini Toscani attraverso il progetto #congliocchideibambini, presentati ai lettori di Kid Pass!

Sono nata a Firenze nel 1978. Onorata di essere nata lo stesso giorno di Michelangelo, disegno da quando avevo tre mesi e mezzo e mia madre, insegnante di arte e disegnatrice, mi mise la matita in mano. Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Firenze, indirizzo Comunicazione e spettacolo mi sono laureata presso il Dams di Bologna, indirizzo Cinema. Durante gli anni di studio ho lavorato presso lo studio di Sergio Staino come assistente e ho collaborato con quotidiani e periodici come L’Unità e Metropoli come ritrattista. In contemporanea ho lavorato come lettrice di libri per l’infanzia e organizzatrice di laboratori artistici per l’infanzia. I miei primi insegnati di illustrazione sono stati Leonardo Mattioli, Linda Wolfsgruber presso Sarmede, Octavia Monaco e Arianna Papini, ma i miei Maestri sono da sempre Riccardo Mannelli, Caravaggio, Michelangelo, Magritte, Freud, De Conno. Ho pubblicato libri illustrati (La Principessa del Taj Mahal, Aliberti Editore Jr.), illustrazioni per riviste specializzate in temi sull’infanzia (Ariete salute Editore) e di letteratura come Il caffè illustrato. Sono stata selezionata da Le immagini della Fantasia, a Sarmede, per la rassegna Fiabe delle Terre d’India. Dal 2015 sono illustratrice, insegnante e direttrice della Scuola di Illustrazione di Scandicci. Dal 2018 collaboro con il Direttivo di Ai, Associazione Autori di Immagini. Selezionata a Lucca Comics Junior 2018 per l’illustrazione “Fantasmagorie”, all’interno del concorso “OLTRE GLI SPAZI INESPLORATI. Sulle tracce di Jules Verne”. Selezionata per Annual 2020 dell’Associazione AI, Autori di Immagini per la sezione Magazine. Da Febbraio 2020 collabora con l’Espresso come illustratrice e ritrattista.

Rappresenti la Toscana che è la tua regione, in che città vivi e cosa caratterizza di più la tua terra?

Vengo da Firenze in Toscana, ma dopo aver vissuto 15 anni a Bologna, pur essendo tornata a Firenze, mi sento sempre molto più bolognese e ci torno appena possibile. La mia è una emigrazione per necessità, ma all’incontrario. Firenze è conosciuta perché… è Firenze. Ok, proverò ad essere concisa per tutte le cose per cui Firenze è conosciuta: abbiamo una campagna bellissima (in cui ho vissuto per tre anni), piena di vigne, ulivi e cipressi. La nostra terra è ocra e si sposa con il verde degli ulivi. Siamo famosi per il vino e l’olio. Le case di campagne hanno mantenuto il profumo della legna bruciata, le travi ai soffitti e i racconti orali tra le pareti. Poi si arriva al centro della città e abbiamo tutto un mondo costruito dal nostro passato, ma che difficilmente riusciamo a far evolvere con la nostra cultura contemporanea. Comunque abbiamo tra i musei più famosi, come gli Uffizi e l’Accademia dove milioni di persone vanno a vedere dal vero il David di Michelangelo, le Chiese adorne di opere d’arte sacra dei più grandi pittori, abbiamo il Duomo di Santa Maria del Fiore e il campanile di Giotto. Abbiamo il Ponte Vecchio sul fiume Arno, abbiamo il Palazzo della Signoria e la Piazza con la Loggia dei Lanzi, dove serpeggia il Ratto delle Sabine, opera che io amo moltissimo. Abbiamo Dante Alighieri e Leonardo Da Vinci. Abbiamo moltissimi illustratori e disegnatori satirici. Attori come Benigni e Francesco Nuti. Abbiamo il Calcio storico fiorentino, siamo tifosissimi della nostra squadra del cuore “La FIORENTINA”. Abbiamo anche Pupo che canta “Firenze Santa Maria Novella” e ci commuoviamo ogni volta, nonostante tutto… Abbiamo la “C” e la “T” aspirata che fa simpatia a tutti, anche se io non la sopporto e ho cercato inutilmente di toglierla con 15 anni bolognesi e imparentandomi con friulani. Ma niente… Pare che la famiglia dei Medici, oltre ad aver costruito quasi un’intera città, abbia inventato anche il gelato. Abbiamo la Ribollita, la Panzanella, i crostini toscani, un sacco di buonissimi insaccati, gli gnudi, la trippa e il lampredotto. Usiamo parole antiche e simpatiche come “seggiola”, “spengi” e “ganzo”. Ma ci tengo a precisare, che non andiamo MAI in giro a chiedere UNA COCA-COLA CON LA CANNUCCIA CORTA CORTA.

Il mondo sta cambiando per adattarsi a questa nuova situazione, com’è vivere questo momento storico nella tua regione?

Firenze nei giorni della pandemia, sembrava un modellino di se stessa. Ho un cugino che fa il tassista e mi mandava i video, era incredibile. Spoglia del tumulto turistico, sembrava nuda davanti al mondo. Era quasi commuovente. Questo però ha portato molti problemi economici alla città e alla popolazione. Tutti coloro che avevano attività e vivevano del turismo sono stati devastati dal lockdown. In città è stato sicuramente più difficile. In campagna invece la situazione è stata sicuramente più tranquilla e nelle zone in cui le case erano molto isolate l’una dell’altra, siamo riusciti anche a passeggiare fra le vigne e i bambini giocare in giardino. Chi aveva un pezzetto di giardino o una terrazza un po’ più grande è stato molto fortunato.

#congliocchideibambini Toscana Candia Castellani illustrazione

Hai dato voce ai tuoi piccoli corregionali con uno degli oggetti più amati dai più piccoli: un palloncino. Come hai scelto il soggetto?

Ho scelto il soggetto ispirandomi a quel che più ha sentito mia figlia e i suoi amici dell’ultimo anno di materna, come si immaginavano l’uno con l’altro, come sentivano la lontananza che li separava. Mia figlia pensava spesso a loro, chiusi dentro le loro case a fare gli stessi suoi lavoretti dati dalla maestra che. Li sentiva lontani, cercava di ricordarli e di tenerli a se, dentro di se. Sperava di rivederli presto. Come fossero su un loro mondo fantastico, ognuno dentro una casa che lei immaginava, perché non tutte le ha viste. Il bambino che ho usato come reference, infatti, si chiama Andrea F. ed è uno dei migliori amici di scuola di mia figlia.

Quale frase sceglieresti per accompagnare la tua illustrazione?

“Ognuno nel suo nido”? Non lo so… non sono brava. Mi piacerebbe che lo dessero loro, i bambini, un titolo.

Manda un saluto ed una frase di incoraggiamento ai piccoli lettori di Kid Pass!

Ciao bambini, già sapete quanto sia importante adesso stare attenti, per poi tornare nuovamente a giocare insieme e abbracciarci. Voi siete più bravi di noi adulti! Vi abbraccio tutti tutti tutti e forte forte forte. Faccio però un saluto particolare ai bambini della Scuola Materna Makarenko di Scandicci, alle maestre Chiara e Azzurra e ad Andrea F., che dalla terrazza della sua casa, con l’aiuto della sua mamma, si è prestato per farmi da modello a distanza.

Candia Castellani illustratrice Toscana