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Be Original ogni bambino è unico

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Domenico Romano, direttore marketing di Original Marines, racconta la nuova campagna del marchio e di quella indistruttibile tuta blu, che da piccolo lo faceva sentire un campione sul campo da calcio

Domenico Romano, trent’anni, direttore marketing del marchio di abbigliamento per bambini e ragazzi Original Marines, è cresciuto e vive a Napoli, città dai mille volti e continua fonte di ispirazione. E proprio la varietà di visi, espressioni e stili ad aver ispirato l’ultima campagna pubblicitaria primavera/estate 2015 dell’azienda partenopea, realizzata con il fotografo Oliviero Toscani, “Be Original”, che ha coinvolto bambini provenienti da tutto il mondo e alcuni ospiti dei progetti di accoglienza dello SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asili e rifugiati.

“Be Original” rappresenta il secondo step di un progetto di comunicazione cominciato con le “facce vere napoletane” e con essa, ancora una volta, Original Marines rende protagonisti i volti “comuni”. Qual è il messaggio di questa campagna?

Con “Be Original” vogliamo sottolineare che per Original Marines tutti i bambini sono belli, senza alcuna distinzione e discriminazione. Oliviero Toscani, che ha realizzato le foto, ha interpretato il nostro mondo, il nostro modo di essere original, creando un forte e immediato riconoscimento per un marchio da vivere, da interpretare ognuno con il proprio stile, in modo libero, mai uguale. La forza degli scatti fotografici della nuova campagna firmata da Toscani rende l’immagine del brand sempre più riconoscibile e nello stesso tempo distintiva, unica.

A che tipologia di bambini (e genitori) avete voluto rivolgervi attraverso gli scatti di Oliviero Toscani?

Da sempre Original Marines si rivolge a tutte le famiglie e, di conseguenza, a tutti i bambini. Attraverso le immagini della nuova campagna abbiamo voluto ribadire e confermare che le collezioni Original Marines sono adatte a tutti, a tutte le tasche e a tutti gli stili. Il nostro brand darà sempre più spazio alla personalità dei propri clienti, di oggi e di domani.

In che modo i piccoli protagonisti di “Be Original” esprimono la loro originalità?

Per Original Marines è fondamentale che i bambini esprimano liberamente la propria originalità, il proprio modo di essere unici, irripetibili, evitando gli stereotipi senza identità che spesso vengono loro imposti. Lo stile di chi veste Original è unico, personale, creativo e soprattutto smart.

Original Marines mette al primo posto il rapporto e il dialogo con il cliente: come si concretizza questa attenzione?

Per citare un esempio, abbiamo recentemente lanciato MyOriginal, il nostro primo programma di fidelizzazione, che permetterà ai clienti di ricevere in anteprima news dall’azienda, promozioni, buoni sconto e tante altre sorprese.

In che modo Original Marines promuove il tempo libero di qualità per i propri piccoli clienti? Vi fate promotori di eventi specifici?

Nel corso degli anni abbiamo ideato e realizzato diversi progetti rivolti ai nostri clienti. Uno fra tutti, “Be Original Tour”, l’evento itinerante organizzato lo scorso anno e che ha attraversato idealmente tutta l’Italia – da Milano a Torino, da Palermo a Roma e Napoli – con l’obiettivo di incontrare i bambini, essere ancora più vicini alle mamme e ai papà e comunicare l’impegno etico di Original Marines. L’iniziativa è stata un modo nuovo di veicolare i nostri valori incontrando e coinvolgendo le persone nel nostro mondo fatto di colore, divertimento e rispetto per l’ambiente.

Più recentemente, abbiamo siglato un accordo con GameStop, il più grande rivenditore di videogiochi del mondo, che prevede numerosi sconti e premi per i clienti di entrambi i brand.

Sei molto giovane e ricopri un ruolo strategico in un’azienda che si occupa di vestire i più piccoli: cosa porti della tua infanzia in Original Marines?

Original Marines ha fatto in qualche modo parte della mia vita fin dai tempi della scuola: nelle ore di educazione fisica a scuola tutti avevamo la famosa tuta blu a strisce bianche Original Marines, che ti durava una vita e che portavi sempre con te quando giocavi nel giardino della nonna o correvi incontro a un pallone. Quella tuta che, quando tua madre era costretta a lavarla, tu ti sentivi un po’ meno campione e dovevi aspettare che si asciugasse per tornare a giocare la tua piccola Champions League.

Come trascorrevi il tempo libero da bambino? Cosa amavi fare?

Ho trascorso il tempo libero della mia infanzia a giocare in giardino con i miei cugini o con la mia collezione di Sapientino Clementoni. Poi è arrivato il primo Computer Kid e il fantastico Atari 2600, una delle prime console per videogiochi. Leggevo anche tante fiabe e mi piaceva farmele raccontare dalla mia famiglia: così era più facile concentrarsi sui sogni.

Hai dei nipoti o cugini piccoli? Come trascorri il tempo con loro oggi?

Ho dei cugini più piccoli, che considero come fratelli o nipotini. Il tempo che trascorriamo assieme purtroppo è poco, ma una partita a basket o a calcetto, nella quale vengo inevitabilmente umiliato per via del fiatone, non potendo competere con la loro inesauribile energia, è d’obbligo almeno una volta al mese.

Ci consigli un’esperienza che vale la pena vivere con i bambini a Napoli, la tua città?

Napoli è una città da amare, oltre a viverla devi sentirla dentro, perché – purtroppo o per fortuna – entra a far parte di te. Si può passeggiare sul lungomare gustando una sfogliatella calda o tra i vicoli del centro storico ascoltando i consigli di ogni persona che abbia una bocca per parlare e due mani per gesticolare, visitare luoghi ricchi di mistero, come cappella S. Severo o Piazza del Gesù, oppure mangiare la migliore pizza del mondo in qualsiasi angolo abbia un forno a legna e un pizzaiolo sorridente. Ma si può anche ascoltare della buona musica nei tanti jazz club, bere un aperitivo a Piazza Bellini o entrare in un palazzo del Settecento per ascoltare musica fino alle 6 del mattino, o ancora partecipare a un happening di teatro. Napoli è una continua sorpresa per gli occhi di chi sa osservare: tutto è proprio dove meno te lo aspetti.

Ilaria Tonetto

Ilaria Tonetto

laria Tonetto è una giornalista pubblicista e un’esperta nella comunicazione di progetti culturali e di promozione territoriale, dal 2007 dirige l’agenzia trevigiana Koiné Comunicazione. Se ne intende di luoghi, ma anche di bambini: la maggior parte delle sue avventure nell’ultimo decennio le ha condivise con le figlie, di 12 e 8 anni, potendo sperimentare personalmente tutte le modalità di “viaggio con la famiglia”. È una delle firme storiche di Kidpass.it, per il quale si occupa di raccontare gli itinerari di viaggio con i più piccoli in Italia, mixando l’esperienza di giornalista e lo spirito di sopravvivenza di mamma, e di selezionare e segnalare appuntamenti con l’arte per tutte le età.

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