Nel paese di Babbo Natale, un campanellino girellava senza entusiasmo tra il bianco soffice della neve.
Era triste e solo, si sentiva inutile: a cosa mai poteva servire un campanello in quel posto vuoto e addormentato?
Dinny sapeva di avere un bel suono squillante e argentino, ma se non c’ era niente e nessuno attorno a lui, a chi poteva servire il suo bel din-din?
Gironzolava piano, rotolando leggero sulla neve, facendo appena sentire il suo timido e triste
tintinnio…
Luccicava come una stella, era bello e squillante, ma… inutile!
Un giorno, però, passò da quelle parti Babbo Natale con la sua slitta: era rimasta ferma per un anno intero e un giretto di controllo era sempre meglio farlo!
Le renne erano ai loro posti, riposate e scattanti; la slitta, pulita e lustrata dai folletti, era pronta per il suo carico di doni e Babbo Natale, guardandola felice, vi salì per il suo giro di prova.
Partì.
La slitta scivolava silenziosa e veloce nella notte fredda: tutto funzionava perfettamente, come sempre!
Bene, torniamo a casa! – disse Babbo Natale soddisfatto.
Virando nella scia luccicosa della slitta, però, guardando giù l’ immenso mare di neve sotto di lui, vide un piccolo bagliore luccicare solitario in tutto quel bianco soffice.
Cosa sarà mai? – si chiese Babbo Natale e, rivolto alle renne, disse – Andiamo a vedere, ragazze!
Le renne virarono svelte verso quel piccolo punto luccicante e, tra lo stupore di tutti, trovarono il campanellino d’ argento.
Perbacco! E tu da dove arrivi? – chiese Babbo Natale.
Sono caduto dalla Stella Cometa… Stava andando ad un appuntamento importante ma, nella corsa, sono scivolato giù!… – rispose con tristezza il campanello.
Perbaccolina! – disse sorridendo Babbo Natale – Tu allora sei un campanellino di Natale! Non puoi rimanere qui: devi diffondere il tuo suono argentino, altrimenti nessuna campana si potrà accordare per annunciare l’ arrivo del Natale!
Babbo Natale allora raccolse il campanello sperduto e lo legò con un bel nastrino rosso al collare della sua capo-renna.
Il campanello, di nuovo felice, iniziò a tintinnare riempiendo l’ aria della sua nota serena e le campane, ascoltandolo, si intonarono tutte per il loro concerto imminente.
Da quel giorno Dinny continua a suonare al collo della renna di Babbo Natale: il suo suono argentino serve per accordare tutte le campane del mondo, preparandole al loro canto festoso, pronte allo scoccare della notte di Natale!
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