Coltivare una Cultura di Pace: le ragioni di questa giornata internazionale
Guardate un telegiornale, un giornale, un qualsiasi feed di notizie sul vostro social preferito… Non è difficile capire e dire perché sia necessaria una Giornata Internazionale della Pace e della non violenza. Istituita dalle Nazioni Unite nel 1981, questa ricorrenza rappresenta un richiamo universale per tutte le nazioni e le persone a mettere da parte le differenze e a impegnarsi per costruire un mondo più pacifico. Ci stiamo riuscendo? Giudicate voi.
Per il 2024 ricorre il 21 settembre e il tema scelto è “Coltivare una Cultura di Pace”, un invito a riflettere su come possiamo, a livello personale e collettivo, contribuire alla creazione di società più giuste e pacifiche. Molto bello, a livello programmatico, ma che vuol dire?
La pace, in senso filosofico
La pace, intesa in senso filosofico, non è solo l’opposto della guerra. Come diceva il filosofo tedesco Immanuel Kant, la pace è “uno stato che deve essere stabilito”, non una condizione naturale dell’umanità, ma un ideale da perseguire incessantemente. La costruzione di una cultura della pace richiede un cambiamento radicale nel modo in cui vediamo noi stessi e gli altri, un movimento che parte dal riconoscere la dignità intrinseca di ogni individuo, come esposto nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Questo processo può richiederci di partire una condizione interna, uno stato d’animo sereno che si raggiunge attraverso l’equilibrio interiore. Senza un lavoro sui concetti di giustizia, sulle nostre motivazioni e sulla comprensione dell’altro, la pace rischia di essere solo un temporaneo cessate il fuoco, un’interruzione delle ostilità senza una reale risoluzione delle cause profonde del conflitto.
Alla radice dei conflitti: non c’è pace senza giustizia
Diceva Martin Luther King Jr.: “la vera pace non è semplicemente l’assenza di tensione; è la presenza della giustizia“. Le ingiustizie sociali, razziali ed economiche sono spesso le radici di ogni conflitto e lavorare su di esse è una cosa alla portata di tutti.
In un mondo sempre più interconnesso, la pace non può essere vista come un obiettivo raggiungibile solo attraverso accordi politici o diplomatici, ma deve essere coltivata a livello personale, sociale e globale. La filosofia può aiutarci a capire che la pace non è solo uno stato da desiderare, ma un cammino da percorrere con impegno etico e responsabilità collettiva.
Giornata Internazionale della Pace: cosa fare con i bambini
Per i bambini, questo 21 settembre può diventare un’occasione per imparare che la pace comincia dentro di noi, con la gestione delle emozioni, con il rispetto per gli altri e con la capacità di vedere il mondo da diverse prospettive.
Come sostenuto dalle Nazioni Unite, è necessario che tutti noi ci impegniamo a vivere in modo pacifico ogni giorno, coltivando relazioni basate sul rispetto e sull’empatia. Che si tratti di leggere un libro che promuova la comprensione interculturale, di partecipare a un evento comunitario, o semplicemente di dedicare un minuto di silenzio alla causa della pace, ogni gesto conta.
A tal proposito, alcuni validi consigli di lettura sul tema della pace per i bambini li trovate in questi articoli:
Hai altri consigli su cosa fare con i bambini in questa Giornata Internazionale della Pace? Scrivicelo nei commenti!
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