Il Monte Corno è un toponimo che corrisponde a più luoghi in Italia. Quello di cui parliamo oggi è una meta nota ai vicentini, perché è raggiungibile in massimo un’ora dalla città. Fa parte dell’altopiano dei 7 comuni, di cui Asiago è il più famoso. Il comune di Lusiana Conco si trova sul versante più a Sud dell’altopiano, per cui il Monte Corno vanta una visuale privilegiata sulla pianura padana. Scopriamo insieme i percorsi più facili da fare con i bambini, tra le trincee della Grande Guerra e le meraviglie della natura, messa a dura prova dalla Tempesta Vaia.
I percorsi per famiglie con bambini sul Monte Corno
Arrivati al rifugio Monte Corno, a 1269 m sul livello del mare, troviamo tanti ampi parcheggi anche per camperisti. I parcheggi si estendono tra il Rifugio Monte Corno e la Baita Monte Corno, poco più avanti. Da qui partono tanti percorsi adatti alle famiglie, caratterizzati dal sapore della storia. Queste zone infatti sentono il peso e il ricordo della grande guerra (1915-18) e, cento anni dopo, della tempesta Vaia (2018).
Ci concentriamo in particolare su tre percorsi circolari, di difficoltà e intensità crescenti, ben chiari da questa mappa dei tre anelli. Noi ne abbiamo percorsi due su tre, i più semplici, il percorso azzurro e quello rosso (percorso ammonite).
Il percorso azzurro, breve e facile: in Malga Granezzetta con i passeggini
Il percorso azzurro parte subito dopo la Baita Monte Corno, dall’altra parte della strada. Troviamo il cartello che indica “malga Granezzetta 0.20” e “trincea Grande Guerra 0.05”. In effetti, dopo pochi passi troviamo una trincea italiana quasi intatta risalente alla Prima Guerra Mondiale. Per tutti, bambini e adulti, entrare in questo luogo e immaginare cosa deve essere stata la storia di un soldato di cento anni fa è emozionante.
Il sentiero, largo e percorribile da carrozzine, in questa giornata veniva percorso anche da una gara podistica con punto di arrivo Malga Granezzetta. Da questa prima tappa, distante una mezz’oretta dalla partenza, si snodano altri percorsi tra cui il sentiero dei Partigiani 888, nei luoghi della battaglia di Granezza.
Noi proseguiamo per il percorso azzurro, semplice, che attraversa un bosco misto di faggio e abete rosso e bianco, devastato dalla tempesta Vaia.
Ulteriore tappa il Rifugio Granezza, che offre un piccolo parco giochi per bambini ed è raggiungibile dalle auto con ampio parcheggio. Seguiamo infine la strada rettilinea per ritornare al punto di partenza. Questo percorso, breve e facile, con pochissimo dislivello, può essere percorso in meno di un’ora anche da carrozzine.
Il percorso del rosso ammonitico del Monte Corno
Questo è il percorso più caratteristico. Vi si accede oltre la Baita Monte Corno, dallo stesso lato. Segnalato dal simbolo dell’ammonite fossile, che i bambini dovranno ricercare lungo il percorso, la partenza è dal Cimitero Inglese di Granezza (British Cemetery). Il cimitero è monumento alla presenza degli alleati britannici durante la Grande Guerra. Entrando con il dovuto rispetto, sulla destra troviamo un libro per annotare il nostro passaggio e salutare i caduti.
Passeggiata nel bosco sulle tracce della Storia e della natura
Il sentiero ci porta poi in un bosco di faggio che ci presenta subito le tracce militari che lo hanno segnato: trincee, gallerie, postazioni fanno dimenticare la lenta salita. Intorno a noi il paesaggio porta con sé un’ulteriore nota triste: la devastazione dovuta alla tempesta Vaia, che ha profondamente segnato la zona di Lusiana Conco oltre che tutto l’altopiano di Asiago e più in generale l’intero triveneto. Solo nella zona in cui ci troviamo, è stata stimata una quantità pari a 30000 metri cubi di legname abbattuto.
In cammino fino a Malga Monte Corno: il labirinto di roccia e il Monumento ai Caduti
Un’altra tappa interessante del percorso è il labirinto di roccia, un dedalo di corridoi di parete rosata. Questa roccia, denominata rosso ammonitico, dona il nome al percorso. Iniziamo a scendere e troviamo davanti a noi il monumento ai Caduti e la Malga Monte Corno.
Da qui possiamo avere una vista che vi auguriamo di gustare in una giornata tersa: lo sguardo accarezza l’intera pianura padana, e può arrivare alle coste del Mar Adriatico, se le condizioni metereologiche lo permettono.
Scendendo verso il Rifugio Monte Corno troviamo anche, sulla destra, l’Orto Botanico, a pagamento. Ci ritroviamo così al parcheggio.
Il percorso giallo: bivacco Rossingroba e Malga Camporossignolo
Questo percorso, di lunghezza e dislivello non adatti ai bambini, non lo abbiamo provato. Le ore di percorrenza sono circa 4, il dislivello circa 500 m, perciò lo consigliamo per camminatori più esperti. Un tratto è in comune con il percorso del rosso ammonitico.
Perché il monte Corno
Il Monte Corno è un luogo di montagna facilmente raggiungibile, vicino alla città di Vicenza, ricco di storia e suggestioni della Grande Guerra. E’ un’occasione perfetta per parlare ai più piccoli degli errori del passato o della grande forza distruttiva della natura e perché no, per assaggiare un ottimo formaggio di malga.
Per un altro viaggio tra storia e natura nel vicentino, leggi: Nell’età del Ferro con i bambini al Bostel di Rotzo.
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