Benvenuti in Toscana con i vostri bambini! Tra le passeggiate per famiglie che vorrei consigliarvi in questo articolo, potrete scegliere borghi autentici e meno conosciuti, foreste antiche in bassa montagna, castelli spavaldi tra sinuose colline e per concludere, due luoghi molto particolari e fuori dagli schemi. Non importa se d’inverno o d’estate, queste destinazioni potranno stupirvi in tutte le stagioni.
Passeggiate nei borghi autentici e i loro dintorni
1 – Certaldo Alto
Il borgo di Certaldo Alto si raggiunge a piedi dal paese moderno di Certaldo grazie a tre ripide stradine: la Costa Alberti, la Costa Vecchia o la Via del Castello. All’idea della salita e della fatica qualche pigrone sta già sbuffando? Ebbene, per la gioia dei nostri piccoli e sconsolati compagni di viaggio c’è un altro modo per arrivare… con la funicolare! Nonostante questo piacevole diversivo, Certaldo è un borgo poco conosciuto dal turismo di massa. È una destinazione alternativa per chi cerca tutte le tipicità del villaggio toscano senza doversi fare strada tra altri turisti.
L’antico nucleo medievale, abbracciato dalle mura con tre porte d’ingresso, è piccolo, curato e con edifici di pregio. Al Palazzo Pretorio, con la facciata in mattoni costellata di stemmi in terracotta invetriata, potrete ripercorrere il tragitto dei condannati. Con lo stesso biglietto, alla casa del Boccaccio, ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, potrete salire sulla torre per godere della bellissima vista.
Appena fuori da Certaldo, raggiungete il Parco Collinare di Canonica. Si tratta di un’ampia area verde, attrezzata con tavoli picnic, barbecue, parco giochi e percorso vita. Le romantiche famiglie sportive potranno passeggiare, seguendo semplici sentieri trekking, immersi in un iconico paesaggio toscano: campagne armoniose delimitate da cipressi, e sullo sfondo, le alte torri medievali di San Gimignano.
2 – Loro Ciuffenna e le Dolomiti di Sabbia
Parcheggiata l’auto nella parte moderna con edifici anni Ottanta, non disperate e addentratevi nella porzione storica. Il piccolo cuore nascosto di Loro Ciuffenna vi stupirà: un pugno di edifici abbarbicati sul terrificante strapiombo roccioso, scavato dalle acque del fiume, conserva le originali sembianze. Tra questi troverete il più antico mulino ad acqua della Toscana, ancora in funzione e visitabile.
Per un’immersione nella natura, a pochi chilometri raggiungete in località Le Balze, le Dolomiti di Sabbia. Si tratta di formazioni a calanchi, particolari sculture cesellate dalla natura, costituite da argille, sabbie e ghiaie stratificate. Sembra che anche Leonardo da Vinci ne fosse rimasto impressionato, tanto da immortalarle nella “La Vergine delle Rocce”.
Passeggiate in bassa montagna
3 – Alpe di Catenaia
Il percorso è semplice, e la soddisfazione sovradimensionata alla difficoltà.
Un mix tra passeggiata nei boschi di quercia, cerro, castagno, faggio e panorami che si schiudono sulle vallate circostanti. Arrivate ai Prati della Regina, che si estendono sul crinale tra le due principali alture dell’Alpe di Catenaia: il Monte Castello e il Monte Altuccia. Dagli ampi pascoli, circondati da foreste di faggi, si gode una splendida visuale sulla vallata di Arezzo e sull’alto Valdarno a ovest, su tutta la Valtiberina, a est.
4 – Parco delle Foreste Casentinesi
Il Parco offre infinite possibilità di escursioni e passeggiate in tutte le stagioni. Immersi in foreste secolari, raggiungerete spettacolari crinali panoramici, percorrendo tratti di antiche mulattiere. Fa parte del parco la Riserva Integrale di Sasso Fratino. Qui, grazie ad accurate ricerche dendrologiche, sono stati scoperti faggi che superano i cinque secoli di età.
Il Parco ospita molte specie di ungulati, tra cui il cervo, il daino, il capriolo, il cinghiale, il muflone e il loro più grande predatore, il lupo.
Cappuccetti Rosso, siete avvisati!
5 – Pratomagno, il prato più grande e la spada nella roccia
Al Pratomagno potrete correre e arrampicarvi lungo una vasta distesa erbosa, che copre la quasi totalità del crinale (circa venti chilometri), da Monte Lori al Monte Secchieta.
Con la bella stagione si incontrano docili mucche al pascolo, o curiosi puledri in cerca di carezze e di cibo.
Arrivati alla Croce (circa trenta minuti dal parcheggio dell’area di sosta attrezzata) il paesaggio è emozionante: l’occhio plana fino ad Arezzo, a tutto il Casentino, la Valdarno, Firenze e nelle giornate senza foschia fino al Lago Trasimeno!
Se parcheggiate in direzione opposta, al Pian dei Lavacchi, dopo un’oretta di camminata arriverete alla Spada nella Roccia: una vera spada conficcata in un masso. Diventeranno forse i vostri bambini novelli Re Artù?
6 – Alpi Apuane e i sentieri del marmo
Dopo un interessante marmotour nei pressi di Carrara, allontanatevi dai classici percorsi, prendendo la strada provinciale 59 (un po’ sconnessa nell’ultimo tratto, ma comunque percorribile). Arrivati ai Prati di Campocecina, ai piedi del Monte Sangro, vi aspetta uno scenario inconsueto: i fianchi di queste montagne, cesellate dall’uomo nei secoli, sembrano le bianche scalinate di un’enorme cavea. Attività antropica e Natura sono gli autori di questo straordinario spettacolo.
Ed infine ancora oltre, il mar Tirreno, con Corsica, Elba e Capraia in dissolvenza.
Dai Prati di Campocecina si dipartono antichi sentieri che facevano un tempo i cavatori, per recarsi a lavorare nelle cave di marmo, ma anche gli scultori a caccia dei filoni migliori. Michelangelo stesso veniva in queste zone per scegliere personalmente i suoi preziosi blocchi.
Passeggiate tra antichi castelli
7 – Radicofani, covo di briganti
Il medioevale castello di Radicofani si erge su una massiccia rupe di basalto. Un antico vulcano, fratello minore dell’Amiata, ha fornito il materiale per edificare gran parte del paese e della rocca sovrastante.
Il mastio, perfettamente conservato, ospita reperti archeologici dagli Etruschi al Cinquecento, e all’ultimo piano, a quasi mille metri di altitudine, offre una spettacolare vista a 360° su tutta la Val d’Orcia.
Importante centro nevralgico e stazione lungo la via Francigena, deve la sua popolarità anche al brigante Ghino di Tacco, che la scelse come roccaforte. Pensate che le sue memorabili imprese sono state celebrate anche da Dante e Boccaccio.
Borgo e castello sono collegati, oltre che dalla strada carrabile, da un percorso pedonale (circa quindici minuti) immerso nella vegetazione.
Dal paese, addentratevi nel Bosco Isabella, Giardino Romantico-Esoterico ottocentesco. Al suo interno, quasi sommersa dalla vegetazione lussureggiante, sorge una misteriosa piramide a base triangolare, elemento simbolico legato alla massoneria: un ottimo spunto per inventare storie fantastiche con i vostri bambini.
8 – Romena, il castello e la Pieve
Nonostante non sia ben conservato come il precedente, il fascino misterioso delle antiche vestigia del Castello di Romena, dal cassero alle tre grandi torri fortificate, vi catapulterà in pieno Medioevo. Immaginate un fastoso banchetto, con nobili signori, cavalieri, dame, poeti… tra cui il sommo Dante, qui ospite dei Conti Guidi durante il suo esilio.
Dal castello, venti minuti di passeggiata tra campi coltivati, cipressi secolari e ginestre odorose, vi portano alla Pieve di Romena.
In stile romanico, ospita nelle sue canoniche la Fraternità, un punto di incontro per cavalieri erranti moderni, in cerca di sé stessi o di Dio.
Non importa se atei o credenti: una vibrazione di pace e armonia si propaga in questo luogo. Sintonizzatevi!
Passeggiate in luoghi particolari
9 – Asciano, Sito Transitorio
Siamo nelle Crete Senesi, e già il nome evoca immagini iconiche. L’essenza toscana del nostro immaginario abita qui.
Approfittiamo dell’ampio parcheggio del Relais Castello di Leonina per proseguire a piedi, immersi nella magia di tutte le sfumature del marrone, ocra, giallo. Piccoli laghetti artificiali, utilizzati come riserve d’acqua dai contadini, macchiano di turchese il nostro quadro.
In dieci minuti arriviamo al culmine della collinetta, dove si erge il Sito Transitorio, grande monolite contemporaneo, opera dell’artista francese Jean-Paul Philippe.
Come il suo precursore a Stonehenge, il Sito Transitorio è profondamente legato all’astronomia: al tramonto nel solstizio d’estate, la luce solare si concentra e si irradia dalla sua apertura.
A pochi minuti di auto non mancate di visitare le Biancane del Deserto di Accona, per aggiungere un po’ di bianco alla vostra tavolozza immaginaria.
10 – Ghizzano – Dal rifiuto nuova vita
Concludiamo questa carrellata di spunti per passeggiate in Toscana, con un avveniristico impianto di trattamento, riciclaggio e smaltimento rifiuti, che è diventato catalizzatore di sviluppo economico e culturale.
Già vi vedo spalancare gli occhi. Passeggiate toscane in discarica? Ebbene sì, vi ho promesso un tour speciale, fuori dagli schemi e dalle rotte consuete.
Qui, grazie ad una amministrazione lungimirante, la spazzatura ha portato in dote ricchezza per gli abitanti (che sono azionisti della discarica), sviluppo, servizi, progetti solidali, strutture educative, democrazia partecipativa.
Grazie ad una gestione perfetta, rispettosa di leggi ed ambiente, la discarica è un modello di “buone pratiche” studiato da università italiane e straniere.
Nascosta tra le colline, la discarica non presenta montagne apocalittiche di rifiuti. Non si vede. Un muro tipo lego funge da sbarramento. Nei dintorni, enormi sculture in polistirene e poliuretano espanso, rivestite in cemento, spuntano dalla terra per ricordare che dal rifiuto può nascere nuova vita e bellezza.
A pochi chilometri, raggiungete la medioevale frazione di Ghizzano, dove le facciate della Via di Mezzo sono state rimodellate e colorate da David Tremlett, artista inglese conosciuto a livello internazionale. Arte a cielo aperto, in un equilibrio perfetto tra passato, presente e futuro.
Ancora in Toscana? Altri suggerimenti in questo articolo!
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