Platone spiegato ai bambini: l’importanza della filosofia come modo di vivere
In questo secondo articolo di Filosokids – filosofia per piccoli e grandi curiosi, potete trovare spunti e argomenti sul filosofo greco per eccellenza da approfondire in classe come a casa. Ecco Platone spiegato ai bambini:
Platone. Il filosofo greco per eccellenza.
Vabbè, ci sono anche Socrate e Aristotele, ma lui fu allievo del primo e maestro del secondo.
Il suo nome significa ‘Largo’ (e ci sta che sia, quindi, un soprannome). Largo per la fronte ampia e per i pettorali scolpiti (non sto scherzando), largo di eloquenza, largo di idee e di finanze (la sua famiglia era aristocratica).
Perchè si parla ancora di Platone?
Parliamo di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita a esplorare i misteri del mondo e a cercare le risposte alle grandi domande che tradizionalmente associamo alla speculazione filosofica.
Si, vabbè, ma perchè ancora oggi si parla di un tizio nato ad Atene nel 428 a.C.?
La sua influenza nel pensiero contemporaneo è ancora grandissima. È il primo pensatore occidentale ad essersi posto il problema della politica, del male, del rapporto tra pensiero e mondo.
Il mito della caverna e la teoria delle idee
Uno degli insegnamenti più celebri di Platone è la teoria delle Idee, che lui ci spiega con quello che si chiama ‘mito della caverna’. Immaginate di essere in una grotta, legati in modo che possiate vedere solo le ombre degli oggetti proiettate su una parete. Secondo Platone, la nostra vita è un po’ così: spesso vediamo solo le ombre delle cose, cioè le loro versioni imperfette. Ma esiste un mondo oltre le ombre, il mondo delle Idee, dove ogni cosa esiste nella sua forma perfetta. Ad esempio, pensate a un cane. Ogni cane che vediamo è diverso, ma l’idea di “cane” è unica e perfetta, racchiude in sé tutte le razze possibili. Se non ci fosse l’idea generale di Cane, considereremmo un labrador e un chihuahua due animali diversi.
Sembra una scemenza ma non lo è. C’è spesso una differenza tra le cose che pensiamo e la realtà come la percepiamo. I modelli vanno al di là dell’esperienza ordinaria: l’amore ideale è sempre qualcosa in più rispetto a quello che possiamo incontrare sulla nostra strada. Le stesse teorie scientifiche e i modelli matematici funzionano meglio in astratto piuttosto che in concreto.
Che cosa sono le idee?
Per Platone, nel mondo che possiamo vedere e toccare, tutto ciò che esiste è una copia imperfetta di queste idee perfette. Un albero che vediamo durante una passeggiata è solo una copia di un “albero perfetto” che esiste nel mondo delle Idee. Ogni albero reale ha difetti: può avere rami spezzati o foglie mangiate dagli insetti. Ma l’albero perfetto nel Mondo delle Idee è eterno e immutabile, è la ‘definizione’ di albero.
Oggi nessuno crede più all’iperuranio (cioè al mondo dei concetti come luogo fisico) ma le idee ci sono: sono la nostra capacità di generalizzare, di astrarre, di pensare in grande e in termini assoluti.
Platone credeva che per conoscere le idee perfette dovessimo usare la nostra mente, non solo i sensi. Studiando, pensando profondamente e riflettendo, possiamo avvicinarci alla comprensione del mondo. Questo è il compito dei filosofi e lui è il primo tra essi a ricordarci esplicitamente che il mondo è molto più di quello che vediamo con i nostri occhi.
Il problema del male e della giustizia
Solo questo? No. Platone è anche il primo ad aver posto in maniera coerente il problema del male e ha dedicato gran parte della sua opera a chiedersi, insomma: le cose ‘buone’ sono buone per via delle loro conseguenze? O sono buone a prescindere? Quali sono le caratteristiche che rendono ‘buono’ qualcosa?
Nel dialogo “La Repubblica“, Platone presenta Trasimaco, un personaggio che sostiene che la giustizia è semplicemente l’interesse del più forte. Secondo lui, le leggi e le norme morali sono create dai potenti per mantenere il loro controllo e servire i loro interessi (un’opinione che è sostenuta ancora oggi da alcuni). Secondo questa posizione le persone seguono le leggi solo per paura delle punizioni: se potessero agire senza conseguenze, farebbero ciò che è nel loro interesse, anche se significa fare del male agli altri.

La Filosofia come modo di vivere
Platone non è d’accordo: per lui, la giustizia non è solo un costrutto sociale imposto dai potenti, ma una virtù interiore dell’anima umana, una forma di ordine sia nell’individuo che nella società, qualcosa che ha appunto a che fare con ‘’l’idea di Bene’… ma qui è troppo lunga da spiegare. Ci basta per dire che per lui la via è appunto la filosofia (ma va?!), che lui vede non solo come esercizio intellettuale, ma come un modo di vivere. La ricerca del bene e della giustizia sono un viaggio continuo che richiede riflessione, dialogo e auto-miglioramento. In poche parole: se noi pensiamo alle cose e cerchiamo di guardare oltre le apparenze possiamo anche capire quale sia il modo migliore per comportarci in una data situazione. L’attenzione al mondo e la capacità di un pensiero ‘largo’, secondo lui, ci permettono di essere persone migliori, che vanno oltre al particolare e che vedono le ragioni degli altri. Un metodo non perfetto ma che già ci allontana dall’immagine del Filosofo come di uno con la testa fra le nuvole. Bisogna essere non solo ‘persone che pensano’ ma anche ‘persone che fanno’ e sperare che ‘pensare bene’ equivalga in qualche modo a ‘fare bene’.
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