Cosa ne pensate di una carta cogestita dai genitori per l’educazione finanziaria di bambini e ragazzi? Forse non sapete che esiste già e ora è arrivata in Italia la carta per un utilizzo a partire da 10 anni. Si chiama Pixpay ed è uno strumento che, dopo aver riscosso grande successo in Europa, approda ora anche da noi. Come genitori, proviamo ad approfondire questa novità e ad analizzare pro e contro di questo strumento, anche alla luce delle nostre esperienze personali.
Come funzionano la carta e l’app Pixpay
Si tratta di una carta conto prepagata, sviluppata dall’omonima startup francese fondata nel 2019, utilizzabile ovunque e cogestita in tempo reale con due app (una per i figli e una per i genitori). Da un lato Pixbay permette ai ragazzi, a partire dai 10 anni, di pagare ovunque in autonomia, risparmiare e imparare a gestire un budget definito, acquisendo gradualmente sempre più indipendenza nel monitoraggio delle proprie spese. Dall’altro, assicura ai genitori tranquillità, perché grazie all’app sul loro cellulare hanno il controllo su tutto e possono personalizzare i limiti dell’uso della carta in base all’età e al grado di autonomia raggiunto dal proprio figlio.
I dati in Italia sull’educazione finanziaria dai genitori
In soli due anni Pixbay ha raggiunto 250 mila utilizzatori in Francia e Spagna, ma in Italia siamo pronti all’utilizzo di questo strumento? La ricerca “L’educazione finanziaria” di Doxa, co-condotta con NEXI e FEDUF – Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, fornisce la fotografia della situazione nel nostro Paese- Abbiamo più di 5 milioni di adolescenti, nativi digitali, e il mercato delle carte di pagamento è in crescente espansione, l’86% dei genitori ritiene importante educare finanziariamente i propri figli, ma solo il 15% di questi reputa di avere le competenze necessarie per farlo. La paghetta, ad esempio, è utilizzata come strumento educativo dal 20% dei genitori italiani, ma l’80% di questi ancora la consegna in contanti.
La nostra analisi dei pro e contro dall’esperienza di genitori
Come genitori, proviamo ad analizzare pro e contro di questo strumento, anche alla luce delle nostre esperienze personali. Io, ad esempio, consegno settimanalmente a mia figlia quattordicenne una paghetta per le piccole esigenze quotidiane: sono sempre stata convinta che il rapporto con il denaro contante (e il constatare che, spesa dopo spesa, questo si esaurisce) trasmetta in modo più “concreto” la percezione del suo valore e del prezzo di oggetti e servizi. Tuttavia, se volessi sapere in cosa mia figlia spende i suoi soldi, con il contante non ho modo di verificarlo: con Pixbay, invece – e in questo a mio parere risiede l’aspetto più interessante – posso tenere sotto controllo le uscite e, nel caso riscontrassi un utilizzo poco responsabile, potrei intervenire con un l’obiettivo di educarla a gestire meglio il denaro.
Le caratteristiche più utili di Pixapay
La carta e l’app Pixpay, infatti, come sottolinea la startup si fondano su quattro pilastri, i primi due dei quali sono proprio la sicurezza e la praticità. La disponibilità in real time di tutte le informazioni sullo smartphone – dalle notifiche sulle spese, al saldo disponibile, all’impostazione dei limiti di pagamento o di prelievo e al blocco della carta – consente effettivamente al genitore di monitorare la gestione del denaro da parte del ragazzo e di poter intervenire in modo tempestivo.
Quello che viene definito il “terzo pilastro” del progetto è a nostro parere il vero grande valore aggiunto di questa proposta: l’educazione e le funzionalità pedagogiche.
L’app ci consente di programmare la distribuzione della paghetta automatica, settimanale o mensile, le missioni con premi in denaro, le raccolte fondi per progetti e tassi di interesse pedagogico sui risparmi in cassaforte. Non parliamo dunque solo di uno strumento per trasferire del denaro ai nostri figli e per controllarne l’utilizzo, ma anche di un mezzo che può insegnare loro a “guadagnarselo” e a farlo fruttare, in nome di un obiettivo.
Confronto con altre carte prepagate e app per ragazzi teenager
Le prepagate dedicate ai più giovani già presenti in Italia considerano un’età compresa tra i 12 e i 18 anni e la più consigliata è Carta Hype (dai 12 anni) perché offre il canone gratuito con la versione Start e una app dedicata per la gestione e funzionalità specifiche pensate per i minorenni. Richiedibile online come Pixpay, Hype permette al genitore di richiedere in qualsiasi momento gli estratti conto del figlio, la lista movimenti completa, il dettaglio del singolo movimento e ogni altra informazione, oltre a poter recedere dal servizio e chiudere il conto quando vuole e prelevare il denaro disponibile sulla carta. Tuttavia, a nostro parere le funzionalità offerte dalla competitor francese sul fronte dell’educazione finanziaria e su quello del controllo in real time rappresentano un plus, che non riscontriamo in Hype.
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