Esplorare la natura con i bambini: la lezione di Thoreau
C’era una volta, e c’è ancora, per chi sa guardare, un sentiero che si snoda tra alberi di smeraldo e farfalle colorate. Questo sentiero non è segnato sulle mappe: è un cammino segreto da percorrere in punta di piedi, con gli occhi sgranati e il cuore che batte di meraviglia. La natura, si sa, è una maestra senza lavagna e senza libri che, a volte, può insegnare più di qualsiasi scuola. Ce lo ricorda Henry David Thoreau, filosofo e scrittore che un giorno decise di lasciare la città per vivere nei boschi, tra alberi secolari e laghi silenziosi. Nelle sue parole: “Andai nei boschi perché volevo vivere in modo deliberato, affrontare solo i fatti essenziali della vita.” Diceva, insomma, che la natura ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno per comprendere il mondo e noi stessi. E forse aveva ragione.
La ricerca della semplicità nei boschi
Nel suo libro Walden, Thoreau racconta di come la vita nei boschi l’abbia aiutato a scoprire che la semplicità e l’armonia con l’ambiente circostante possono portare a una profonda consapevolezza interiore. Passeggiando tra gli alberi altissimi in riva al lago Walden, Thoreau ritrovava se stesso, apprezzava i silenzi e i suoni più lievi, imparando ad ascoltare la voce del mondo e, nel farlo, la propria.
Ascoltare la voce del mondo
Spesso, proprio il silenzio di un bosco ci invita a riflettere e a scoprire che, in fondo, è bello restare un po’ in compagnia dei propri pensieri, liberi come farfalle in volo. Ogni albero ha una storia da raccontare. Alcuni sono così alti da sfiorare il cielo, altri così nodosi da sembrare giganti addormentati. E poi ci sono i rami, che si intrecciano come le strade di una città invisibile. I bambini che osservano il bosco imparano che ogni cosa cresce seguendo il proprio ritmo, proprio come noi. L’esplorazione della natura può trasformarsi in un gioco senza confini: corse tra gli alberi, cacce al tesoro tra i fili d’erba…
Esplorare la natura con i bambini: fantasia, natura, folletti
Il bello di esplorare la natura con i bambini è la capacità di unire fantasia e quotidianità. Da piccolo, assieme a mio padre, immaginavo i folletti che vivono sotto i funghi o gli gnomi custodi delle radici degli alberi. È una cosa antica quanto la nostra specie: tutti i boschi sono boschi incantati. Ogni giardino nasconde delle fate.
Come vivere il bosco in modo responsabile
Non c’è solo la fantasia, però. Alla natura bisogna avvicinarsi con rispetto, con responsabilità. Andare in un bosco vuol dire prestare attenzione a non disturbare gli animali nel loro habitat, raccogliere i rifiuti lasciati a terra dagli escursionisti più distratti, guardare ma non toccare alcune piante che stanno meglio dove sono piuttosto che in un vaso di fiori a casa. Il tutto mentre si impara a fidarci dei nostri passi, a osservare con attenzione, a sentire il profumo della terra umida e il fruscio delle foglie. William Blake diceva: “Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.’’ Perché la natura è così: ci ricorda che, se ci avviciniamo con fiducia, curiosità e gentilezza, possiamo trovare una guida silenziosa e amorevole in ogni albero e in ogni filo d’erba.
Imparare a connettersi con il mondo
Come Thoreau, nella semplicità dei boschi possiamo ritrovare la ricchezza più grande: la connessione con noi stessi e con gli altri. E allora, inoltriamoci tra gli alberi, scivoliamo sui prati, seguiamo i sentieri tra le colline: in ogni passo, scopriremo un pezzetto del nostro io più autentico.
È quasi primavera, stagione di passeggiate.
Pronti ad infilare gli scarponcini?
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