Vi siete mai chiesti “Perché portare i bambini al museo?” E cioè quali possono essere i benefici di “un’esposizione alla cultura” già durante la primissima infanzia? Facciamolo assieme.
Cosa sono i musei per i bambini
Naturalmente dipende dal museo. Non tutte le realtà culturali sono pronte ad accogliere bambini e ragazzi. Se la comunicazione non avviene in maniera esperienziale, attraverso cioè coinvolgimento diretto, laboratori, animazioni, gaming, contenuti partecipativi, non può essere coinvolgente per un bambino.
I musei che si avvalgono dei classici e tradizionali supporti testuali mummificati, senza una sorta di mediazione culturale, non faranno breccia nei loro cuori (e spesso nemmeno in quelli degli adulti).
Ma una volta che questo ostacolo è stato superato, una volta che il museo è pronto ad essere la casa accogliente per un bambino, e non un recinto dove chiuderlo, offrendo un ruolo attivo, diventerà uno spazio dell’immaginario e luogo di scoperta.
I musei stimolano la curiosità dei bambini
Portare i bambini e i ragazzi al museo significa condurli verso esperienze conoscitive di stupore e stimolare un approccio curioso e fertile con ciò che li circonda. Attraverso la fantasia e la contaminazione, i bambini saranno in grado di elaborare nuove idee: non è importante conoscere e capire tutto sulla visita; piuttosto, l’obiettivo dovrebbe essere il confronto con ciò che è ignoto, dando spazio alla possibilità di produrre le domande più singolari e anche di immaginare le risposte.
I musei stanno imparando ad avvicinarsi ai bambini (anche perché le famiglie rappresentano una fetta appetibile di pubblico): laboratori, workshop interattivi, visite animate, applicazioni multimediali in sito e, complice la pandemia, visite virtuali e attività online.
Un esempio di questa considerazione verso i più piccoli è stata la grande partecipazione di più di 100 musei al nostro Kid Pass Days 2021, con proposte online e in presenza in tutt’Italia.
I musei educano alla bellezza ma soprattutto all’unicità del gusto
Sappiamo bene che quello che è bello per una persona può non esserlo per un’altra; i bambini devono essere messi nelle condizioni di riconoscere il proprio bello, fornendo loro tutti gli strumenti per conoscere la realtà nei suoi vari aspetti.
La bellezza è diversità, non omologazione: i gusti di ognuno sono legittimi, anche se diversi dai nostri. Il senso estetico diventa un patrimonio personale da sviluppare nel corso della vita.
Educare alla bellezza, insomma, significa affinare la sfera della sensibilità ed empatia del bambino, la sua creatività.
Il tempo insieme: musei e famiglie
La visita a un museo rappresenta per i genitori una straordinaria occasione per trascorrere del tempo di qualità con i figli, in luoghi carichi di significato.
Non lasciamoci spaventare da bambini e ragazzi recalcitranti all’idea della visita al museo.
Probabilmente le esperienze precedenti sono state deludenti, la realtà culturale scelta non era a misura di bambino, o la visita è stata troppo lunga.
Quando si porta un bambino in museo è auspicabile fare in modo che ci siano le condizioni necessarie perché l’esperienza sia positiva.
Ad ogni modo, ricordiamoci anche che il nostro ruolo di genitori è anche quello di educare e non arrendiamoci per qualche sbuffo!
Scopri la nostra sezione sui musei a misura di bambino in Italia.
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