turismo e eventi per famiglie e bambini kid pass
turismo e eventi per famiglie e bambini kid pass
a
Wittgenstein spiegato ai ragazzi

Filosokids: Ludwig Wittgenstein, il matto delle parole

da Dic 27, 2024Magazine approfondimenti

Home » Magazine approfondimenti » Filosokids: Ludwig Wittgenstein, il matto delle parole

Ludwig Wittgenstein spiegato ai ragazzi

Ludwig Wittgenstein. Non il filosofo più famoso di cui parlare… Tutti hanno sentito nominare Kant, Platone, Aristotele almeno una volta. Ma questo tizio? Beh, questo tizio è uno dei filosofi più importanti e difficili del ventesimo secolo. A lui dobbiamo un mucchio di cose che sono importanti nella nostra quotidianità, a cominciare dal computer su cui probabilmente state leggendo questo. In questo articolo di Filosokids – filosofia per piccoli e grandi curiosi, ecco Wittgenstein spiegato ai ragazzi.

La vita di Wittgenstein: genio eccentrico

Matto, diciamo, più della media dei filosofi, Ludwig nacque in Austria nel 1889 da una famiglia molto ricca e famosa. I suoi avevano così tanti soldi che avrebbero potuto riempire un intero castello! A lui di questo, però, non è mai fregato granchè: diede via la sua enorme eredità perché credeva che il denaro lo avrebbe distratto dal suo lavoro. Riesci a immaginare di dare via tutti i tuoi giocattoli e giochi perché pensavi che ti avrebbero impedito di fare i compiti? Ecco quanto Wittgenstein era dedito alle sue idee (e fuori di testa).

Ha studiato ingegneria e ha brevettato una turbina di aereo. Era molto bravo, ma la sua mente era sempre piena di grandi domande sulla vita e sul linguaggio. Così andò in Inghilterra per studiare filosofia con un famoso filosofo di nome Bertrand Russell. 

Durante la Prima Guerra Mondiale, Ludwig si arruolò nell’esercito austriaco. In questi anni portava con sé un piccolo quaderno dove annotava i suoi pensieri sulla filosofia, anche mentre le bombe cadevano intorno a lui. Questo quaderno divenne in seguito uno dei suoi libri più famosi, il “Tractatus Logico-Philosophicus“. È un nome altisonante, ma è pieno di idee di Ludwig sul funzionamento del linguaggio.

Dopo la guerra, Ludwig provò molti lavori diversi. Fece il maestro di scuola in un piccolo villaggio, ma era molto severo e non piaceva a tutti i bambini. Lavorò anche come giardiniere e pensò persino di farsi monaco. Ma ovunque andasse, non riusciva a smettere di pensare alla filosofia.

In seguito si dà quasi una calmata: torna ad insegnare filosofia all’Università di Cambridge, in Inghilterra. Rimane un professore brillante ma molto strano: a volte cancellava improvvisamente le lezioni se pensava che non stessero andando bene. Amava pensare e parlare di enigmi e problemi e spesso faceva lunghe passeggiate con i suoi studenti per discutere le loro idee.

La filosofia del linguaggio: parole come strumenti

Si, ma quali sono i suoi contributi al pensiero filosofico? Perchè ci interessa?

Wittgenstein è il fondatore di quella che si chiama ‘filosofia del linguaggio‘. 

Una delle grandi idee di Ludwig era che le parole sono come strumenti. Pensa a una cassetta degli attrezzi. Ci sono attrezzi diversi per lavori diversi: un martello per i chiodi, un cacciavite per le viti e così via. Ludwig diceva che le parole funzionano allo stesso modo. Usiamo parole diverse per fare cose diverse. A volte descriviamo qualcosa, ad esempio dicendo “Il cielo è blu”. Altre volte chiediamo qualcosa, come “Posso avere dell’acqua, per favore?”.

Il punto è che molte parole cambiano di significato a seconda di come le usiamo e di cosa intendiamo farci, secondo un principio che lui chiama ‘gioco linguistico’.

Logica e linguaggi simbolici

I giochi hanno delle regole, giusto? Come nel calcio, sai che devi calciare la palla in porta per segnare dei punti. Ludwig pensava che usare le parole fosse molto simile a un gioco. Ci sono delle regole per l’uso delle parole, anche se non sempre ci pensiamo.

Facciamo finta che tu abbia un amico di nome Marco. Se dici: “Marco è felice“, tutti sanno cosa intendi. Ma se dicessi: “Marco è una nuvola“? È un po’ confuso, non trovi? Ludwig si interrogava su cose del genere. Voleva capire perché alcune frasi hanno senso e altre no. Per mettere ordine, da bravo ossessivo, ha inventato un sistema in grado di sostituire le parole con dei simboli, in modo da eliminare le possibili incomprensioni. 

Lui fa questo esempio: la frase ”tutti i marinai amano una ragazza” può essere intesa in due modi diversi. Tutti amano la stessa, o tutti ne amano una diversa? Lui cerca di risolvere queste ‘sfumature’ scrivendole effettivamente con dei simboli diversi. Questa ‘struttura’ è la logica alla base di molti linguaggi di programmazione. I computer non sono bravi a capire il contesto delle frasi, le ‘regole’ del gioco linguistico. Sono così stupidi e rigidi che bisogna scrivergli le cose in modi diversi, anche se sono simili, sennò si confondono. Se io dico ‘gioco’ posso intendere sia il gioco degli scacchi sia la pallavolo. La stessa parola cambia molto a seconda di dove la si usa. I significati sfumano uno nell’altro… per non parlare dei concetti astratti. 

Il linguaggio e i sentimenti: limiti e libertà

Hai mai provato a spiegare un sentimento, ad esempio se sei molto eccitato o un po’ triste? Può essere difficile, vero? Ludwig sapeva che le parole non possono sempre descrivere perfettamente ciò che proviamo o pensiamo. Pensava che fosse giusto così, perché parlare dei nostri sentimenti è solo uno dei modi in cui usiamo le parole.

Pensare al linguaggio in modo diverso

Quindi, la prossima volta che chiacchieri con i tuoi amici o fai una domanda ai tuoi genitori, ricordati che stai facendo un gioco linguistico, proprio come quello di cui parlava Ludwig Wittgenstein. E chi lo sa? Magari ti verranno in mente le tue grandi idee sulle parole e su come le usiamo!

Perchè una delle cose che si possono fare quando si conoscono le regole di un gioco, dopotutto, c’è anche il decidere di non seguirle!

Questo era Wittgenstein spiegato ai ragazzi. Leggi anche:

G.E. Moore, il nemico delle sciocchezze

Corrado Fizzarotti

Corrado Fizzarotti

Ph.D in Scienze Umanistiche e laureato in Metodologie Filosofiche. Si occupa di etica ambientale, di divulgazione scientifica e sostenibilità (e ogni tanto ne scrive pure). Appassionato di svariati svarioni, coltiva interessi che vanno dal giardinaggio alla musica dodecafonica. Vive e lavora a Pisa.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Novità

tour di gruppo viaggi per famiglie
canzone kid pass siamo noi di nicole di danieli koi

DA SCOPRIRE

VACANZE FAMILY

collaborazioni con kid pass 2025

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

RICEVI SUBITO UN REGALO DA KID PASS!

In omaggio abbiamo preparato un regalo speciale per te: 10€ di sconto sui corsi per bambini di Kid Pass Edu!

Resta aggiornato sulle migliori proposte family nella tua città e non solo!

 

Trattamento dati personali

Grazie per esserti iscritto! Riceverai via email il codice sconto in omaggio.