A Bordo della Vespucci: la nave più bella del mondo ti aspetta
Quando entra in porto, tutti si fermano a guardarla. Con le sue linee eleganti, le vele maestose e i dettagli in ottone e legno, la nave scuola Amerigo Vespucci è considerata da molti la più bella del mondo. Quest’anno torna a incantare adulti e bambini con un tour che toccherà porti di tutta Italia, da marzo a giugno. Ma cosa rende questa nave così speciale? E com’è davvero la vita a bordo? Ve lo raccontiamo noi, che l’abbiamo visitata con la famiglia nella sua tappa di Venezia! Scopri anche come prenotare per vedere la nave nell’Amerigo Vespucci tour 2025.
Amerigo Vespucci tour 2025 nel Mediterraneo
Il Tour Mediterraneo 2025 dell’Amerigo Vespucci prevede 17 tappe complessive, alcune delle quali in Italia, altre in città costiere del Mediterraneo. Il veliero farà scalo in porti storici e suggestivi, offrendo in ogni tappa la possibilità di salire a bordo e visitare la nave. Le tappe italiane includono città come Venezia, Ancona, Taranto, Palermo, Napoli, Genova, mentre altre si svolgono all’estero, portando l’eccellenza della Marina Militare anche oltreconfine. In ogni porto la Vespucci sarà protagonista di eventi culturali, visite guidate gratuite (con prenotazione) e iniziative adattee anche per famiglie e bambini.
Per consultare l’elenco completo delle date e delle località, è disponibile il calendario aggiornato su www.tourvespucci.it.
- TRIESTE
1 – 3 marzo 2025 - VENEZIA
27 – 31 marzo 2025 - ANCONA
1 – 3 aprile 2025 - ORTONA
4 – 6 aprile 2025 - DURAZZO (ALBANIA)
8 – 11 aprile 2025 - BRINDISI
12 – 15 aprile 2025 - TARANTO
16 – 22 aprile 2025 - LA VALLETTA (MALTA)
25 – 29 aprile 2025 - PORTO EMPEDOCLE
30 aprile 2025 - REGGIO CALABRIA
3 – 6 maggio 2025 - PALERMO
7 – 11 maggio 2025 - NAPOLI
13 – 17 maggio 2025 - CAGLIARI
19 – 24 maggio 2025 - GAETA
26 – 29 maggio 2025 - CIVITAVECCHIA
30 maggio – 3 giugno 2025 - LIVORNO
4 – 8 giugno 2025 - GENOVA
10 giugno 2025
Come visitare Amerigo Vespucci
Visitare la Vespucci è gratuito, ma è necessario prenotarsi online su www.tourvespucci.it/sali-a-bordo. Dopo la registrazione, si riceverà via email un QR code da presentare all’ingresso insieme a un documento. È obbligatorio indossare scarpe comode e chiuse. Non sono ammessi zaini grandi o passeggini a bordo, ma possono essere lasciati in custodia all’ingresso.
Salire a bordo dell’Amerigo Vespucci non è solo una visita: è un viaggio dentro la storia, una lezione viva di coraggio, disciplina e tradizione marinaresca. È un’avventura che resta nel cuore, soprattutto se condivisa in famiglia. A Venezia e in tutta Italia, la Vespucci vi aspetta. Non perdete l’occasione di salire a bordo della leggenda.
Tappa da sogno: la nave Amerigo Vespucci a Venezia
Tra le tappe più affascinanti del tour 2025 c’è Venezia, dove la nave sarà ormeggiata dal 27 al 31 marzo. L’arrivo in laguna è un evento spettacolare: il veliero attraversa il canale della Giudecca accompagnato da rimorchiatori, mentre turisti e veneziani si affacciano dalle rive per ammirarlo. Durante la sosta, sarà possibile salire a bordo gratuitamente (con prenotazione), passeggiare tra i ponti, osservare le vele da vicino e incontrare i membri dell’equipaggio. Una tappa imperdibile, soprattutto per le famiglie: Venezia e la nave Amerigo Vespucci insieme sono un’esperienza unica.

Un veliero che ha fatto storia
Costruita nel 1930 presso l’Arsenale di Castellammare di Stabia e varata nel 1931, l’Amerigo Vespucci è il simbolo vivente della tradizione navale italiana. È lunga 101 metri, larga 15, e può ospitare oltre 400 persone tra equipaggio e allievi. Il suo albero maestro svetta per 54 metri, più di un palazzo di quindici piani. Dispone di 26 vele in tela olona, manovrate a mano, e può raggiungere i 12 nodi solo con il vento. Ancora oggi è utilizzata dalla Marina Militare come nave scuola, per formare i futuri ufficiali con una didattica che unisce tradizione, tecnica e spirito di squadra. Ogni dettaglio a bordo è autentico e operativo. Non è una ricostruzione storica, ma un veliero vero, che ha attraversato oceani e addestrato generazioni. Il suo motto, inciso a poppa, è un messaggio senza tempo: “Non chi comincia ma quel che persevera”.
Chi vive a bordo: i futuri ufficiali
La Vespucci non è solo una nave da esposizione: è una vera scuola galleggiante. A bordo si formano gli allievi ufficiali della Marina Militare Italiana, studenti dell’Accademia Navale di Livorno. Per diventarlo, occorre superare un concorso nazionale dopo il diploma e avere tra i 17 e i 22 anni. Una volta ammessi, i ragazzi iniziano un percorso universitario rigoroso, che include materie scientifiche, giuridiche, nautiche e militari. Dopo il primo anno, gli allievi salgono a bordo della Vespucci per mettere in pratica ciò che hanno studiato. Dormono in camerate condivise, si allenano alla disciplina, imparano la vita di bordo e partecipano a tutte le manovre, proprio come veri marinai.

La vita a bordo: tra mare, lavoro e squadra
A bordo si vive con regole chiare e ritmi serrati. La giornata comincia all’alba con l’alzabandiera, seguita da lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e lavori di manutenzione. I turni sono continui, anche di notte, e l’equipaggio si alterna tra la plancia, la sala macchine, la coperta e la cucina. Si dorme in brande a castello, in spazi essenziali ma ordinati. Alcuni marinai più esperti riposano ancora in amache tradizionali, appese tra le strutture del ponte. Il senso di squadra è forte, e ognuno ha un ruolo preciso, fondamentale per la vita collettiva. I pasti si consumano nella cambusa, in orari rigorosi: colazione molto presto, pranzo verso mezzogiorno e cena entro le 20. Il menù è semplice ma equilibrato: pasta, verdure, carne o pesce, frutta e pane. In navigazione si usano piatti in acciaio con divisori, per evitare che il cibo si sposti a causa del movimento della nave.

I comandi si danno a voce: il linguaggio del mare
Una delle tradizioni più affascinanti da osservare a bordo è l’uso dei comandi vocali durante le manovre. Gli ordini vengono gridati a voce alta dagli ufficiali, e ripetuti in coro dall’equipaggio, con forza e ritmo. È un linguaggio del mare fatto di espressioni precise, tramandate da generazioni. Se si sente “Alla vela!”, tutto l’equipaggio scatta in posizione per spiegare le vele. “Sciogli!” significa liberare le cime che tengono le vele raccolte, mentre “Cazza la scotta!” indica di tirare la vela verso il vento per guadagnare spinta. Quando si sente “Lasca la scotta!”, invece, si allenta la tensione. E infine, quando il lavoro è compiuto, il comando è “A posto!”. Uno dei più spettacolari è “A riva!”, che ordina di salire sugli alberi per sistemare le vele in alto. Ascoltarli è emozionante: è come assistere a una coreografia marinaresca, fatta di voce, forza e perfetta coordinazione.
0 commenti