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Home » Viaggi e vacanze per famiglie » Grandi viaggi all'estero con bambini » Fare viaggi in tutto il mondo con bambini piccoli? Si può!

Incontriamo una viaggiatrice seriale, Elisa Sanguanini, diventata mamma poco più di un anno fa che con il suo piccolo bambino, Hiro, ha già fatto diversi viaggi nel mondo. Ha molte cose da raccontarci sulle sue esperienze di viaggio tra aneddoti, consigli e prossime partenze.

Fare viaggi in tutto il mondo con un bimbo piccolo si può?

Certamente! E’ fattibilissimo, la parola d’ordine è: organizzazione.
Ho sempre viaggiato tanto, soprattutto per lavoro poiché organizzo e accompagno gruppi all’estero. Quando sono rimasta incinta mi dicevano “adesso basta viaggi, per almeno tre o quattro anni dovrai rinunciarci!”: ma non è andata proprio così. Fortunatamente ho avuto una gravidanza molto facile e ho potuto accompagnare vari gruppi in Giappone e in Europa, rientrando in Italia dopo una transmongolica di venti giorni, un percorso in treno da Mosca a Pechino attraverso la Mongolia.
Poi è nato Hiro e ho scoperto la resilienza, ossia la capacità di adattarsi positivamente ai cambiamenti: se per il momento non potevo partire per viaggi in stile “Tibet con arrivo al campo base Everest”, potevo comunque fare weekend in Europa, che non facevo da una decina di anni. Dal sito della compagnia lowcost abbiamo scelto la destinazione in base alla comodità degli orari dei voli e alla vicinanza dell’aeroporto al centro città: Siviglia era la destinazione perfetta per Hiro che stava per compiere tre mesi.

londra viaggi con bambini piccoli nel mondo consigli mamma viaggiatrice sognaviaggiIl weekend è andato perfettamente e quello è stato il via libera: Hiro ha iniziato a viaggiare ad Amsterdam, Ibiza, Palma di Maiorca, Londra…e poi sono cominciati i gruppi da accompagnare e le destinazioni lontane: Malesia e Cina.
E’ tutta una questione di organizzazione: nel caso debba stare lontano da casa più di due settimane, in valigia porto solo cose che potrei non trovare in loco e cambi per una decina di giorni. Dobbiamo infatti ricordare che i bimbi nascono in tutto il mondo: ovunque si trovano lavanderie, negozi e supermercati, e quindi è inutile portarsi scorte pannolini e troppi vestiti.
Ciò che ho imparato in questo anno di viaggi con Hiro è che spesso ci riempiamo di preoccupazioni che poi si rivelano infondate: i bimbi hanno grande capacità di adattamento e partire con una mente rilassata è fondamentale. Al contrario, dobbiamo ricordarci che un bimbo ha la mente che è un libro di pagine bianche da scrivere e che viaggiare stimola la curiosità e fa vedere cose nuove, fa conoscere la diversità culturale e mette costantemente alla prova: fusi orari, cibi diversi, luoghi mai visti prima. Viaggiare fa uscire dalla propria comfort zone e i bimbi si adattano davvero più facilmente di quello che possiamo immaginare a molte situazioni.
Il mio consiglio è quindi di provare a fidarci dei nostri bimbi, perché tutto andrà per il meglio.

Raccontaci qualche chicca da quest’anno di viaggi con Hiro.

Il “libro della crescita” di Hiro è praticamente un mappamondo: il primo dentino è spuntato a Londra, ha imparato a gattonare in Cina e a camminare alle Maldive.

Lui non si ricorderà di tutti questi viaggi, ma ci tengo davvero tanto che cresca con la mentalità che la diversità tra popoli sia qualcosa da scoprire e accettare, non da disprezzare.
Hiro è ancora piccolo e non vede la differenza tra i suoi compagni di asilo e un bambino cinese o africano: per lui sono solo semplicemente bambini. E questo è stupendo.
viaggi con bambini piccoli nel mondo consigli mamma viaggiatrice sognaviaggi Credo che per sempre ricorderò quando alle Maldive era piovuto per tutta una notte e davanti alla nostra guest-house si era formata una pozzanghera gigante in cui giocava un bambino maldiviano che avrà avuto cinque o sei anni. Hiro, nel pieno della fase imitativa, ha voluto a tutti i costi andarci: era dentro fino alle ginocchia. Il bimbo maldiviano non sapeva l’inglese e in ogni caso Hiro sapeva dire solo qualche sillaba a caso, eppure sono riusciti a interagire con un linguaggio universale: la risata.
A me sembrava di essere in uno di quei film in cui la morale è che ci si può divertire con niente e che, pur nella diversità, siamo tutti uguali. Dovremmo più spesso riuscire a guardare ciò e chi ci circonda con più semplicità e leggerezza.

A proposito di leggerezza aggiungo anche questo aneddoto, che considerò qualcosa che prima o poi succederà: ad agosto eravamo in Malesia e scherzando avevo scritto un post sul mio profilo Facebook che diceva “Già mi immagino la scena di Hiro all’asilo.
Maestre: dove siete andati in vacanza?
Bimbo 1: io sono andato a Pinarella di Cervia e ho fatto il bagno del mare.
Bimbo 2: io sono andato in montagna e ho mangiato la fontina.
Bimbo 3: io sono andato a Gardaland e ho fatto la foto con Prezzemolo.
Hiro: la mia mamma mi ha portato nella giungla in Malesia, ho visto dei fiori giganti, le orme degli elefanti e siamo stati attaccati dalle sanguisughe”.
Ancora non ha detto questo alle maestre solamente perché Hiro non parla. Ma prima o poi, per chissà quale avventura vivremo, succederà…ne sono certa!

Quali mete consigli per viaggiare con i bambini piccoli?

viaggi con bambini piccoli nel mondo consigli mamma viaggiatrice sognaviaggiPiù che destinazioni da consigliare, mi sento di dire a chi non ha mai viaggiato con bimbi piccoli di iniziare a piccoli passi e di prenotare viaggi che facciano partire a mente serena.
A chi non se la sente di partire da solo consiglio di rivolgersi ad agenzie che organizzano viaggi di gruppo per famiglie: come dice il proverbio, “mal comune mezzo gaudio”!
Chi invece preferisce essere autonomo può cominciare come ho fatto io, scegliendo una destinazione in Europa che non abbia troppa distanza tra aeroporto e centro città, e che si possa girare a piedi.
Città come Londra e New York hanno purtroppo tantissime fermate della metro senza ascensori e scale mobili e diventano impraticabili con il passeggino. L’alternativa è usare bus e taxi, ma bisogna mettere in conto il traffico, che nelle ore di punta potrebbe essere stressante.

I prossimi viaggi insieme a tuo figlio?

viaggi con bambini piccoli nel mondo consigli mamma viaggiatrice sognaviaggi A marzo io e Hiro avremo un piccolo gruppo di viaggiatori affezionati (sono già stati con me in Giappone e a New York) da portare in India. Una destinazione difficile per via delle scarse condizioni igieniche che spesso si trovano in questo Paese, ma il segreto è sempre lo stesso: organizzarsi già in fase di definizione dell’itinerario, in modo che il viaggio possa essere adatto anche a un bambino di un anno e mezzo. Ovviamente non andremo a dormire in ashram e non possiamo contare sulla scarsa affidabilità dei mezzi pubblici, bensì soggiorneremo in hotel di buon livello e sarà con noi il driver, che ci porterà nelle varie destinazioni.
Da un opposto all’altro, ad aprile saremo invece in Giappone, due settimane per far conoscere il Paese a un gruppo di viaggiatori durante il periodo dei ciliegi in fiore. Il Giappone è un Paese fantastico, a misura di bambino (è la patria di Hello Kitty e dei manga!) e di passeggino, oltre alla proverbiale gentilezza della popolazione.
Ad agosto ci sarà un ritorno in Giappone e subito dopo Bali: è una nuova proposta, è quello che definisco un viaggio – relax in cui alterneremo giorni di visita in vari luoghi straordinari ad altri in cui avremo tempo per rilassarci con un cocco fresco a bordo piscina dopo aver provato qualche massaggio alla spa. Un giusto mix di esperienze adatto a qualsiasi età.

Sognaviaggi: racconta il progetto alle famiglie di tutta Italia…

viaggi con bambini piccoli nel mondo consigli mamma viaggiatrice sognaviaggi Come ho già raccontato all’inizio, da sempre ho avuto la passione per i viaggi e ho avuto la fortuna di essere riuscita a fare della mia passione il mio lavoro: organizzo viaggi e poi accompagno i gruppi. Esiste una parola per definire quella voglia costante di viaggiare: wanderlust. Con quella parola si intende la voglia di viaggiare “esagerata” tanto che sconfina nella “mania”, nella necessità. Credo sia il mio caso, anzi ne sono sicura. Chi si ritrova con questa “sindrome del viaggiatore” afferma che per essere felice deve viaggiare. Non importa la meta, ciò che fa il viaggio è il viaggio stesso. Il diventare mamma non ha cambiato questo mio aspetto, anzi ne ho fatto di necessità in virtù: se per essere felice ho bisogno di viaggiare, perché non organizzare viaggi per chi come me ha bimbi e tanta voglia di partire per qualche nuova destinazione? E’ così che è nata la linea di viaggi per famiglie che proponiamo: tra le possibilità ci sono gite in giornata in Italia, weekend a tema in Europa e per l’estate anche destinazioni oltre oceano. Tutto sta nel lasciarsi ispirare, nel trovare quella proposta che possa essere a misura di ciò che ci si sente di fare. Si può cominciare con una gita all’Acquario di Genova per poi chissà…venire ad agosto con me e Hiro a dormire in un monastero buddhista in Giappone o a novembre a portare la letterina a Babbo Natale in Lapponia!

Grazie Elisa e complimenti per le tue energie, entusiasmo e capacità di organizzazione che tutte le mamme del mondo ti invidieranno!

Marianna Vianello

Marianna Vianello

Marianna Vianello è la fondatrice di Kid Pass. Da oltre 10 anni è a caccia di idee per vivere le più belle esperienze con i figli e per scoprire le migliori proposte per loro. La sua esperienza personale si è trasformata in un'ambiziosa missione di favorire il mondo della cultura a misura di bambino e dell'edutainment di qualità.

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