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Guida ai siti UNESCO da vedere in Italia

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Tutti i siti UNESCO da vedere in Italia

L’Italia, culla di civiltà e fucina d’arte, è la nazione che vanta il maggior numero di siti UNESCO iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale: dal 1972, anno in cui l’UNESCO ha iniziato a censire i luoghi di valore universale, ben 60 tesori del Bel Paese sono stati riconosciuti a livello internazionale.

Un patrimonio diffuso su tutto il territorio nazionale, che spazia da immense aree naturali di straordinaria bellezza a siti archeologici perfettamente conservati, da monumenti unici al mondo a capolavori artistici che hanno fatto la storia.
Un tesoro inestimabile, tutto da vedere e da vivere.

Cosa sono i siti UNESCO?

I siti UNESCO sono luoghi di eccezionale valore culturale o naturale, riconosciuti a livello internazionale e protetti dall’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura). Questi luoghi sono considerati patrimonio dell’umanità e vengono inseriti in una lista speciale per garantirne la conservazione e la valorizzazione.

Cosa sono le Riserve della Biosfera MAB UNESCO?

Le Riserve della Biosfera MAB UNESCO sono aree speciali designate dall’UNESCO all’interno del programma “Man and the Biosphere” (MAB). Sono territori terrestri, marini o costieri che presentano ecosistemi di particolare valore, dove si cerca di coniugare la conservazione della biodiversità con lo sviluppo sostenibile.

Le Riserve della Biosfera sono concepite come delle vere e proprie “aree di laboratorio” dove sperimentare pratiche di gestione sostenibile delle risorse naturali, favorendo al contempo la ricerca scientifica e l’educazione ambientale.

Cosa sono le Città Creative UNESCO?

Le Città Creative UNESCO sono un network internazionale di città che hanno deciso di puntare sulla creatività come motore per lo sviluppo economico e sociale. L’UNESCO, riconoscendo l’importanza di questo approccio, ha istituito questa rete nel 2004.

Le città creative UNESCO hanno dimostrato un impegno significativo nello sviluppo e nella promozione della creatività in uno o più dei seguenti settori:

Musica
Letteratura
Artigianato e arti popolari
Design
Media Arts
Gastronomia
Cinema

Perché un luogo diventa un sito UNESCO?

Ma quali sono le caratteristiche che fanno di un sito o opera un soggetto candidabile? E quanti e quali tipologie di patrimoni vengono riconosciuti dall’UNESCO?
Per essere inserito nella lista UNESCO, un sito deve possedere almeno uno dei seguenti criteri:
Valore universale eccezionale: Deve rappresentare un capolavoro del genio creativo umano, una testimonianza unica di una civiltà scomparsa o un esempio eccezionale di un tipo di insediamento umano o di utilizzo del territorio, rappresentativo di una particolare cultura o interazione tra l’uomo e l’ambiente.

Testimonianza unica o eccezionale: Deve rappresentare una testimonianza unica o almeno eccezionale di una tradizione culturale viva o di un processo evolutivo significativo nella storia dell’uomo.

Esempio eccezionale: Deve rappresentare un esempio eccezionale di un tipo di edificio, di un complesso architettonico o di un paesaggio tecnologico o di un insieme che illustri una (o più) fase(i) significativa(e) della storia dell’umanità.

Habitat naturale: Deve essere un esempio eccezionale di habitat naturale rappresentativo di importanti processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi terrestri, acquatici, costieri e marini, e di comunità di piante e animali.

Fenomeno naturale: Deve essere un fenomeno naturale eccezionale o un’area di bellezza naturale e di importanza estetica eccezionale.

Diversità biologica: Deve contenere gli habitat naturali più rappresentativi e importanti per la conservazione della biodiversità, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

Cosa è il patrimonio culturale immateriale UNESCO?

Il patrimonio culturale di una nazione non si limita ai beni materiali, ma abbraccia anche un ricco patrimonio immateriale, costituito da tradizioni orali, linguaggi, arti performative, pratiche religiose e riti. Per tutelare questa preziosa eredità, l’UNESCO ha istituito nel 2003 una convenzione specifica, ratificata dall’Italia nel 2007.

A oggi, sono quattordici gli elementi italiani iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale UNESCO.

Unesco italia associazione giochi antichi

Quali e dove sono i Siti UNESCO in Veneto?

Tra le perle UNESCO che costellano il Veneto, spicca Venezia e il suo paesaggio lagunare, un delicato equilibrio tra natura e cultura, dove acqua, suolo e architettura si intrecciano in un patrimonio unico e fragile.

Altre tre città vantano il prestigioso riconoscimento: Vicenza, con le sue ville palladiane, è un omaggio all’eleganza del Rinascimento, mentre Padova ci accoglie con l’Orto Botanico, il più antico al mondo, e con i preziosi affreschi di Giotto. Infine, il centro storico di Verona è stato inserito per la stratificazione storica e l’integrità della sua struttura urbana originale.

Le Dolomiti venete sono patrimonio dell’umanità per la loro straordinaria bellezza naturale, tra verdi pascoli, cristallini laghi alpini e maestose pareti rocciose.

Sono tre i siti palafitticoli che si fregiano del titolo ambito: il Laghetto del Frassino a Peschiera del Garda (Verona), Tombola di Cerea (Verona) e il Laghetto della Costa, ai piedi dei Colli Euganei, in provincia di Padova.

Anche le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene offrono un panorama mozzafiato unico al mondo. Sono patrimonio UNESCO perché il mosaico di vigneti terrazzati, plasmato dall’uomo nel corso dei secoli, è un capolavoro di armonia tra natura e cultura.

Il Veneto vanta anche tre preziose Riserve di Biosfera MAB UNESCO: il Delta del Po, il Po Grande e il Monte Grappa. Ognuna di queste aree protette custodisce ecosistemi unici, dalla ricca biodiversità.

Leggi l’articolo di approfondimento sui siti UNESCO in Veneto!

Unesco siti veneto venezia

Quali e dove sono i Siti UNESCO in Trentino Alto Adige?

Anche in Trentino-Alto Adige le Dolomiti svettano tra i siti UNESCO: dalle Dolomiti di Brenta, conosciute per le loro pareti verticali e ben otto cime che superano i 3000 metri di altezza, alla Marmolada con il suo ghiacciaio perenne.
Il gruppo dello Sciliar-Latemar-Catinaccio, esteso su oltre 9000 ettari tra Trento e Bolzano, è caratterizzato da due cime imponenti, lo Sciliar e il Catinaccio, e da un massiccio che le collega. Questo complesso montuoso è un vero e proprio scrigno di biodiversità, con malghe, laghetti alpini e paesaggi incontaminati che ospitano una fauna ricca e variegata.

Le Odle di Val di Funes sono un’altra meraviglia delle Dolomiti, famose per le loro forme spettacolari e i colori cangianti al tramonto.
Infine, il Geoparco di Bletterbach è un’area di grande interesse geologico, con un canyon che racconta milioni di anni di storia della Terra.
Un altro importante riconoscimento UNESCO è stato conferito ai siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, tra cui quelli di Fiavé e Ledro in provincia di Trento.

Leggi l’articolo di approfondimento sui siti UNESCO in Trentino e in Alto Adige!

Quali e dove sono i Siti UNESCO in Lombardia?

La Lombardia conta 11 siti riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità, confermandosi come destinazione imperdibile per chi desidera immergersi nella storia, nella cultura e nella natura.
Milano custodisce uno dei capolavori più celebri al mondo: l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, un’opera monumentale, realizzata sulle pareti del refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Lasciamo Milano per dirigerci verso Mantova e Sabbioneta, due città che rappresentano un unicum nel panorama urbanistico e artistico del Rinascimento italiano. Sotto la dinastia dei Gonzaga, queste due realtà urbane si trasformarono in veri e propri centri culturali, dove l’arte, l’architettura e il collezionismo raggiunsero livelli di raffinatezza senza precedenti.

Facciamo un lunghissimo salto a ritroso nel tempo: il Monte San Giorgio, sito transfrontaliero tra Italia e Svizzera, conserva tra le sue rocce sedimentarie, risalenti a un tempo geologico compreso tra 247 e 237 milioni di anni fa, un’eccezionale varietà di fossili marini, tra cui rettili, pesci e insetti.

In Val Camonica, situata in provincia di Brescia, troviamo una delle più antiche incisioni rupestri al mondo, mentre lungo tutto l’arco alpino lombardo sono presenti ben 10 siti palafitticoli preistorici .

Ascendendo verso la parte alta di Bergamo, ci si imbatte in un gioiello architettonico di inestimabile valore: le Mura Venete, costruite dalla Serenissima Repubblica di Venezia tra il XVI e il XVII secolo, sono un capolavoro di ingegneria militare e un simbolo dell’espansione veneziana.

Crespi d’Adda è un esempio di integrazione tra produzione industriale e vita sociale: si tratta di un villaggio operaio degli anni Venti del secolo scorso, caratterizzato da una rigorosa pianificazione e da una forte attenzione al benessere dei lavoratori e delle loro famiglie.

Fanno parte della Lista i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, percorso spirituale tra arte e natura.
Questi complessi architettonici, eretti su colli e dedicati alla rappresentazione dei misteri del cristianesimo, sono caratterizzati da una sequenza di cappelle ornate di sculture e affreschi, immerse in paesaggi naturali di straordinaria bellezza.

La Ferrovia Retica, con la sua celebre tratta del trenino del Bernina, è un capolavoro di ingegneria ferroviaria, che attraversa paesaggi alpini tra ponti spettacolari, gallerie e panorami mozzafiato.
I siti dei Longobardi in Italia testimoniano l’importante ruolo svolto dai Longobardi nella formazione dell’identità culturale italiana. In particolare, i complessi di Brescia e Castelseprio offrono un quadro completo dell’arte, dell’architettura e della religiosità longobarda.
Infine, l’arte liutaria cremonese è patrimonio immateriale dell’umanità, in qualità di esempio unico di artigianato artistico di altissimo livello.

Leggi l’articolo di approfondimento sui siti UNESCO in Lombardia!

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unesco beni lombardia crespi d'adda

Quali e dove sono i siti UNESCO in Piemonte?

Il Piemonte vanta cinque siti UNESCO: le Residenze Sabaude, a testimonianza del potere e dello splendore della dinastia Savoia  e i Sacri Monti, che assieme a quelli della Lombardia celebrano la fede cristiana.

I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sono un mosaico di vigneti, piccoli borghi e castelli medievali, che testimonia l’armonia tra territorio e cultura del vino.

Chiudono la carrellata i due siti palafitticoli preistorici della regione e Ivrea, città industriale del XX secolo, esempio innovativo di urbanistica e produzione.

Oltre a questi siti, il Piemonte ospita anche tre Riserve della Biosfera MAB UNESCO, un Geoparco e tre Città Creative, Torino per il Design, Alba per la Gastronomia, Biella per l’Artigianato e Arte Popolare.

Quali e dove sono i siti UNESCO in Friuli Venezia Giulia?

Il Friuli Venezia Giulia annovera 5 siti riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

Aquileia, antica città romana e poi vescovile, conserva una basilica patriarcale di straordinaria bellezza e un’area archeologica che testimonia la sua importanza nel mondo romano. Cividale del Friuli, con il suo Tempietto Longobardo e il Ponte del Diavolo, racconta la storia del dominio longobardo in Italia, mentre Palmanova, la città stellata costruita dai Veneziani nel XVI secolo, è un capolavoro di ingegneria militare e urbanistica.

Tra i siti naturali, le Dolomiti Friulane offrono un paesaggio montano unico al mondo: grazie alla loro magnificènza e alla valenza geologica, hanno conquistato l’ambito riconoscimento UNESCO.

Un altro sito di grande interesse è quello di Palù di Livenza, in provincia di Pordenone, dove sono state ritrovate palafitte risalenti al Neolitico, testimonianza delle antiche civiltà che abitavano queste terre.

Quali e dove sono i Siti UNESCO in Emilia-Romagna?

L’Emilia-Romagna vanta ben sei siti riconosciuti dall’UNESCO, ognuno con le sue peculiarità e attrattive.
Ferrara, il Delta del Po e le Delizie Estensi ne fanno parte. La bella città rinascimentale è caratterizzata da un centro storico perfettamente conservato, mentre il Delta del Po, con i suoi paesaggi unici, le sue valli e le sue lagune, offre un’esperienza naturalistica unica.

Un tempo capitale dell’Impero Romano d’Occidente, Ravenna conserva un eccezionale patrimonio di mosaici e monumenti paleocristiani e bizantini. La Basilica di San Vitale, con i suoi mosaici scintillanti, il Mausoleo di Galla Placidia, con le sue pareti in madreperla, e il Mausoleo di Teodorico, con la sua cupola monolitica, sono solo alcuni dei gioielli di questa città.

Anche Modena, città natale di Enzo Ferrari, è famosa per la sua Piazza Grande, dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, assieme ai 62 chilometri di portici di Bologna.

Tra i siti UNESCO naturali, segnaliamo la Riserva Integrale di Sasso Fratino e i siti carsici dell’Appennino emiliano-romagnolo.

Leggi l’articolo di approfondimento sui siti Unesco in Emilia-Romagna!

Unesco siti emilia romagna ravenna

Quali e dove sono i siti UNESCO della Liguria?

Dalle Cinque Terre al cuore di Genova, sono ben 4 i siti UNESCO in Liguria!

Porto Venere, Cinque Terre e le Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) è probabilmente il sito UNESCO più conosciuto, dove natura e cultura si fondono in un equilibrio perfetto. I borghi colorati, arroccati sulle scogliere, e i terrazzamenti coltivati a vigne e oliveti sono il risultato di secoli di convivenza armoniosa tra l’uomo e l’ambiente.

Il centro storico di Genova, con le sue “Strade Nuove” e i suoi palazzi dei Rolli, è un esempio straordinario di urbanistica del XVI e XVII secolo. Questi palazzi, un tempo dimore delle più ricche famiglie genovesi, sono oggi musei e sedi istituzionali.

Il Parco del Beigua, situato tra Genova e Savona, è un vero e proprio scrigno di biodiversità. Le sue montagne, i suoi boschi e i suoi canyon offrono un paesaggio selvaggio e affascinante. Il Parco del Beigua è stato riconosciuto dall’UNESCO come Geoparco Globale, un riconoscimento che sottolinea il suo valore geologico e paesaggistico.

Infine i muretti a secco, antica tecnica costruttiva senza l’uso di malta, diffusa in tutta la Liguria, è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Sono infatti un elemento caratteristico del paesaggio ligure e testimoniano l‘ingegno e la capacità di adattamento sostenibile dell’uomo all’ambiente.

Quali e dove sono i Siti UNESCO in Toscana?

Dalle antiche città che custodiscono tesori artistici unici al mondo, ai borghi che sembrano sospesi nel tempo tra dolci colline e cipressi, la Toscana vanta ben 7 siti riconosciuti dall’UNESCO. Un patrimonio che spazia dall’architettura rinascimentale al paesaggio rurale, offrendo un viaggio nel tempo e nella cultura senza eguali.

Tra le città ecco Firenze, la culla del Rinascimento, con le sue vie medievali, piazze animate, chiese e palazzi rinascimentali.

Anche Pisa è celebre in tutto il mondo per l’iconica Torre Pendente e Siena, con la sua Piazza del Campo, rappresenta uno degli archetipi meglio conservati di città medievale.

Tra i borghi spicca San Gimignano, per i caratteristici grattacieli del Medioevo, le  alte torri che ridisegnano il paesaggio toscano, mentre con  Pienza si scopre il concetto di città ideale rinascimentale.

La Val d’Orcia è un capolavoro di armonia tra natura e cultura: dolci colline, borghi medievali e fattorie si intrecciano in un paesaggio che è frutto di secoli di sapiente lavorazione della terra da parte dell’uomo.

Le Ville e i Giardini Medicei fanno anche loro parte della World Heritage List, come esempio unico di architettura paesaggistica.

Unesco siti toscana val d'orcia

Quali e dove sono i Siti UNESCO in Lazio?

Ben sei sono i siti in Lazio inseriti nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Roma, naturalmente, cuore dell’Impero Romano e labirinto di strade, piazze, monumenti e fontane che raccontano la sua storia millenaria.

A pochi chilometri da Roma, Tivoli ospita due gioielli dell’architettura: Villa Adriana e Villa d’Este. La prima, residenza imperiale di Adriano, è un complesso di edifici e giardini che riproduce le città più importanti dell’Impero Romano. La seconda, capolavoro del Rinascimento, è famosa per le sue fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche.

Le necropoli di Cerveteri e Tarquinia sono un’affascinante testimonianza della civiltà etrusca. Le tombe, a forma di capanne o di camere ipogee, sono decorate con affreschi e sculture che rappresentano la vita quotidiana e le credenze religiose degli Etruschi.

Le Faggete Vetuste di Soriano nel Cimino e Oriolo Romano rappresentano un esempio unico di foresta vetusta, con alberi secolari che hanno resistito ai cambiamenti climatici e alle attività umane.

Tra le tradizioni immateriali tutelate dall’UNESCO troviamo anche la Macchina di Santa Rosa, un’imponente struttura in legno decorata, viene portata in processione a Viterbo ogni anno, il 3 settembre, in onore della santa patrona.

Leggi l’articolo di approfondimento sui siti UNESCO in Lazio!

Quali e dove sono i Siti UNESCO in Campania

Gli 11 siti della Campania iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO della Campania spaziano dai centri storici alle aree archeologiche, dai paesaggi naturali alle tradizioni millenarie.

Oltre ai 17 chilometri quadrati del centro storico di Napoli, ecco Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, le città sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Tra i patrimonio UNESCO naturali sorride fiera la Costiera Amalfitana, con il suo mare cristallino, le belle spiagge e i borghi colorati.

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un’area protetta di grande valore naturalistico e culturale, con siti archeologici come Paestum e Velia.

Tra i complessi monumentali siti UNESCO spicca la Reggia di Caserta, capolavoro del barocco, con i suoi giardini all’italiana e l’acquedotto Vanvitelliano, mentre il Complesso di San Leucio, ex fabbrica di seta, testimonia l’importanza dell’industria tessile in Campania.
La chiesa di Santa Sofia a Benevento è infine una delle strutture longobarde più complesse e meglio conservate dell’epoca, che sulle pareti mostra ancora importanti affreschi altomedievali.
Fanno parte del Patrimonio immateriale la Dieta Mediterranea, l’Arte del pizzaiuolo napoletano, i Gigli di Nola, la Transumanza, l’rte dei muretti a secco e la Cerca e cavatura del tartufo.

Leggi l’articolo di approfondimento sui siti UNESCO in Campania!

Unesco siti campania costiera amalfitana

Quali e dove sono i siti UNESCO in Puglia?

La Puglia, con il suo ricco patrimonio storico, culturale e paesaggistico, vanta ben 5 siti riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

Situato su una collina che domina la campagna pugliese, Castel del Monte è un’opera architettonica unica nel suo genere, costruita per volere di Federico II di Svevia nel XIII secolo. La sua forma ottagonale perfetta e la sua precisa orientazione astronomica ne fanno un simbolo dell’erudizione e della cultura cosmopolita del suo fondatore.

C’è un altro castello a fregiarsi del titolo UNESCO, il Castel Fiorentino a Torremaggiore, esempio di architettura militare del XIII secolo.

Alberobello è universalmente riconosciuta come la capitale dei trulli, le caratteristiche abitazioni in pietra a secco con il tetto a cono che hanno reso celebre la Puglia in tutto il mondo. Nati come semplici ripari per i contadini, i trulli si sono evoluti nel tempo, diventando abitazioni vere e proprie. A poco a poco, si sono formati interi borghi, con spazi comuni come cisterne e frantoi. L’unicità di questo paesaggio, fatto di tetti a cono che si susseguono all’infinito, ha portato all’iscrizione di Alberobello nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.

Tra i siti UNESCO naturali segnaliamo anche la Foresta Umbra, una delle foreste più antiche d’Italia, patrimonio UNESCO della Puglia per la biodiversità e la storia millenaria.

Quali e dove sono i siti UNESCO in Sicilia

La Sicilia, con la sua ricca storia e la sua straordinaria bellezza naturale, vanta sette siti inseriti nella prestigiosa lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ciascuno dei quali rappresenta una tappa fondamentale per un viaggio alla scoperta di una delle regioni più affascinanti d’Italia.

Dalla Valle dei Templi di Agrigento, con i suoi maestosi templi dorici che evocano l’antica Grecia, alla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, con i suoi mosaici di straordinaria bellezza.

Le città barocche della Val di Noto, con i loro palazzi e le loro chiese riccamente ornate, sono una testimonianza dell’eccezionale patrimonio artistico dell’isola, mentre Siracusa, con la sua necropoli rupestre di Pantalica e il Parco Archeologico della Neapolis, offre un viaggio nel tempo che spazia dall’epoca romana al Medioevo.

C’è anche un itinerario, quello Arabo Normanno a essere inserito nella World Heritage List. Lo stile Arabo-Normanno è unico nel suo genere ed esclusivo di Palermo, Cefalù e Monreale, caratterizzandosi per l’unione di due mondi opposti: quello arabo – musulmano e quello normanno – cattolico.

Tra i tesori UNESCO naturali della Sicilia svetta l’Etna, il vulcano più alto d’Europa, che assieme alle selvagge Isole Eolie rappresentano uno straordinario esempio di processi geologici continui.

Leggi anche l’articolo di approfondimento sui siti UNESCO in Sicilia!

Unesco siti sicilia agrigento

I siti UNESCO spiegati ai bambini

I siti UNESCO sono un patrimonio inestimabile che appartiene a tutta l’umanità. Proteggerli significa custodire un pezzo della nostra storia e garantire che le generazioni future possano continuare ad ammirarne la bellezza e la complessità.

Con la missione di avvicinare i bambini al concetto di conservazione del patrimonio culturale, abbiamo avviato questo progetto educativo: “CHE TESORO! Alla scoperta del patrimonio Unesco

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Teresa Scarselli

Teresa Scarselli

Autrice, editor e SMM del portale Kid Pass, si occupa di comunicazione, promozione e fruizione dei Beni culturali. È convinta che qualsiasi viaggio possa essere un’esperienza a misura di bambino… e genitori! Il suo obbiettivo è raccontare e rendere appagante la visita a borghi, città d’arte e musei per tutta la famiglia.

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