Noto a livello internazionale e patrimonio dell'umanità UNESCO, Fiavé è uno dei siti archeologici palafitticoli più importanti d’Europa.
La storia delle comunità umane che vissero lungo le sponde dell’ex lago Carera (ora torbiera) è antichissima, dal VII al I millennio a.C. L’ambiente umido ha favorito la conservazione di importanti testimonianze della vita quotidiana di queste antiche popolazioni: vasi in ceramica, ornamenti e armi in bronzo e soprattutto numerosi oggetti in legno tra i più antichi d’Europa, quali archi, frecce, frullini, mestoli, tazze, cesti, impugnature di falcetti e asce esposti al Museo delle Palafitte di Fiavé.
Il museo presenta un approccio immediato e giocoso a misura di bambino e permette, grazie a modellini ricostruttivi ed elementi scenografici, un'immersione nel mondo delle palafitte. Lungo il percorso si trovano armadietti e contenitori con giochi e oggetti che richiamano i diversi temi trattati e aiutano a capire l'esposizione favorendo una pausa gioco durante la visita. Inoltre, nel corso dell’estate, i Servizi Educativi della Soprintendenza in collaborazione con l’Ecomuseo delle Giudicarie propone laboratori, attività, spettacoli teatrali e visite guidate appositamente strutturate per le famiglie.
Le famiglie possono visitare il museo autonomamente grazie alle speciali guide distribuite gratuitamente all'ingresso: “Scopriamo insieme il villaggio fra terra e acqua. Piccola guida per famiglie al Museo delle Palafitte di Fiavé” e“Te lo spiego io! una guida realizzata dai bambini della scuola dell’infanzia di Fiavè.
A pochi passi dal museo sono visibili i resti dei pali delle costruzioni preistoriche all’interno della riserva naturale provinciale e sito di importanza comunitaria. Con una breve e facile passeggiata (circa 30 minuti, agibile anche per carrozzine) si può quindi raggiungere l’area protetta.
La torbiera è una delle più estese del Trentino, ricca di vegetazione, luogo di riproduzione di molte specie di rettili e anfibi e punto di sosta per uccelli migratori. Lungo il percorso, corredato da pannelli informativi, si possono osservare alcune caratteristiche botaniche tipiche della zona paludosa e scoprire un gran numero di specie vegetali diverse, alcune delle quali molto rare.