Il Museo Egizio di Torino è, come quello del Cairo, dedicato esclusivamente all’arte e alla cultura dell’Egitto antico.
Il Museo delle Antichità Egizie fu fondato nel 1824 dal re Carlo Felice con l’acquisizione di una collezione di 5628 reperti egizi riunita da Bernardino Drovetti. La sede del Museo è da allora nel palazzo che nel XVII secolo l’architetto Michelangelo Garove aveva costruito come scuola dei Gesuiti, noto come 'Collegio dei Nobili', e che nel XVIII secolo era diventato sede dell’Accademia delle Scienze.
Il 6 ottobre 2004 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali conferì in uso per trent’anni i beni del Museo ad una apposita fondazione, la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, di cui fanno parte la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT. Molti studiosi di fama internazionale, a partire dal decifratore dei geroglifici egizi, Jean-François Champollion, che giunse a Torino nel 1824, si dedicano da allora allo studio delle sue collezioni, confermando così quanto scrisse Champollion: «La strada per Menfi e Tebe passa da Torino».