Il Museo del Territorio Biellese, ospitato all’interno dell’ex convento di San Sebastiano, raccoglie, conserva e racconta la storia del biellese, da 3 milioni di anni fa, attraverso fossili provenienti perlopiù dai torrenti che lo attraversano, fino alle donazioni di collezioni storico artistiche del Novecento.
Grazie ad un allestimento di grande impatto e grazie alle storie che le collezioni aiutano a raccontare, il museo aiuta a recuperare un forte legame con il territorio e strizza l’occhio a chi, nel biellese, ci arriva per la prima volta.
Il Percorso di visita
Il percorso di visita si articola attraverso le sezioni Paleontologica, Archeologica, Egizia, Precolombiana e Storico – Artistica.
La sezione Paleontologica ci immerge nelle acque del mare biellese che fino a 2 milioni e mezzo di anni fa occupava vaste zone del territorio e fa da nodo con la sezione “Muoversi sull’acqua” in cui è possibile ammirare la piroga monossile di età romana, rinvenuta nel laghetto di Bertignano.
La sezione Archeologica, ospitata nel grande salone, consente di compiere un percorso cronologico, organizzato in più sale, dalla Preistoria fino al Medioevo: dai reperti protostorici provenienti da Viverone e dalla Burcina di Pollone, alla storia dello sfruttamento delle aurifodine della Bessa, da parte dei Celti prima e dei Romani poi, fino alle necropoli romane di Biella e Cerrione, con le sue lapidi in leponzio, per giungere alla sezione Medievale in cui si segnalano i ritrovamenti sul monte Rubello che raccontano di Fra’ Dolcino.
Le collezioni archeologiche sono, inoltre, il frutto di donazioni da parte di illustri biellesi. La sala Egizia, da un lato, strettamente legata a due famosi cittadini biellesi, Corradino Sella ed Ernesto Schiaparelli. Custodisce e valorizza, tra gli altri, la mummia di Taaset e il suo magnifico sarcofago ligneo. La sala delle Culture Precolombiane, dall’altro, frutto della donazione dell’imprenditore biellese Ugo Canepa. I reperti permettono di conoscere saperi e abitudini di vita di compagini etnico culturali stanziate nei territori che attualmente vanno dal Messico al Perù, dal I millenio a.C. alla conquista ispanica.
Il percorso di visita prosegue con le collezioni storico-artistiche le quali, a partire dalle testimonianze pittoriche del XII secolo, consentono di poter seguire l’evoluzione della cultura figurativa e del gusto collezionistico locale, con opere cinquecentesche provenienti dalle più illustri botteghe vercellesi e dipinti caravaggeschi o di scuola veneta settecentesca.
Le collezioni di Ottocento e Novecento, frutto di donazioni private, permettono di presentare la pittura piemontese di paesaggio con notevoli dipinti di Antonio Fontanesi, Marco Calderini, Giovanni Giani e Giovanni Piumati e inserire in un contesto culturale artistico più ampio la produzione di Lorenzo Delleani, nativo di Pollone e tra i maggiori esponenti della pittura di paesaggio della sua epoca.
Il Museo conserva il capolavoro divisionista “Riflessioni di un affamato” di Emilio Longoni, che apre il percorso dedicato al collezionismo biellese da cui provengono opere di Carlo Carrà, Giuseppe Pellizza da Volpedo fino ai maggiori esponenti delle Avanguardie storiche della prima metà del Novecento, come Renè Magritte, Paul Klee, Max Ernst, Marc Chagall, Joan Mirò e dei connazionali Giacomo Balla e Lucio Fontana.
Info
DOVE
Via Quintino Sella 54/b Biella (BI)
CONTATTI
TEL: 015.2529345
EMAIL: museo@comune.biella.it
GIORNI DI APERTURA
da giovedì a domenica
ORARI
Giovedì dalle 10.00 alle 14.00
Venerdì dalle 14.00 alle 18.00
Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 18.00
CHIUSURA
lunedì, martedì e mercoledì
25 dicembre e 1 gennaio
BIGLIETTI
INTERO € 5.00
RIDOTTO € 3,00
• Soci F.A.I.;
• Soci Touring Club Italiano;
• Dipendenti Città di Biella;
• Tesserati UPB Università Popolare Biellese;
• Possessori di Torino+Piemonte Card;
• Fruitori convenzioni appositamente stipulate con il Comune di Biella;
• Gruppi organizzati e comitive da 15 persone in poi (con un accompagnatore gratuito).
GRATUITO
• abbonati Torino Città Capitale (abbonamento Musei Torino Piemonte)
• sino a 25 anni;
• studenti universitari;
• militari;
• insegnanti di ogni ordine e grado mediante esibizione di documento comprovante l’attività svolta;
• giornalisti in regola con il pagamento delle quote associative mediante esibizione di documento idoneo;
• diversamente abili e un loro accompagnatore.
• guide turistiche abilitate.
• prima domenica del mese
DIDATTICA per FAMIGLIE al MUSEO DEL TERRITORIO BIELLESE a cura di CoopCulture
“FARE PER CAPIRE”, è lo slogan che contraddistingue l’offerta didattica proposta ai nostri utenti più giovani e alle loro famiglie. Al fine di favorire la collaborazione e il confronto tra adulto e bambino, ci si serve di una formula grazie alla quale è l’intero gruppo ad essere protagonista e partecipe delle proposte didattiche. I percorsi messi in campo prevedono equilibrio e crescita, non sostituzione dell’adulto rispetto al bambino.
Le attività laboratoriali calendarizzate, mese dopo mese, pensate tenendo conto di festività, giornate nazionali e macro temi da sviluppare, sfociano in una serie di percorsi in cui sono coinvolti figli e genitori, nipoti e nonni con una gran voglia di mettersi alla prova.
L’intento educativo è consentire l’acquisizione di conoscenze e competenze attraverso i molteplici contesti culturali che le collezioni museali evocano, producendo stupore. Ogni partecipante è invitato a mettersi alla prova rispettando i suoi tempi e le sue innate inclinazioni; ne scaturisce l’esibizione di un comportamento che è la risposta ad uno stimolo suscitato dal reperto o dall’opera d’arte.
COSTO LABORATORIO DIDATTICO
INTERO € 5.00
GRATUITO