Sono 10, il più piccolo ha 9 anni, i più grandi 15, e vengono da tutto il Veneto. Sono appassionati di robotica, hanno ideato un innovativo sistema di consegne, e per questo hanno la possibilità ad agosto di rappresentare l’Italia al SESI First Lego League Challenge International Open Brasil a Rio de Janeiro. È la squadra di Astrogate, composta da ragazzi plusdotati, che per realizzare il loro “sogno sudamericano” hanno bisogno di aiuto, o meglio: di 30mila euro di aiuto.
Astrogate e il progetto per le consegne ecologiche e sicure
La First Lego League Challenge è una competizione mondiale di robotica e scienza per ragazzi dai 9 ai 16 anni, che si fronteggiano a livello regionale, nazionale e poi internazionale. Attualmente partecipano 88 nazioni su 5 continenti, principalmente con team scolastici, e la sfida di questa edizione 2021/2022 si chiama CARGO CONNECT: le squadre si sono impegnate a risolvere un problema di logistica e movimentazione merci.
I dieci ragazzi di Astrogate hanno ideato SAR Packaging (Safe Alarmed Reusable Packaging): un pacco allarmato, resistente e riutilizzabile che mira a sostituire gli attuali imballaggi di cartone. Per saperne di più, è la stessa squadra che vi spiega come funziona in questo video.
Con questo progetto Astrogate ha vinto il premio “Eccellenza Ingegneristica” alle finali nazionali della First Lego League Challenge, qualificandosi per la fase mondiale che si terrà dal 5 al 7 agosto in Brasile a Rio de Janeiro.
Un sogno per Giacomo (9 anni), Giulio ed Edoardo (10), Pietro (12), Ludovico (13), Fabio e Lorenzo (14), Nicola, Lorenzo e Andrea Luca (15), che vengono da Belluno, Treviso, Padova, Venezia e Vicenza e sono accomunati dalla passione per la robotica e dal fatto di essere tutti dei “gifted children”, ragazzi plusdotati.
La campagna di crowfunding per andare in Brasile
La particolarità di Astrogate, infatti, è che non è una squadra scolastica, ma nasce dall’associazione GATE Italy (Gifted And Talented Education), che ha base a Padova e ha come mission rispondere alle esigenze dei bambini ad alto potenziale intellettivo, delle loro famiglie e dei loro insegnanti. «Dato che il mondo della scuola non è pronto, e lo dico da insegnante, associazioni come GATE Italy sono importantissime», commenta la nostra autrice Katia Pettenò, che ha in squadra entrambi i figli, Ludovico ed Edoardo, «lì i ragazzi trovano un ambiente stimolante, che parla il loro linguaggio e in cui loro riescono a esprimersi. Se non ci sono occasioni formative e sociali adatte, il potenziale di questi ragazzi si disperde, ed è uno spreco di talento».
«Partecipiamo da anni a questa competizione, ed è molto raro per un team non scolastico arrivare alle finali mondiali», continua Katia, «riuscire ad andare in Brasile sarebbe bellissimo per questi ragazzi». Ma il Brasile è lontano e organizzare il viaggio costa molto. Per questo l’associazione ha aperto su Buonacausa.org una campagna di crowdfunding, attiva fino a fine maggio, per raccogliere 30mila euro: le donazioni si effettuano solo tramite bonifico bancario e sono detraibili.
0 commenti