In occasione dei Kid Pass Days, siamo andati in visita al Museo d’Arte Orientale di Venezia e abbiamo partecipato al laboratorio “il museo in fiore!” insieme ai nostri due bambini, Lorenzo 7 anni e Giacomo 4 anni.
L’oriente ha sempre affascinato la nostra famiglia, i grandi per i manga, gli anime e la loro millenaria cultura, i bimbi per i Pokémon e i samurai!
Al Museo d’Arte Orientale di Venezia, una delle maggiori collezioni in Europa
Nonostante la mattinata grigia, abbiamo preso il treno e siamo arrivati a Ca’ Pesaro, dove ci siamo diretti al terzo piano che ospita una delle maggiori collezioni in Europa di arte orientale, prevalentemente giapponese del periodo Edo, 1600-1868.
Questo è nato dalla raccolta del principe Enrico di Borbone che, verso la fine del 1800 durante il suo viaggio durato 2 anni attorno al mondo, acquistò una copiosa collezione di oggetti orientali da portare in Italia. Ci è voluto un anno intero per riportare a Venezia tutto il bastimento di merce spedita dall’Oriente e arrivata a Trieste!
La visita guidata
Alle 11 puntuali ci troviamo con Michela, la nostra guida, e gli altri bambini per iniziare la visita dal racconto di alcuni oggetti esposti: si comincia con una principesca portantina riccamente decorata che serviva a permettere alle nobildonne giapponesi di uscire pur senza essere viste, come era richiesto dal protocollo reale dell’epoca.
Poi abbiamo visto alcuni dettagli di due dipinti che rappresentavano dei ciliegi in fiore, una ghiandaia e uno spaccato di una festa.
Infine abbiamo partecipato al laboratorio per la creazione di un fiore, il laboratorio è stato semplice ma con un’ottima resa, infatti i fiori erano bellissimi, fattibile da tutti e con la possibilità di fare più fiori e tornare a casa con un delizioso bouquet!
Abbiamo poi completato in autonomia il giro del museo visitando le aree dell’Indonesia e Cina e passando con molta attenzione le katane e wakizashi e le frecce delle varie casate giapponesi. Non avremmo mai immaginato che nel museo di Venezia ce ne fossero così tante!
Tra le storie di samurai e nobildonne
Il museo ha 7 stanze dedicate al Giappone principalmente al periodo Edo. Ai bimbi è piaciuto molto, soprattutto le armi e le armature dei samurai.
Non si tratta di un museo di ultima generazione in quanto non ci sono postazioni multimediali o touch ma dei fogli didascalici. Noi comunque lo consigliamo perché la ricchezza delle collezione combinata con la narrazione di qualche storia di samurai o di nobildonna può far felice qualsiasi bimbo.
Segnalo che oltre alla parte dei samurai, che ha affascinato maggiormente i miei maschietti, è presente una copiosa parte di oggetti laccati usati dalle nobildonne giapponesi, come fermagli, scatolette e anche giochi del tempo che permette di immaginare per un momento la vita di una principessa in periodo Edo.
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