Al MuMAB, Museo Mare Antico e Biodiversità: vietato non toccare
“Bambini, mi raccomando… toccate!” Vi è mai successo di entrare in Museo ed avere questa possibilità?
Siamo in Emilia-Romagna, nel Podere Millepioppi, all’interno del Parco dello Stirone e del Piacenziano a Salsomaggiore Terme (PR), al MuMAB.
Cosa vedere al MuMAB
Il museo è diviso in una sezione geopaleontologica, allestita nell’edificio principale, e in una sezione naturalistica, accolta nell’ex-stalla del podere.
I reperti custoditi nella prima sezione rappresentano la più importante collezione relativa al Bacino Padano. Raccontano i processi evolutivi di questa località in un arco di tempo compreso tra il Miocene Medio e il Pleistocene (per chi come noi è un po’ arrugginito in paleontologia, tra i 23 milioni di anni fa e 11.700).
Nell’area dedicata alla biodiversità perduta, è presente il fossile dell’unico esemplare al mondo di balenottera “Plesiobalaenoptera quarantellii”, per gli amici Giorgia, portato alla luce nel 1985 grazie all’erosione del torrente Stirone. Che faccia faranno i vostri bambini quando scopriranno che proprio dove camminano una volta c’era il mare? Matilde, altro meraviglioso esemplare di balena fossile, vi aspetta per raccontarvi la sua storia. Gentilmente supportata da una postazione interattiva, che vi catapulterà indietro nel tempo.
La visita continua con la narrazione del ritiro delle acque, alla base della genesi della Pianura Padana, e dell’arrivo dell’uomo. Gli scienziati e i curatori museali hanno posto particolare attenzione alla relazione tra l’antico mare e le acque saline termali che oggi sono una delle grandi ricchezze di Salsomaggiore.
Nella sezione naturalistica, gli spazi dedicati al “tempo attuale” illustrano le dinamiche attraverso cui la storia più remota di questi luoghi ha plasmato l‘ambiente attuale e i suoi habitat fluviali, determinandone la grande biodiversità.
E poi ci sono altri ottimi motivi per visitere il MuMab, come camminare in un canyon scavato dal torrente Stirone, incontrare un drago volante e passeggiare fino al Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino.
Nel Medioevo il castello ebbe un grande rilievo, anche per via della sua posizione strategica a difesa dei numerosi pozzi per l’estrazione del sale, estremamente prezioso nell’antichità.
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