Cosa c’è di più bello che vedere un classico Disney, magari sul divano con una manciata di pop corn?
Il mondo Disney ha la capacità di far tornare tutti bambini. Come per magia intere generazioni cantano all’unisono la canzone dei sette nani, sognano il bacio del principe azzurro, si commuovono davanti alla morte di Mufasa.
Come nascono le storie Disney e i loro personaggi?
La mostra “Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo” curata dal 24 Ore Cultura, Gruppo 24 Ore, dallo storico e critico dei fumetti Federico Fiecconi e dalla Walt Disney Animation Reserch Library, sviscera il dietro le quinte di questa magia ormai secolare.
Esposte per la prima volta a Roma, le preziose opere originali provenienti dagli Archivi Disney, ripercorrono il processo creativo regalando al pubblico molteplici piani di lettura, partendo dallo studio delle fonti letterarie e dagli stereotipi narrativi provenienti dalle più disparate culture.
La mostra fino al 25 settembre 2022 è ospitata nell’affascinante scenario di Palazzo Barberini a Roma, dove come in un incantesimo, lo stupore delle forme barocche si fonde con la magia Disney.
Cosa vedere alla mostra su Disney a Palazzo Barberini
La mostra è suddivisa in quattro sezioni.
I miti racconti archetipi tramandati oralmente per cercare di spiegare fenomeni e tradizioni.
Le favole storie dove il mondo animale incarna vizi e virtù umane.
Le leggende narrazioni che mischiando verità storica e voci di popolo tramandano le storie di un luogo e di un tempo.
Le fiabe le storie che iniziano con il classico c’era una volta, tradizionalmente indirizzate all’infanzia, ma spesso portatrici di messaggi subliminali.
Seguendo gli schemi narrativi proposti si avrà modo di scoprire le molteplici tecniche grafiche utilizzate nell’arco del XX secolo, che spaziano dalle più tradizionali, come i disegni a grafite, pastelli e carboncini alle nuove tecnologie digitali.
Per noi è stata l’occasione di osservare da vicino i bozzetti dei più celebri classici Disney come: Fantasia, Robin Hood, Cenerentola e la Spada nella Roccia. Interessante è anche l’esposizione di oggetti cult come: i libri delle fiabe studiati dai disegnatori, le versioni abbozzate di alcuni personaggi e addirittura la marionetta originale di Pinocchio utilizzata dallo stesso Walt per promuovere la pellicola nel 1940.
La visita di grandi e piccini è inoltre animata da quattro sezioni multimediali e dal manuale del narratore di storie, strumento che permette al visitatore di cimentarsi nell’arte dello storytelling.
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