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Dinosauri in carne e ossa. Val Fiorentina – Dolomiti ‘le origini’

da Giu 28, 2022Notizie e curiosità

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Quest’estate i dinosauri tornano ad essere protagonisti, e non solo al cinema: al Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore, nel Bellunese, dal 9 luglio all’11 settembre 2022 arriva la mostra “Dinosauri in carne e ossa. Val Fiorentina – Dolomiti ‘Le origini’”, che assicura l’incontro ravvicinato con i giganteschi rettili che 230 milioni di anni fa dominavano il Monte Pelmo e la Val Fiorentina.

La mostra sui dinosauri a Selva di Cadore

Si tratta di una ventina di modelli di dinosauri e animali preistorici riprodotti a grandezza naturale e con l’aspetto che dovevano avere in vita, ricostruiti in base agli studi scientifici di un team interamente italiano, con la consulenza di paleontologi professionisti. Il format, unico nel suo genere, coinvolge ragazzi e adulti  e trasforma la visita in una vera e propria esperienza nello straordinario mondo della paleontologia.

La mostra, promossa dal Comune di Selva di Cadore in collaborazione con Trame di Storia Impresa Sociale (che gestisce il Museo Civico Vittorino Cazzetta) e la Pro loco Val Fiorentina, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Belluno e della Fondazione Dolomiti Unesco, rappresenta un’occasione unica per fare un tuffo nel remoto passato del nostro pianeta, andando per l’appunto “alle origini”, quando il paesaggio dolomitico doveva essere assai simile a quello delle odierne isole Bahamas, dove bracci di mare si protendevano nell’entroterra, lasciando, con la bassa marea, pozze d’acqua poco profonde, e le pendici delle attuali montagne erano solcate dai pesanti passi dei rettili preistorici. Le loro impronte sono oggi ancora visibili sul Monte Pelmetto (il calco è conservato al Museo Vittorino Cazzetta).

Come è organizzata la mostra

L’esposizione è organizzata in due sezioni, una interna al museo e una all’aperto. Nella sezione interna, allestita negli spazi del Museo Civico Vittorino Cazzetta, si possono incontrare dodici dinosauri italiani, tra cui Tito, il sauropode titanosauro proveniente da Roma, il dinosauro lombardo Saltriovenator, e Ciro, il cucciolo di carnivoro famoso in tutto il mondo rinvenuto in provincia di Benevento.

La sezione all’aperto, invece, realizzata nella frazione di Santa Fosca e ad accesso libero, è dedicata ai dinosauri testimoni della grande estinzione che ha segnato la fine dell’Era Mesozoica e permette di far cenno anche alle altre estinzioni di massa, non ultima quella che si sta verificando per mano dell’uomo attualmente. Tra gli esemplari esposti compaiono anche l’enorme predatore Tyrannosaurus, l’erbivoro con le corna Triceratops e il dinosauro piumato Anzu, imparentato con gli uccelli contemporanei a ricordarci che, nonostante l’estinzione di molte specie, alcuni dinosauri sono ancora tra noi.

Conosci la tua storia, rispetta la tua terra, consegnala al futuro. L’evento, di importante caratura scientifica e fortemente contestualizzato alla realtà Dolomitica, non rappresenta solo l’occasione per fare un tuffo nel Triassico, ma anche un modo per risvegliare la curiosità, il piacere della scoperta, la consapevolezza della fragilità del mondo in cui viviamo. Ad accompagnare la mostra estiva è stato organizzato inoltre un calendario ricco di eventi correlati, per un’estate in Val Fiorentina all’insegna della storia, della cultura, del rispetto per l’ambiente”, spiega Luca Lorenzini, sindaco del Comune di Selva di Cadore.

Iniziative collaterali

Tante le iniziative che accompagneranno l’esposizione: l’escursione guidata al masso sul Monte Pelmetto dove Vittorino Cazzetta scoprì le Orme dei Dinosauri,allora il primo ritrovamento con queste caratteristiche a livello italiano, e quella all’altopiano di Mondeval de Sora, dove un tempo viveva e cacciava Valmo, l’uomo di Mondeval, e dove oggi si può visitare il masso sotto cui è stata ritrovata la sepoltura dell’uomo mesolitico risalente a oltre 7 mila anni fa e godere della natura incontaminata delle Dolomiti più autentiche. Ancora, si può prendere parte alla visita serale al percorso esterno della mostra e alla passeggiata alla scoperta della Val Fiorentina (adatta a bambini e famiglie), andare “Al museo con l’esperto” con la possibilità di essere guidati da un professionista e partecipare alle attività laboratoriali legate ai dinosauri e alla geologia della Val Fiorentina.

La Val Fiorentina, tuttavia, non è solo storia e preistoria: è un territorio ricchissimo, che si svela attraverso tradizioni e tipicità, sport e cultura.

Informazioni sulla mostra “Dinosauri in carne e ossa. Val Fiorentina – Dolomiti ‘le origini’”

Dove: Museo Vittorino Cazzetta

Quando: 9 luglio – 11 settembre 2022. Aperto tutti i giorni la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00

Costo Biglietto (comprende il percorso espositivo del museo e la mostra): intero 10 euro, ridotto giovani – 6 €, bambini e ragazzi dai 6 ai 19 anni, ridotto senior – 7 € – over 65, esente – bambini dai 0 ai 5 anni, residenti in Comune di Selva di Cadore, membri ICOM, persone con disabilità gravi con un loro accompagnatore, giornalisti iscritti all’ordine con documento valido, iscritti all’associazione Amici del Museo.

Per info, scrivere a museoselvadicadore@gmail.com, o telefonare al 0437.521068

Cos’altro fare in Val Fiorentina

Sport – Il giro delle malghe in e-bike

La Val Fiorentina è terra di formaggi, di malghe e di animali al pascolo che nel periodo estivo popolano gli alpeggi. Con loro e grazie a loro, nei secoli si è tramandato un immenso patrimonio culturale fatto di riti, di arti e di tradizioni culinarie e casearie, un tesoro tutto da scoprire attraverso un itinerario su due ruote di incredibile bellezza paesaggistica: il giro delle malghe.

Questo tour, da affrontare in e-bike, o per i più allenati in mountain bike, conduce in un “coast to coast” dal Monte Fertazza alle radure di Mondeval de Sora attraversando tutte le malghe e le aree pascolive della Val Fiorentina. Scendendo comode mulattiere e percorsi affrontabili anche dai principianti, si incontrano mandrie di mucche appisolate al sole, cavalli giocosi, asinelli e greggi di pecore ma anche, soprattutto, ci si rigenera con i piatti della cucina tradizionale abilmente preparati da malgari e rifugisti.

Cultura – I Borghi di L’andria e Toffol

Camminando per gli antichi borghi L’Andria e Toffol si ha la sensazione che il tempo si sia fermato, qui la vita sembra svolgersi a rilento, lontano dalla frenesia del traffico cittadino, ed è possibile ammirare uno spaccato di cultura e tradizione locale nella sua essenza più autentica.

Lungo il percorso che si snoda tra i villaggi che compongono la Vila di L’Andria, sono ancora ben visibili e conservati molti edifici: dalle chiese, fienili e case in stile ladino alle strutture per l’essicazione della fava e per ferrare il bestiame, sino ai forni da calce e al Mulin dei Padre, antico molino restaurato e ancora funzionate. 

Natura – Escursione nelle terre dell’uomo di Mondeval

Una delle aree più ricche di fascino e storia delle Dolomiti è sicuramente l’altopiano di Mondeval de Sora. Proprio su questi pianori verdeggianti, contornati dalle cime del Sistema Numero 1 Dolomiti Unesco Pelmo-Croda da Lago, un tempo viveva e cacciava Valmo, l’uomo di Mondeval.

Con un’escursione giornaliera di media difficoltà, partendo direttamente da Santa Fosca – Selva di Cadore o dai passi Giau o Staulanza, è possibile immergersi in questi luoghi mistici, visitare il masso sotto cui è stata ritrovata la sepoltura dell’uomo mesolitico  risalente a oltre 7000 anni fa e ritemprare corpo e spirito nella natura incontaminata delle Dolomiti più autentiche.

Tradizioni – Festa della Desmontegada

Il secondo weekend di settembre si svolge la sfilata dei capi di bestiame di ritorno dalle malghe e dai pascoli della Val Fiorentina. Durante la due giorni si alternano intrattenimenti musicali, esibizioni dei gruppi folk e minifolk, mercatino dell’artigianato e dei prodotti locali e stand gastronomico con i piatti della tradizione. Il momento clou della festa è la sfilata delle mucche, dei cavalli e delle capre, addobbati a festa ed accompagnati dai malgari.

Dove mangiare in Val Fiorentina

Un pranzo in cima al Monte Fertazza, in una delle terrazze sulle Dolomiti di maggior impatto scenico: proprio a pochi passi dalla croce di vetta, tra le moli imponenti del monte Pelmo e il Civetta, sorge il Ristoro Belvedere dove è possibile pranzare o dissetarsi dopo un’escursione o un tour in mountain bike. Il ristoro è raggiungibile sia da Pescul su strada sterrata o comodamente in seggiovia, sia dal Passo Staulanza.

Dove dormire in Val Fiorentina

Oltre ad alberghi, campeggi e appartamenti l’offerta turistica della Val Fiorentina propone ai visitatori numerosi Garnì a gestione familiare disseminati tra i vari villaggi di Selva di Cadore. Queste piccole realtà sono senz’altro i posti ideali per chi cerca intimità e servizio su misura.

Per info: Ufficio turistico di Selva di Cadore al 0437 720243 – info@valfiorentina.it

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Questo articolo è stato scritto dalla nostra redazione. Kid Pass è il vostro punto di riferimento per le migliori proposte su cosa fare e dove andare con i bambini in Italia e non solo.

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