Siamo l’animale che narra. Le storie stanno ovunque e la fascinazione della narrazione è forte e trasversale. La letteratura è solo il posto dove più di recente stanno le storie; in fin dei conti i libri hanno solo poco più di duemila anni! Tra i libri quelli che hanno più storie in assoluto sono i wimmelbuch e i loro simili.
Cosa sono i wimmelbuch o libri brulicanti
I wimmelbuch ovvero libri brulicanti sono quei libri senza parole, o quasi, in cui le immagini pullulano di personaggi e situazioni. Decine di storie che si intrecciano. Decine di dettagli. Personaggi che fanno azioni e tante, ma veramente tante, storie. Ha ragione Giulia Mirandola nel sottolineare come sia <<proprio su questa possibilità numerica alta di situazioni, descrizioni, novità, che si fonda uno dei perché del piacere di leggere: avere a disposizione un materiale fatto per combinare pensieri, ed emozioni, immagini e parole>> (Hamelin, A occhi aperti, Donzelli, 2012). È per questo che continuo a portare i libri brulicanti nelle scuole, anche alla primaria e certuni persino alla secondaria di primo grado, perché accendono la voglia di storie, creano connessioni. Vediamo alcuni titoli e vedremo anche come ci siamo delle contaminazioni che forse non piaceranno ai puristi.
Quali sono i libri brulicanti da non perdere
Gli autori più importanti di wimmelbuch
La capitana dei libri brulicanti è senza dubbio Rotraut Susanne Berner i cui libri uscirono in Italia per le edizioni Emme nel 2004. Oggi i libri di Berner dedicati alle stagioni – più uno dedicato alla notte – sono pubblicati da Topipittori. Berner narra, attraverso le immagini, molteplici storie che si snodano in un tempo scandito dagli orologi onnipresenti nelle figure e dagli avvenimenti in sequenza sia all’interno dei singoli libri sia trasversalmente tra i libri. Le storie singole che avvengono solo in una pagina sono affiancante dalle storie che si snodano tra le pagine. Accadimenti in sequenza e personaggi che ritornano pongono domande al lettore e lo spronano a cercare storie e individuare personaggi. Una palestra della narrazione, fondamentale per i piccolissimi, utile ai più grandi.
Ma è un altro, l’autore, anche lui tedesco, considerato il padre dei Willmelbuch , ovvero Ali Mitgutsch del quale Gallucci Editore ha pubblicato la maggior parte dei titoli.
Se Berner racconta ciò che accade in un immaginario paese nel susseguirsi delle stagioni e dei giorni, Mitgutsch narra le infinite storie che accadono nello stesso giorno, in vari luoghi o in determinate situazioni. Se Berner narra usando la sequenzialità orizzontale, giustapponendola, a volte, a quella verticale, Mitgutsch è come un affresco che racconta una piazza/tante piazze, lì e ora.
I libri a metà tra wimmelbuch e mappe
C’è un particolare tipo di illustrazione che sta a metà tra i libri brulicanti e le mappe. Lo so, non sono wimmelbuch ma io amo le contaminazioni.
Jenni Sparks che disegna – a volte a mano e con un tratto a metà tra il fumetto e il graffito- le mappe delle città del mondo riempiendole di particolari e di storie. Katherine Baxter che, anche lei, disegna mappe delle città indugiando su i particolari dei monumenti e su i personaggi che vi ruotano intorno narrando storie e la Storia e infine Martin Haake, le cui illustrazioni e mappe pullulano di personaggi a volte surreali e ci trascinano in mondi onirici.
Credo che tutti questi artisti dovrebbero essere portati nelle scuole a tutte le età. Non serve studiare le biografie, bastano le figure.
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