Dal museo gelato a quello della figurina, il museo dei bottoni e quello dei quaderni di scuola: ecco i musei più curiosi in Italia
C’è stato un tempo in cui la parola ‘museo’ risuonava nelle orecchie dei più piccoli come una minaccia di noia assicurata. Oggi fortunatamente le cose sono molto diverse: sono tantissimi infatti i musei pensati proprio per i più piccoli o comunque che offrono all’interno della loro offerta anche speciali percorsi pensati per famiglie con bambini. Accanto ai più famosi musei disseminati per la penisola, esistono poi delle piccole chicche meno conosciute ma talmente particolari da suscitare senza dubbio la curiosità anche dei più piccoli. Da quello del Gelato a quello delle figurine, passando da quello del bottone e dei quaderni di scuola, l’Italia vanta infatti diversi musei molto curiosi che possono diventare la destinazione ideale per le famiglie con bambini. Per scoprire e imparare tante cose nuove, attraverso la storia di oggetti di uso comune e non solo. Senza musi lunghi o alcun pericolo di noia. Scettici? Ecco allora 7 tra i musei più curiosi da visitare con i bambini in Italia.
1. Museo del Gelato ad Anzola dell’Emilia (Bologna)
Il gelato si sa piace a tutti i bambini. Quale destinazione migliore allora di questo museo speciale dedicato proprio alla storia di questa golosità?
Inaugurato a settembre 2012, il Gelato Museum Carpigiani offre un percorso interattivo che racconta l’evoluzione del gelato nel tempo ma anche la storia della tecnologia produttiva e dei luoghi e modi di consumo. All’interno del museo, su oltre 1000 metri quadrati, trovano spazio: 20 macchine originali, postazioni multimediali, 10mila fotografie e documenti storici oltre ad accessori d’epoca ed inedite video-interviste.
La Gelateria Carpigiani
Da vedere assolutamente la Gelateria Carpigiani (500 mq): un laboratorio di vetro trasparente dove il gelato viene preparato “a vista”, di continuo e senza segreti, davanti agli occhi dei clienti. Il locale ospita anche laboratori di gelato, degustazioni ed eventi. È aperto al pubblico 5 giorni su 7 e propone selezionati gusti di Gelato Artigianale Italiano… tutti da assaggiare!
Il Gelato Museum è sicuramente uno dei musei più curiosi in Italia: si trova presso la sede Carpigiani ad Anzola dell’Emilia, all’interno di ex spazi industriali.
2. Museo della Figurina a Modena
‘Ce l’ho, mi manca’: quale bambino non ha mai pronunciato questa frase scambiandosi le figurine con gli amici? È proprio al colorato e divertente mondo delle figurine che è dedicato questo luogo unico nel suo genere, tra i musei più curiosi in Italia. Inaugurato nel 2006, il Museo della Figurina è nato dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore, nel 1961, dell’omonima azienda assieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo e Umberto: grazie alla sua lungimiranza, sin dagli inizi della raccolta egli ha compreso il valore culturale di un mezzo povero come la figurina, a tal punto da concepire la nascita di un museo costruito intorno ad essa. La sua originalissima collezione è stata poi donata al Comune di Modena e il Museo della Figurina è stato aperto al pubblico nella prestigiosa sede di Palazzo Santa Margherita.
Il fondo di giornalini per ragazzi
Tra le diverse collezioni presenti in Museo si trova un consistente fondo di giornalini per ragazzi. È costituito da 851 periodici italiani che vanno dal 1812 agli anni Cinquanta del Novecento e che contribuiscono a documentare in modo significativo parte della storia dell’editoria per ragazzi.
Il Museo della Figurina ospita oggi anche mostre ed eventi che raccontano la figurina e i suoi discendenti in chiave contemporanea, oltre a un ricco programma di laboratori di didattica correlati.
3. Museo del Bottone a Santarcangelo di Romagna (Rimini)
Tra i musei più curiosi in Italia da visitare con i bambini, impossibile non citare anche il Museo del Bottone, a Santarcangelo di Romagna. Attraverso la storia e l’evoluzione di questo semplice oggetto di uso comune, il Museo racconta al pubblico la storia generale dell’umanità.
La storia dell’umanità attraverso i bottoni
L’esposizione è divisa in tre settori: nel primo si racconta la storia dei bottoni, da quelli più stravaganti tipici della Belle Époque a quelli di legno fine anni ’30 ai bottoni più moderni e talvolta griffati. Il secondo settore è dedicato ai materiali con cui da sempre vengono realizzati i bottoni. L’ultimo settore invece apre le porte ai bottoni ‘famosi’ e più curiosi: qui si possono ammirare il bottone del casato di Papa Paolo VI, i famosi Netzuché in avorio giapponesi. E poi i bottoni di Papa Francesco, quelli degli astronauti italiani Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano e persino il bottone disegnato da Pablo Picasso per Coco Chanel. Per scoprire alla fine che il bottone è molto più che un semplice oggetto che apre e chiude due lembi di stoffa.
4. Museo del Risparmio a Torino
Come avvicinare i bambini al mondo dell’economia e dell’educazione finanziaria in modo facile e divertente? La risposta in questo Museo del Risparmio nato a Torino proprio con l’obiettivo di creare un luogo dedicato alle famiglie, agli adulti e ai bambini, grazie al quale avvicinarsi ai concetti di risparmio e investimento con linguaggio chiaro e semplice. Non un museo tradizionale, ma piuttosto un progetto di edutainment: materiali audiovisivi e interattivi, come video 3d, documentari, interviste, animazioni teatrali, sono infatti alla base dei vari percorsi.
La visita inizia immergendosi nei principali avvenimenti della storia economica: nascita e ruolo della moneta, gli scambi commerciali, il credito fiduciario, le prime attività bancarie, e così via. Si passa poi ad approfondire le principali caratteristiche degli strumenti finanziari più conosciuti, come azioni, obbligazioni, derivati, assicurazioni, fondi comuni e fondi pensione.
La sala Sperimentare: imparare a gestire il denaro fin da piccoli
Il vero fulcro del Museo del Risparmio è la sala Sperimentare: qui, attraverso videogames e applicazioni, è possibile mettere alla prova le proprie capacità gestionali, valutando in termini di punteggio le proprie abilità nell’uso del denaro. Ad accompagnare adulti e bambini lungo il percorso museale con cartoni animati spiritosi ma seri nel contenuto sono le due simpatiche mascotte del Museo, le formiche For & Mica. La chicca da non perdere? L’ultima sala del Museo, interamente dedicata al simbolo del “risparmio”, raccoglie una collezione di più di 1500 salvadanai, esposti a rotazione.
5. Il museo del bonsai a Parabiago (Milano)
Lo sapevate? A pochi chilometri da Milano, a Parabiago, esiste un piccolo angolo d’Oriente che raccoglie una preziosa collezione di piante secolari, vasi e libri antichi.
Aperto il 26 maggio 1991, il Crespi Bonsai Museum è stato il primo museo permanente al mondo dedicato al bonsai. All’origine la volontà di Luigi Crespi di offrire, a tutti coloro che si interessano di bonsai, ma anche a coloro che desiderano avvicinarsi a questa affascinante cultura, la possibilità di ammirare una preziosa collezione. Qui potrete vedere alberi che portano sulla loro corteccia i segni dei secoli trascorsi, ma anche vasi di grande pregio e libri antichi. La collezione si compone di circa duecento opere, che vengono esposte a rotazione secondo il momento stagionale, poiché ogni specie ha un momento migliore per essere esposta.
Una collezione permanente che cambia ad ogni stagione
È proprio questo l’aspetto più affascinante e sorprendente dell’esposizione permanente: essa cambia veste in ogni stagione tingendosi di nuovi colori e anno dopo anno si perfeziona, grazie alle attente cure di Luigi Crespi e agli interventi di miglioramento del maestro Nobuyuki Kajiwara, responsabile del museo e docente dei corsi triennali dell’Università del Bonsai Crespi. Un posto di rilievo che attirerà la curiosità di piccoli e grandi è occupato dalla ricostruzione del “toko-no-ma”, l’angolo che nella casa giapponese tradizionale viene adibito all’esposizione di oggetti con alto contenuto spirituale.
6 Il Museo del Turismo a Merano
Per chi ha in programma una visita a Merano, la tappa da non perdere è invece Castel Trauttmansdorff, antica e affascinate dimora che ospita oggi un curioso “museo vivente”: il Museo Provinciale del Turismo. Noto come Touriseum, si tratta del primo museo dell’arco alpino interamente ed esclusivamente dedicato alla storia del fenomeno turistico. Qui è impossibile annoiarsi: fantasiose scenografie, effetti speciali, figure a dimensione naturale, modellini e installazioni mediali garantiscono infatti a grandi e piccoli un’esperienza coinvolgente e divertente.
Il flipper più grande del mondo
La chicca da non perdere? Il flipper più grande del mondo: all‘uscita dall’esposizione permanente si trova infatti il gioco del Touriseum. Scolpito nel legno di cirmolo da un artista gardenese, propone un percorso simbolico attraverso l‘Alto Adige evidenziando in maniera giocosa i meccanismi dell’industria turistica. Il flipper poggia su una piattaforma lunga dieci metri. A muoversi in questo paesaggio è il turista rappresentato da una biglia che lungo una pista si muove verso i punti di maggiore interesse dell’Alto Adige. Il percorso della pallina è determinato da una serie di porticine azionabili per mezzo di apposite leve. Servendosi di queste leve, il giocatore può decidere se il turista andrà a sciare in montagna, se preferirà una castagnata o se si divertirà in altro modo. Al passaggio della biglia in determinati punti, il paesaggio si anima, con effetti sonori come lo jodel, o con meccanismi come l‘attivazione dei cannoni sparaneve o la repentina apparizione del cartello Punto di Ristoro presso un maso contadino.
7 Il Museo dei quaderni di scuola a Milano
I quaderni di scuola fanno parte del quotidiano di ogni bambino ed esercitano da sempre un fascino straordinario, come dimostra questo curioso museo. Da poco inaugurato a Milano, il Museo dei Quaderni di Scuola è l’unico museo al mondo dedicato esclusivamente all’esplorazione e alla valorizzazione delle memorie di infanzia e adolescenza conservate in quaderni di scuola ma anche diari, lettere scritti da bambini e bambine tra la fine del 1700 e i primi anni 2000.
Le memorie dei bambini da oltre 35 paesi
Il museo espone infatti una collezione di oltre 2500 documenti di questo tipo, provenienti da più di 35 paesi e scritti in più di 18 lingue: le loro pagine costituiscono un patrimonio inestimabile perché permettono di scoprire il passato attraverso le parole scritte di proprio pugno da bambini e ragazzi.
Nei quaderni, i bambini parlano di sé, della propria vita quotidiana, di scuola e famiglia e del mondo che li circonda. Le loro narrazioni non hanno dunque solo un valore storico ma rappresentano anche una porta di accesso allo sguardo e ai pensieri dei più piccoli. Una selezione di quaderni della collezione del museo può anche essere sfogliata dai visitatori che possono così “toccare con mano” questo prezioso materiale.
Il Museo dei Quaderni di Scuola è ospitato in uno spazio all’interno di un condominio in via Broletto, vicino alla fermata della M1 Cordusio. Per motivi di capienza non può ospitare più di 10 visitatori per volta. La visita è consentita solo su prenotazione.
Leggi anche:
0 commenti