L’importanza dello stile educativo genitoriale per lo sviluppo del bambino
Ogni persona ha una storia personale che precede il suo divenire genitore e di conseguenza, ognuno vive il suo ruolo genitoriale con unicità, pur orientandosi in uno stile educativo genitoriale. Lo stile educativo è quell’insieme di modalità attraverso le quali un genitore si relaziona col figlio, trasferisce informazioni, modelli di comportamento e valori, influenza e accompagna il suo sviluppo affettivo, emotivo e sociale. Conoscere gli stili educativi è utile per stimolare la consapevolezza del proprio modello genitoriale e definire gli aspetti sui quali può essere utile metterlo in discussione. Ce ne parla la Psicologa e Psicoterapeuta Angelica Irene Dragone del Policentro Salute di Milano.
Educazione genitoriale: lo stile permissivo, repressivo e autorevole
All’interno di un continuum di stili educativi genitoriali possiamo definire due estremi, lo stile permissivo e lo stile repressivo. Lo stile permissivo, nel quale il genitore tende a non interviene sul comportamento del figlio, accettando i suoi comportamenti e accontentandolo, rispondendo ad ogni sua richiesta, non scontrandosi con lui e mettendosi talvolta in un rapporto paritario. Lo stile repressivo, nel quale il genitore appare autoritario e ottiene un comportamento del figlio attraverso una modalità minacciosa, rigida e non tollerante. Lo stile educativo autorevole, infine, che si pone in modo equilibrato tra i due, e considerato il più adeguato nel sostenere lo sviluppo affettivo del figlio, vede il genitore sostenere e al tempo stesso, contenere, il bambino.
Contenimento genitoriale: porre dei limiti solidi ai comportamenti non adeguati
Il contenimento genitoriale ovvero l’azione che ci porta a porre dei limiti solidi ai comportamenti che si ritengono non adeguati del figlio è fondamentale per lo sviluppo sano ed equilibrato del bambino. Il contenimento risponde al bisogno del bambino di sentirsi tenuto, protetto. In assenza di limiti solidi il bambino si sente senza confini, in un momento in cui non è ancora in grado di definirli in maniera autonoma e questo lo disorienta e preoccupa.
Sostegno genitoriale: riconoscere e supportare le istanze del bambino
Il sostegno genitoriale, agito in uno stile educativo autorevole, si declina in un’azione di riconoscimento e supporto del bambino e delle sue istanze, pur non transigendo nella propria posizione educativa. Riconoscere gli stati emotivi e mentali del bambino, rimandandogli la comprensione ed eventualmente l’adeguatezza del suo vissuto, consente al bambino di sentirsi visto e riconosciuto nel suo sentire.
Comprendere, accettare e gestire le emozioni con lo stile educativo autorevole
Dare un nome all’emozione provata dal bambino e restituirgli che la si accetta, sostenendolo nella possibilità di superarla, gli concede un supporto alla sua autostima. L’accettazione di sé infatti passa anche attraverso l’accettazione delle proprie emozioni, di tutte le emozioni che ci possono attraversare. Ogni emozione è giusta e il bambino ha il diritto di esprimerla. Il compito del genitore è quello di accoglierla e restituirgliela in modo che risulti per lui più accettabile. Ciò che trasmette il modello educativo autorevole è che le emozioni si possano condividere e affrontare insieme e quelle più difficili possano essere attraversate e superate.

Perché lo stile educativo autorevole favorisce un’affettività equilibrata nel bambino
Se il bambino ha l’esperienza di essere sostenuto, contenuto e amato indipendentemente da ciò che porta, sperimenta l’amore incondizionato di cui ha bisogno per costruire un’identità solida. Il bambino per imparare ad autoregolarsi non deve avere paura della figura genitoriale ma introiettare la regola posta come condivisibile seppur in alcune situazioni, con fatica. Il figlio cerca un senso di appartenenza, la costruzione di una base sicura che gli consenta un’esplorazione del mondo.
Come supportare lo sviluppo emotivo del bambino
Per supportare un bambino nel suo sviluppo emotivo è quindi importante riconoscere la sua emozione, nominarla e sviluppare con lui il pensiero condiviso e di riconoscimento reciproco. Ogni emozione ha la sua importanza, la funzione educativa sta nel concedere al bambino di esprimerla nel modo migliore per sé e per gli altri, in assenza di giudizio ma fornendo un esempio che possa aiutare il bambino in un autoregolazione futura.
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